C'è un aspetto di noi che può fare la differenza, anzi, non "può fare" ma "fa" la differenza ogni singolo secondo di ogni singolo giorno. Per qualcuno può essere palese, per altri è più sottile e quasi invisibile, ma basta mettere in moto quella cosina rosa e rugosa che abbiamo nella scatola cranica per intuirlo. Si manifesta ogni volta che una persona sfiata espressioni del tipo "Speriamo che la situazione si risolva", "E' un momento difficile. Speriamo (e magari preghiamo pure) che si risolva al meglio". I più sgamati avranno già intuito il problema, per tutti gli altri che magari stanno iniziando ora ad intraprendere il cammino che va oltre la visione consumistica della vita (innanzitutto benvenuti!) ve lo metto per iscritto nero su bianco: lo sperare negli altri e nella "situazione". Ecco il problema, forse il più grande o comunque tra i primi 3 problemi del mondo (anche se non sarebbe giusto dire "del mondo" e poi capirete perchè).
Mi piacciono quelli che sperano sia "la situazione" a migliorare, perchè sono persone che non hanno capito una fava di niente, magari neanche per colpa loro. (io stesso non vedevo questo problema fino a un paio d'anni fa)
Cos'è "la situazione"? "La situazione" è una fotografia del mondo, o di una sua sottoparte, in un istante di tempo T. Immaginiamo di scattare questa foto globale proprio ora e guardiamola (servirà qualche migliaio di megapixel...). Cosa vediamo? Mari, monti, piante, animali, edifici, macchine, qualche monumento e tante, tante persone. Guardando bene potremmo riconoscere alcune di queste persone e dire "Quello è il Presidente degli Stati Uniti, questo è il governo italiano". Mmh... Guardate meglio la foto. Dalla sola foto, riuscite a vedere "il governo"? Lo distinguete dagli altri? Vedete un essere gigantesco, verde-bianco-rosso, che ride tronfio della sua grandezza? No, eh? Eppure è lì, dai. O forse no. Eh no, non lo vediamo. Crediamo di vederlo, ma in realtà vediamo solo un gruppo di persone alle quali noi assegniamo un significato, un valore, un potere. "Il governo" non esiste, non è un qualcosa che puoi vedere, toccare, udire, nemmeno percepire neanche se fossi il Buddha, non c'è. E' un concetto che deriva dalla nostra continua e silente approvazione che fa sì che possa manifestarsi, è vero, ma sottoforma di PERSONE. Non esiste "il governo", ci sono esseri viventi ai quali NOI diamo il significato di "il governo".
E questo significato non è riconoscibile dalla foto, dalla "situazione". Guardi la foto e cosa vedi? Persone. Alle quali NOI, successivamente, diamo un valore. Niente mostro tricolore e patriottico.
Allora guardi altre persone, vedi Ratzinger e i cardinali e dici "Ecco la Chiesa". No, quella non è "la Chiesa". Stesso discorso di prima: sono PERSONE alle quali NOI diamo il significato di "Chiesa". E' una sorta di simbologia (quasi) inconsapevole. Il potere e il posto privilegiato che questi più o meno signori occupano e occuperanno fino alla morte ce l'hanno solo perchè noi (NOI) glielo concediamo. Sì, è proprio così: siamo noi a dare loro questo potere. Se domani mattina NOI decidessimo di non concedere questi privilegi, di non riconoscere il loro potere, crollerebbe tutto. La cosiddetta "situazione" verrebbe stravolta, e non grazie a sè stessa ma grazie a NOI, PERSONE. Il governo, la Chiesa, la Borsa sono tutti concetti che NON ESISTONO. L'unica cosa che esiste sono LE PERSONE, che poi vanno a creare, formare e mantenere in vita questi concetti e, alla fine, la "situazione" stessa. Credete davvero che i vari Obama, Berlusconi, Sarkozy, ecc. abbiano il potere? Oh no no no, è esattamente l'opposto; NOI abbiamo il potere, NOI li riconosciamo come nostri capi, il loro potere è solo apparente, "derivato" e subordinato al nostro. NOI non li riconosciamo come nostri leader? Basta, per loro è finita, e per noi sarebbe un nuovo inizio. Simple as that ;-)
Purtroppo, nel linguaggio comune si dice sempre che, ad esempio, "Il governo ha fatto questo", come se avesse vita propria, ma non è così. Bisognerebbe iniziare a dire "Le persone al governo hanno fatto questo". E' una sottigliezza che può sembrare priva di un vero significato ma, se usata con costanza e per lungo tempo, porta un senso di "personificazione" del mondo, nel senso che verrebbero (finalmente) messe al centro dell'attenzione le PERSONE e non dei concetti inesistenti. Insieme a ciò, crescerebbe mostruosamente il senso di responsabilità in ognuno di noi, proprio perchè non penseremmo alla "situazione" come se fosse un qualcosa di impersonale, ma capiremmo veramente che siamo NOI e SOLO NOI a comporla. Indi per cui, se NOI non cambiamo è inutile sperare che la situazione cambi. Sarebbe come stare seduti su una sedia in cucina e aspettare/pretendere che si apra il frigorifero. O addirittura pregare perchè questo accada. (aspetta e spera... E intanto non fare un cazzo, ci penserà qualcun'altro. Non vi ricorda un pelino la religione?)
Anche quando, ad esempio, succedono incidenti in macchina; cosa si dice? "La colpa è della droga, la colpa è dell'alcol" No che non lo è!! Se una persona assume droghe o si ubriaca ma lo fa "con la testa", responsabilmente, non penserebbe neanche di mettersi a guidare una macchina. Basta essere responsabili e riflettere un minimo! Non è difficile. Idem quando piove o nevica e diamo la colpa degli incidenti all'asfalto viscido. NO! E' la PERSONA che sbaglia, non l'asfalto o l'acqua o la neve! E' la PERSONA che prende decisioni, non "la situazione" ma in base alla situazione. Allora diamo la multa alla pioggia, arrestiamo la neve, visto che sono loro a causare gli incidenti, dai! Anche qua bisognerebbe dire "La colpa è della persona che guidava in modo sconsiderato per la situazione di maltempo in cui si trovava", oppure "La colpa è di quel coglione che guidava credendo di avere in mano una Ferrari a Monza con 40° all'ombra".
Ecco perchè prima ho usato la parola "mondo" dicendo che è un'inesattezza. Una sottile ma molto importante inesattezza.
Al centro di tutto, dalla "situazione" in giù, ci sono le PERSONE. E' così, non ci sono "Ehm, no. Per me è cosà". Non c'è un "Per me è": è. Punto. Sarebbe come guardare la luce rossa del semaforo e dire "No, per me è verde". Prego allora; se per te è verde, vai! "Mmm, forse non ne sono così convinto..." Esatto! Sai che quella non è la realtà, lo percepisci anche se vorresti convincerti, con tutte le tue forze, del contrario. "E' un chiodo fisso nel cervello, da diventarci matto" come dice Morpheus in Matrix.
Vedendo "la situazione" in cui NOI siamo finiti (grazie solamente a NOI), direi che forse, ma proprio forse, sarebbe meglio cambiare un po' mentalità, o sbaglio?
"Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere"
Mohandas "Mahatma" Gandhi
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