29 marzo 2013

Ma se c'è il Parlamento!

(tratto da BeppeGrillo.it)


Il Parlamento è sovrano #SiPuòFare


Il Parlamento è sovrano, o almeno dovrebbe esserlo. Da tempo è invece un luogo dovenon vi sono rappresentanti del popolo, ma nominati dai partiti, e le leggi, sotto forma di decreti, sono emesse al suo posto dal Governo, e in seguito convertite sotto il ricatto del voto di fiducia. In Parlamento vi è un esercito di soldatini di piombo senza voce, con l'eccezione dei parlamentari a 5 Stelle. C'è stato un sovvertimento silenzioso delle Istituzioni contro lo stesso spirito della Costituzione: "art. 76. L'esercizio della funzione legislativa non può essere delegato al Governo se non con determinazione di principi e criteri direttivi e soltanto per tempo limitato e per oggetti definiti, art.77. il Governo non può, senza delegazione delle Camere, emanare decreti che abbiano valore di legge ordinaria.". Se l'Italia è senza governo (in realtà è in carica il governo Monti) ha però un Parlamento che può già operare per cambiare il Paese. Non è necessario un governo per una nuova legge elettorale o per avviare misure urgenti per le pmi o per i tagli delle Province. Il Parlamento le può discutere e approvare se solo volesse sin da domani. Si fa passare l'idea che senza Governo il Paese è immobile, congelato, in balia dello spread, delle agenzie, ma si tace sul fatto che le leggi per le riforme possono essere discusse e approvate senza la necessità di un governo in carica. Anzi, si rallenta qualunque processo decisionale e operativo spostando sine die la istituzione delle Commissioni senza alcun motivo se non quello di attribuire in seguito i posti di presidenza ai trombati da cariche governative. Si sottolinea in questi giorni che un mancato accordo con il pdmenoelle, il miglior amico di Berlusconi, impedirebbe la rimozione di quest'ultimo dalla scena politica. Se così è invito la cosiddetta opposizione a votare in aula l'ineleggibilità di Berlusconi, l'approvazione di una legge sul conflitto di interessi della cui assenza si gloriò Violante alla Camera, l'abolizione della legge Gasparri, la rinegoziazione delle frequenze nazionali generosamente concesse a Berlusconi da D'Alema nel 1999. SI PUO' FARE! (ma voi non lo farete mai). Il Parlamento deve riprendere la sua centralità nella vita della Repubblica.
Partecipa alla discussione su Twitter: #SiPuòFare!

28 marzo 2013

Manifesta

Via mail mi è stato segnalato questo:

(tratto da YogaVitaeSalute.it)


MANIFESTAZIONE NAZIONALE PER DIRE NO ALLA CRISI VOLUTA DALLE MAFIE CHE CI GOVERNANO

(Ringrazio Elvira per la segnalazione)

16 marzo 2013

Aaa Francè, eh

Cià, nel mentre che il papa viene azzoppato istantaneamente dalla controinformazione per alcuni fatti oscuri e per essere un gesuita (che non è un bel biglietto da visita), e mentre milioni di persone sembrano in preda a un’ipnosi per cui non si può parlare male di uno che fino a ieri non conosceva nessuno, eccovi un articolo interessante sull’attualità.

Buona lettura!

(tratto da MatrixUnaParabolaModerna)

Niente di nuovo sotto il sole. Francesco I.

