15 febbraio 2011

L’Amore divino

Riporto questo articolo da AltroGiornale.org per un motivo… anzi, due: il primo è che si tratta di un articolo molto interessante e mi fa piacere condividerlo con voi; ma il secondo motivo è per “prepararvi” un po’ ad una serie di post che metterò nei prossimi giorni, i quali post alzeranno parecchio l’asticella della vostra apertura mentale e della vostra capacità di sentire e osservare le sensazioni più profonde dentro di voi. E’ proprio tanta roba, un qualcosa di clamoroso, e richiede una minima fase “pre-introduttiva”. Ah, già che ci sono, per i più “temerari” di voi, per quelli che vogliono proprio puntare al 30 e lode, consiglio anche di guardare (se non l’avete mai vista) o richiamare alla memoria (per chi se l’è già spupazzata) la conferenza di Gregg Braden sulla fisica quantistica, che è anche linkata nella parte sinistra del sito.

Intanto, buona lettura!

(tratto da AltroGiornale.org)

DIO E’ AMORE

Il Giornale Online

di Alberto Tavanti

Non è facile cambiare idea, cioè una mentalità comune che in maniera indipendente dalla nostra età biologica, si è formata attraverso secoli e secoli di illusioni sensoriali e che noi abbiamo assorbito “respirandole” dall’ambiente in cui siamo cresciuti, fin dal momento della nostra nascita. Tale mentalità non è stata da noi liberamente scelta, ma in un certo senso, ci è stata imposta dall’esterno, certo in buona fede, da tutti coloro che direttamente o indirettamente si sono occupati della nostra educazione. Dai nostri genitori noi abbiamo ereditato non soltanto particolari caratteristiche genetiche, ma anche un D.N.A. di “certezze” di origine sensoriale, che è estremamente difficile cambiare. Con molto tempo e molta fatica, Ighina è riuscito a cambiare la mia mentalità, ma ciò si è verificato solo quando ho rinunciato a volerlo “capire” in maniera razionale e ho cominciato ad amarlo e a credere in lui.

Ora, anche se vedo e considero le cose in maniera completamente diversa, per riuscire a continuare a vivere nel mondo, sono costretto quasi sempre a comportarmi come tutti gli altri e a nascondere anche ai miei famigliari, i cambiamenti che sono avvenuti dentro di me. In che modo è possibile applicare la Legge del Ritmo nella vita quotidiana? La risposta è molto facile: comportandosi da buon Cristiano, cioè da fedele seguace degli insegnamenti di Cristo. Il contrario della Logica, è la Contraddizione e Gesù fin dalla nascita, è stato profeticamente indicato nel Tempio dal vecchio Simeone, “Segno di Contraddizione per la caduta e la rinascita di molti in Israele“. Leggendo i Vangeli, ci si rende subito conto che Gesù col Suo comportamento in apparenza così contraddittorio, ma perfettamente in armonia con la Legge del Ritmo, faceva di tutto per scandalizzare i rappresentanti della Logica dominante del Suo tempo, Scribi e Farisei.

Infatti frequentava pubblicani e prostitute, denunciava l’ipocrisia di chi riteneva di essere giusto, perché tale si dimostrava solo in apparenza, guariva i malati che allora erano considerati peccatori colpiti dalla giustizia divina; perdonava tutti perché amava tutti, riconoscendo nel prossimo una parte integrante di Sé. Tuttavia, per riuscire a sostituire al comportamento logico ed utilitaristico (in definitiva materialista), quello ispirato agli insegnamenti e all’esempio di Gesù Cristo, è assolutamente indispensabile possedere la Fede in Lui. Ora rivelerò una grande Verità, destinata col tempo a cambiare radicalmente il mondo.

GESU’ NON E’ SOLTANTO L’INCARNAZIONE DI DIO NELL’UOMO, MA E’ ANCHE LA MANIFESTAZIONE VISIBILE DEL RITMO SPIRITUALE DIVINO CHE HA CREATO NON SOLO L’UOMO, MA L’UNIVERSO INTERO A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA.

Se noi siamo stati creati a Sua Immagine e Somiglianza, è evidente che dobbiamo comportarci come Lui, divenendo come Lui Creatori e Redentori. La nostra prima Creazione o meglio Redenzione, a cui seguirà automaticamente per influenza, per corrispondenza, quella dell’ambiente circostante, riguarda noi stessi, se riusciremo ad ottemperare all’ordine di Dio nei nostri confronti: “SIATE SANTI, PERCHE’ IO SONO SANTO.”

Diventare Santi, non significa vivere come eremiti, macerarsi in lunghe penitenze e preghiere, non commettere mai più peccati. Ricordando che Gesù amava tanto i peccatori, soprattutto quelli che non nascondevano di essere tali, ritengo che essere Santi significhi solo VIVERE LA VITA CHE E’ AMORE CON AMORE.

Infatti San Giovanni nelle sue lettere, ci insegna che DIO E’ AMORE E CHIUNQUE VIVE NELL’AMORE ABITA IN LUI, cioè fa parte di Lui, si identifica in Lui. Prima di concludere questa lunga lettera, rispondo a chi mi chiede cosa ci insegna la Riflessione e il Riassorbimento della Luce e perché la Luce deve essere riassorbita. Tutto ciò che esiste viene da Dio e a Dio deve ritornare. La Luce è lo “strumento” con cui Dio crea di continuo l’Universo, ma è anche il “Radar” spirituale con cui segue l’andamento evolutivo di esso. Come il Radar costruito dall’uomo emana onde elettromagnetiche che devono essere riflesse, per poi essere captate dallo schermo ricevitore che le “assorbe”, trasformandole in immagini corrispondenti, così la Luce emanata che poi viene riflessa, è l’espressione del Desiderio, della Volontà di Dio non solo di creare, ma di seguire di continuo gli sviluppi della Sua Creazione, del suo stato e del suo moto apparente nello Spazio. (Il che fra l’altro spiega e avvalora alcune affermazioni del vecchio Catechismo, che definiva Dio Onnisciente e Onnipresente, Che tutto vede e conosce.)