Le porte si stanno richiudendo su di noi, le pecore devono ritornare all'ovile, dobbiamo proprio "restare in allerta come vedette in tempo di guerra", non lasciar passare nessuna "emozione", non un atomo di inferno nel nostro paradiso (interiore), in quella "luce" di speranza di poter cambiare: noi, non gli altri. Se vi sentite abbandonati è perché avete ancora una volta investito in una persona, in una scuola o in chissà cos'altro che non foste voi. Non indugiate sulla soglia, per attraversarla devi lasciare tutto, ma dentro, è necessario sgombrare la mente da attaccamenti, da ogni schieramento, ogni "illusione", ogni speranza di risoluzione della partita, ogni speranza di riaggiustare tutto, uno che dorme non si sveglia neanche a cannonate. Il risveglio è un processo personale, gli altri possono solo essere da coadiuvo, ci vuole un "evaso" che ti mostri come fare per evadere, ma poi sei tu che deve fare tutto, non puoi delegare nessuno al tuo posto, altrimenti resti al palo. Come ho già avuto modo di dire non ci sono mediazioni, le mediazioni non hanno mai chiarito, mai aiutato, mai accelerato il processo di consapevolezza, ma l'hanno sempre ritardato, sempre offuscato, sempre e solo confuso. La fase di normalizzazione è in atto. Come Ulisse dobbiamo uscire dalla caverna di Polifemo, nascondendoci tra le pecore. Polifemo è l'occhio che guarda, un solo unico occhio che tiene l'umanità schiava, ridotta a un gregge di pecore. 7 Miliardi di persone che vivono inconsapevolmente: cerchiamo di realizzare la nostra piccola fuga, il mondo non cambierà così alla svelta, come ci mostra questo dialogo di "matrix - revolutions", dobbiamo solo riuscire a conquistarci la "possibilità" per quelli che lo vorranno di uscire da questa condizione umana deleteria ed inconcludente. Se si creerà una massa critica, e credo che stia già accadendo, i risultati verranno da soli, ma bisogna partire dal singolo.

Architetto: "Hai giocato una partita pericolosa.."
Oracolo: "I cambiamenti lo sono, sempre!"
Architetto: "Quanto a lungo ritieni che questa pace possa durare?"
Oracolo: "Durerà finchè durerà!"
Oracolo: "Che ne sarà degli altri?"
Architetto: "Quali altri?"
Oracolo: "Quelli che ancora vorranno uscire!"
Architetto: "Ovviamente saranno liberati!"
Oracolo: "Ho la tua parola?"
Architetto: "Scusa per chi mi hai preso? per un umano?!!"

L'Oracolo è Maria, la vergine, l'umanità realizzata che sta cercando di aiutarci, le sue apparizioni nel mondo non sono mai state ben viste dall'istituzione del Clero, questo dovrebbe farci intuire qualcosa. Maria sta cercando da tempo di aiutarci a capire che l'uomo è al centro e che da lui e non dalle sue guide, i suoi pastori, può provenire il cambiamento. La persona matura da sè stesso nei suoi tempi questo bisogno, è una questione naturale che altri uomini però, interferendo, hanno cercato di allontanare, ostacolandola: sanno, non passano loro e non ti lasciano passare, creano dogmi, organizzazioni, culti, poteri, per farti deviare, per farsi dare il tuo consenso e poi continuare come hanno sempre fatto. Senza il tuo consenso non potrebbero fare niente. Ecco perché vi ho parlato di un evaso, l'evaso non ha ideali da difendere, non ha importanza personale (da difendere), non ha istituzioni o organizzazioni da difendere, ha solo uno scopo: la libertà.

E quindi poche illusioni ancora una volta niente di nuovo sotto il sole, almeno alle apparenze, il "potere" precostituito non può cambiare con un’elezione, ed anche in questo caso rivela tutta la sua ipocrisia. Si elegge un papa che si farà chiamare Francesco, nel tentativo di evocare grandi valori di carità ed umiltà, ma è tutta facciata, è solo illusione, l'ennesima finzione che va in scena; mediatica come mai nella storia, perché deve riportare tutte le pecore nel recinto del "buon pastore". Se la scelta di Benedetto XVI poteva essere letta come un passaggio importante e di novità in quanto affermava la scelta personale di "coscienza" dell'uomo prima che il mandato di Pietro, e quindi poneva i fedeli davanti all'ipotesi di "responsabilizzarsi" da sè stessi, perché deve venire prima l'individuo e poi tutto il resto, l'atto viene vanificato da un bagno di folla che finalmente può tornare a dormire sogni sereni perché ci sarà qualcun altro a provvedere a loro e alla loro conquista del "regno". A questo punto resta l'ipotesi precedente secondo cui è stato un altro modo per condizionare le folle, farle stare male per poi portare la cura: il nuovo pontefice. Non c'è che dire: se qualcuno aveva dei dubbi sull'uso strumentale dei "media" non può che averne l'ennesima conferma, da come viene continuamente trattata la questione del M5S a quest'ultimo "espluà" del conclave, siamo veramente difronte a quelle scene del film "V per vendetta", dove il potere precostituito racconta la verità che gli è più comoda per pilotare le masse. Non c'è nessuna oggettività, c'è solo spettacolarizzazione. Siamo ad una fase più evoluta dell'uso di questo strumento, dal varietà, alle letterine, dai reality ed i talk show, che per lo più sono contenitori per la pubblicità ingannevole (penso alla carne di cavallo trovata nel brodo fatto meglio di come lo fai tu), ad una fase di sofisticazione totale delle cose. 

Francesco I è lo strumento per rifarsi una facciata, per recuperare un immagine offuscata dagli eventi storici e dai recenti scandali sulla pedofilia. Elezione che di fatto, come ho già detto, chiarisce la strategia che stava dietro alla scelta di Benedetto XVI di dimettersi dal suo mandato; un mandato, quello di Pietro, dalle incredibili e drammatiche implicazioni. Gesù (in Giovanni 21, 15-17) si trova nell'impossibilità di far intendere il suo messaggio sentenziando l'incapacità dell'uomo di auto motivarsi, e della necessità che ha di essere pascolato come un gregge da un "pastore", anche lui a sua volta incapace di capire ed incarnare la rivoluzione del messaggio "cristico", facendone un dogma e realizzandone un istituzione, un potere che nel tempo è diventato offuscamento e dai toni coercitivi. 

"Non fatevi chiamare rabbì... Non chiamate nessuno sulla terra padre spirituale (...). Non fatevi chiamare maestri (...). Il più grande tra voi sia vostro servo; chi invece si innalzerà sarà abbassato, e chi si abbasserà sarà innalzato". Matteo 23, 8-12

Ancora una volta il Cristo, la "coscienza" dell'uomo, viene tradito e posto sulla Croce e sempre dagli uomini, non da Dio, a favore di un pastore sempre più adatto a pascolare le sue pecore. Il punto è che il pastore non è disinteressato ed invece di aiutare le sue pecore a crescere le ha sempre tenute nell'ignoranza, nel sospetto e nell'invidia e il rancore l'uno per l'altro, per poi poterle tosare. Il pastore non può permettersi di perdere il suo gregge che cerca sempre di rimpolpare attraverso quello che chiama evangelizzazione. Dovete stare attenti alle parole che sono già state pronunciate tra ieri e oggi, l'attenzione verso l'evangelizzazione che viene nuovamente portata come baluardo di una nuova chiesa rinnovata. Il "lupo perde il pelo, ma non il vizio" e non mi sto riferendo alla persona, ma all'eggregora cattolico, all'istituzione del Clero che non può permettersi di cambiare e deve eleggere un cardinale di apparato, gesuita, e con una precisa visione dei poteri:

il cardinale Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires, presidente dei vescovi argentini, nonché tra i più votati, un anno fa, nel conclave Vaticano che ha scelto il successore di Giovanni Paolo II. Quello che viene taciuto è che è accusato di collusione con la dittatura argentina che sterminò almeno 9000 persone. Le prove del ruolo giocato da Bergoglio a partire dal 24 marzo 1976, sono racchiuse nel libro - "L’isola del Silenzio". Il ruolo della Chiesa nella dittatura argentina è raccontata dal giornalista argentino Horacio Verbitsky, che da anni studia e indaga sul periodo più tragico del Paese sudamericano, lavorando sulla ricostruzione degli eventi attraverso ricerche serie e attente. (fonte)