Mi ricordo che da bambino e poi da adolescente, mi chiedevo: “Ma come fa Dio ad essere al corrente del mio comportamento?“ e non riuscendo a trovare una valida e quindi logica risposta, cominciai a prendere le distanze dalla Chiesa.
L’Universo non potrebbe sussistere, se Dio non lo riassorbisse in Sé per poi subito riemanarlo con Ritmo rapidissimo, poiché l’Universo non è altro che il Corpo di Dio e al pari del corpo di ogni creatura, di tutti gli esseri viventi, inevitabilmente morirebbe se non venisse di continuo alimentato dallo Spirito d’Amore che è Vita, che è la Presenza di Dio in esso e sarebbe condannato alla disintegrazione.

Aggiungo alcuni pensieri che mi sono venuti dopo aver riletto quanto sopra. La stessa apparente e coerente continuità che si attribuisce ad uno spettacolo cinematografico, senza tener conto del fatto reale, ma inavvertito dagli spettatori, che esso termina e ricomincia tante volte, quanti sono i singoli fotogrammi, dovrebbe far capire agli uomini che altrettanto avviene per il Tempo, che termina e ricomincia tante volte quante sono le rapidissime ritmiche pulsazioni della Luce solare. C’è da dire che pur non esistendo un “continuum” temporale, tuttavia esiste l’invecchiamento che è provocato non dal passare del tempo, ma dal rinnovamento della Luce, che dopo esser stata riassorbita dal Sole che l’aveva generata, riappare modificata interiormente dalla precedente esperienza irradiante appena conclusa.

La Luce essendo Ritmica, è qualcosa di Vivente che si evolve e si modifica di continuo, perché nasce e muore di continuo.

Nell’Universo tutto è Luce, tutto è Vita. Il Moto Parabolico della sua brevissima ritmica manifestazione, è il Prototipo Funzionale di ogni forma di vita che appare nell’Universo. Vi è uno stretto legame analogico fra la Luce e il Cristo.

Dice infatti Gesù ai Suoi discepoli nel Vangelo di Giovanni: “Sono proceduto dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio il mondo e ritorno al Padre.” Come non vedere nel comportamento della Luce, il medesimo scopo e la medesima natura riassunti nella vita di Gesù? Ora ciascun uomo cosciente di essere una creatura di Dio, può fare un simile discorso, perché ogni uomo viene da Dio e a Lui deve inevitabilmente ritornare. Qualcuno può chiedersi: “A quale scopo?“

La risposta è semplice: ogni vita umana rappresenta una particolare esperienza del mondo sia nel bene che nel male, che Dio fa per suo mezzo.

Noi siamo non soltanto una Cellula del Corpo di Dio, ma anche una Particella del Suo Spirito, che si manifesta sulla Terra come vita di tale Cellula e quindi come parte della Divina Sensibilità, della Sua capacità di esperimentare, di conoscere l’Universo creato, al fine di aumentare e perfezionare sempre più la Coscienza di esistere come Creatore. Purtroppo gli uomini non si rendono conto di essere, al di là della loro vita individuale, delle Cellule Sensoriali di Dio, per cui trascinano la loro esistenza, chiusi in un involucro egoistico basato sulla Logica, che ignora la Realtà della Legge del Ritmo, che implica il continuo rapporto e contatto con Dio.

Come è possibile uscire da tale deprecabile situazione, che nasconde alle umane coscienze, la conoscenza del vero scopo della vita? Se si è convinti della Verità di quanto detto finora, è necessario sforzarsi di andare al di là dei limiti illusori che l’imperfetta funzionalità sensoriale, impone alla umana mentalità. Infatti ogni volta che pensiamo e ci comportiamo in maniera ritmica, che essendo orientata sulla Identificazione, sulla Partecipazione universale e sull’Unità di tutto ciò che esiste, è sempre in contraddizione con la logica egoista basata sulla illusione della separazione e quindi sull’individualismo, noi entriamo automaticamente nella Dimensione Divina, che ha nella funzionalità ritmica la Sua espressione più vera. Ora, cosa avviene in tale Dimensione?

Che ogni Volontà umana, espressione di un vivo Desiderio di Amore, di Comunione col prossimo e con Dio, entra immediatamente nel Suo Cuore, dove avviene un immediato confronto e riconoscimento di Identificazione con la Sua Volontà.

Per cui nella susseguente Emanazione, la nostra Volontà si manifesta enormemente potenziata e quindi in grado di operare miracoli e prodigi, perché parla ed agisce in nome di Dio. E qui termino questa lettera, che mi farà considerare un pazzo dalla maggior parte di coloro che l’avranno letta; anche se tale giudizio mi lascia del tutto indifferente. Anzi, ritengo un onore essere giudicato degno di condividere lo stesso tipo di considerazione che è stato riservato ai Profeti e anche a molti Santi del passato.

Un fraterno saluto.
Alberto.

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