Poi certamente il singolo può aver fatto degli sbagli e questi sbagli gli sono serviti per cambiare e capire l'orrore di quello che ha commesso, ma ricordiamo che non si paga solo per quello che si è commesso, ma anche quando potendo fare non si è fatto. Il Clero ha sempre silenziosamente appoggiato ogni forma di tirannia, tacere equivale ad avvallare: silenzio assenso. Se il singolo uomo può cambiare, l'istituzione no, e siccome quest'uomo non ha "scelto", ma lo hanno scelto, siamo ancora una volta davanti ad un’istituzione, un "potere" che ha a cuore solo la sua sopravvivenza. E poi se uno cambia non si presta a questo genere di utilizzo, per salvare cosa? I papi non scelgono, servono il loro padrone: il Clero. Come per il sistema dei partiti che per mantenersi in vita è disposto a fare qualsiasi cosa, anche a rischio di dimenticarsi quali erano gli ideali che lo hanno motivato sino a quel momento. Incassare la fiducia per poi continuare come prima, raccontando dopo che non ci sono riusciti, ma non è colpa loro, ... già è solo inettitudine di chi ancora gli crede. Ciò che diventa importante è la facciata, poi se sotto è marcio, raccontiamo balle, facciamo fumo (la stessa fumata che ha tenuto attaccate milioni di persone nell'attesa del nuovo pontefice), incitiamo i nostri tifosi a difenderci, passando tutto sotto alti ideali di giustizia. Pensate al PD, non vedrebbe l'ora di fare il governo con il PDL e Monti, fosse solo per togliersi dalla scarpa il sasso M5S, ma non lo può fare per questioni di immagine, questo perché se lo facesse i propri elettori, che non sono così devoti come quelli del "divino" Silvio, li mollerebbero stavolta per davvero.

Francesco I un papa umile venuto “dalla fine del mondo”: ed è proprio della fine del mondo che si parla, la fine dei sistemi del mondo che sta avvenendo e che questo papa si occuperà di difendere, di salvare per il bene delle sue "pecorelle" che erano smarrite e spaventate per la perdita di una "guida" e per l'ingovernabilità recessiva. Potere politico e potere ecclesiastico ancora una volta uniti ed insieme nel tentativo di produrre un nuovo "medioevo" che gli garantisca nel futuro ancora lo "status quo". Il "medioevo" fu un tempo di splendore offuscato dagli apparati di potere che hanno cercato in tutti i modi di spegnere la rivolta, le macchine vanno sempre all'assalto di Zion, ma come dice Morpheus, dopo secoli che ci combattono: noi siamo ancora qui e non ce ne andremo. Lo scontro è psicologico, è a livello delle certezze e delle paure, la persona che ha fame non ha tempo per ridere, non ha tempo per pensare alla sua realizzazione, ha tempo solo di pregare ed obbedire a quello che altri hanno predisposto per lui altrimenti resta senza cibo. Dipendenti ed assuefatti al sistema, impotenti e senza alcuna speranza di cambiare. Mentre invece la "possibilità" c'è ed inizia da sè stessi ed inizia da una "sensazione": ci deve essere di più.

11 marzo 2013

Beppe Hgriller

Mi è arrivato via mail un articoletto di un giovane diplomando 19enne di nome Enrico Santi con una piccola riflessione sull’argomento principale degli ultimi tempi, ovvero Beppe Grillo. Mi fa estremamente piacere che un ragazzo così giovane vada a cercare informazioni per i fatti propri e si interessi di ciò che accade nella società intorno a lui (e a tutti noi, ovviamente). Leggendo questo pezzo mi sembra di rivedere me stesso nel fine 2005/inizio 2006, quando avevo la sua età e anch’io iniziavo a guardarmi intorno con un po’ più di circospezione e senso critico appassionandomi proprio all’allora appena nato “Beppe Grillo 2.0” e ai suoi spettacoli, cominciando la fase embrionale che poi si è sviluppata molto nel corso degli anni fino ad oggi.

E mi fa estremamente piacere che Enrico abbia scelto questo blog come “riferimento”, come piccola “valvola di sfogo” e tassello iniziale di diffusione del suo pensiero nell’intricato mondo dell’informazione internettiana. Di questo lo ringrazio: non me lo sarei mai aspettato.

Quindi, come incoraggiamento verso Enrico, ecco il suo articolo sulle analogie tra Grillo e Adolfino Hitler. Se prosegui sulla strada della cosiddetta controinformazione ne scoprirai di cose, giovane Santi-jedi… Che la Forza sia con te!

“COME HITLER?
A confronto due discorsi carismatici”

di Enrico Santi

Berlino, 1932. “Noi non siamo un partito[...], i partiti sono morti image
[...]non hanno capito che hanno a che fare con un Movimento
completamente differente da un partito...”
Italia, settimana scorsa. “Il Movimento non è un partito.” ”Il Movimento non è fascista, non è di destra, non è di sinistra”. “I partiti
sono morti[...]il Movimento non farà alleanze”

Non è la stessa persona a pronunciare le frasi riportate sopra.
Il primo oratore, nel 1932, era Hitler. Il secondo, durante la
campagna elettorale, Beppe Grillo.
image Hitler proponeva ero quelle parole durante un periodo vera-mente negativo per la Germania: era in ginocchio, enormi 
debiti, inflazione che cresceva sempre più ma,soprattutto, il 
popolo aveva fame. Fame di un governo stabile e non di
battaglie tra un partito e l’altro.

Vi ricorda qualcosa questa situazione? A me ricorda quella che stiamo vivendo noi italiani. Siamo in ginocchio, senza fare tanti giri di parole. I debiti aumentano e in parlamento i politici si fanno le pernacchie. Siamo un popolo stanco e sofferente, proprio come lo era il popolo tedesco quando Hitler prese il potere. Accusando i partiti di aver portato alla rovina il paese, Adolf, conquistò il popolo. Proprio come sta facendo Grillo.

ALCUNE ANALOGIE
I media sono fondamentali per una campagna elettorale, per diffondere le proprie ideologie. Hitler era il maestro dei nuovi media dell’epoca: radio e cinema. Se ci fosse stato internet si sarebbe impadronito anche di quello. Le app del Fuhrer: gratuite ma obbligatorie. Grillo ha un’oratoria simile a quella di un dittatore, incanta la
gente. Anche lui è un maestro con i new media, internet per eccellenza. La TV no, rischia di diventare pesante. E’ meglio parlare dal vivo ovviamente. La folla ha un volto unico. Si può dire quello che si vuole ma l’importante è indica-re la causa. Prendersela con qualcuno, Hitler lo faceva con i partiti come Grillo.

Non voglio fare allarmismo inutile. Questo articolo prende sono in esame alcune analogie tra il Fuhrer e Grillo. Comunque anche se si tratta di un comico non bisogna prenderlo sottogamba. La storia può ripetersi e come si sa, a noi italiani piacciono i leader forti alla Mussolini. Quelli che prendono le decisioni al nostro posto.

08 marzo 2013

Questo è il Corriere della Sera

Battista - Nonleggerlo





Non lo so, non riesco a trovare un commento adatto. Quindi vi lascio direttamente alla lettura di un “articolo” di un’ignoranza, di una supponenza, di una saccenteria e sfrontatezza da vomito a firma Pierluigi Battista per il Corriere della Sera. Una marea di stronzate inutili per denigrare in un colpo solo il M5S e, soprattutto, tutti coloro che, tra le altre cose, si chiedono come sia stato possibile che due torri siano cadute a velocità di caduta libera senza qualche “aiuto” all’interno. Ma si sa: le leggi della fisica sono complottiste. E, come potete vedere nell’immagine qui sopra, il nostro paladino in passato era già stato pizzicato a sparar boiate da ricovero immediato. Se c’è una cosa che mi sta sul cazzo e mi fa arrabbiare è l’incompetenza spacciata per sapienza: gente così deve essere mandata a pulire il culo agli anziani in casa di riposo. O in miniera, basta che se ne vada.

Buona lettura di un articolo di merda. Se vi va, inondate la redazione della carta igienica Corriere della Sera con valanghe di mail e mandateli bellamente a cagare. Qui c’è il twitter del “giornalista” in questione, mentre questo è il suo profilo Facebook.

(tratto da CorriereDellaSera.it)

Dall'Aids ai chip sottopelle
i complotti finiti nella Rete a 5 Stelle

Sul sito del Movimento spopolano i cospirazionismi: il Nobel a Montalcini una macchinazione, elogi a Chavez

Adesso sono tutti impressionati dall'onorevole («cittadino») Paolo Bernini, neodeputato del Movimento 5 Stelle che ha sconvolto tutti quando ha rivelato di credere che «in America hanno già cominciato a mettere i microchip all'interno delle persone, è un controllo su tutta la popolazione». Ma mica è il solo e nemmeno il più estremista.

Un altro che esibisce con orgoglio la sua identità «vegana», e che dunque considera i vegetariani dei tiepidi troppo blandi nella lotta contro il nemico, illustra i dettagli di un Grande Complotto Carnivoro.

E nel blog, in quella grande democrazia della Rete che macina e amplifica il messaggio sacro del grillismo-casaleggismo, si è aperto il grande dibattito su chi avrebbe interesse (la Cia, il Mossad, i residui del Kgb, il club Bilderberg, la grande finanza internazionale, le oligarchie bancarie, i poteri forti e fortissimi?) a immettere nell'atmosfera nocive sostanze chimiche rilasciate dagli aerei per avvelenare il mondo. Non è un'esagerazione. C'è un sito «anti-bufala», dal nome «Perle complottiste», che registra con meticolosa precisione ogni refolo di febbre cospirazionista che spira nel grande chiacchiericcio di Internet e che ha individuato nel mondo virtuale degli adepti di Grillo, dei seguaci di Casaleggio, dei discepoli del cinquestellismo, un concentrato di complottismo sfrenato ad altissima intensità emotiva.

Nel mondo dei grillini il complotto non è un'ipotesi, è un dogma. E il primo complottista è lui, il Grande Capo che la dissidente cacciata con ignominia perché aveva osato comparire in televisione senza permesso ha paragonato al leader di Scientology. Se si scruta nel passato, non decenni fa, ma solo pochi anni fa, si scopre che per Grillo anche il Premio Nobel a Rita Levi Montalcini è stato il frutto di una macchinazione di una casa farmaceutica, anche l'Aids è un'invenzione legata a «certi interessi», anche il cancro, messo nelle mani dell'establishment oncologico di grandi luminari come Veronesi che Grillo ribattezzò «Cancronesi», è un veicolo di menzogne elaborate nelle segrete stanze. A Grillology, nulla è come appare. Tutto ha qualcosa «dietro», si nasconde nell'ombra, si rinchiude nelle tenebre prima che la potenza salvifica dei nuovi partigiani della Rete non illumini le magagne, non renda tutto trasparente e puro. Il complottismo così potente nei codici culturali del grillismo si sposa perfettamente a una visione mistico-futuribile della storia, quella che ispira a Casaleggio un impegnativo paragone tra Grillo e San Francesco e fa assomigliare i comizi in piazza a delle messe in cui la parola del Profeta risuona isolata, con le folle che applaudono veneranti e nessuno che possa interrompere l'interminabile monologo.

Che poi il complottismo è una creatura multiforme in cui tutto si intreccia, tutto rimbalza, tutto è immerso nei vapori di un cospirazionismo mistico che abolisce ogni principio di realtà. Per cui si ha il neosenatore («cittadino») Pepe del M5S (quello che ha detto, con il turpiloquio che fa molto anti-sistema, che si va nelle istituzioni per «fare il c.. a tutti») che elogia lo scomparso compagno Chávez. Lo stesso compagno Chávez che una volta disse: «C'è un film sugli americani che sbarcano sulla Luna», aderendo a uno dei ritornelli preferiti, insieme a quello che nega i due aerei che sbriciolarono le due Torri l'11 settembre, dei complottisti di tutto il mondo: lo sbarco sulla Luna non c'è mai stato, è stata tutta una messinscena degli imperialisti americani dentro un segretissimo set cinematografico.

Lo stesso compagno Chávez la cui morte viene considerata essa stessa un complotto da Ahmadinejad, a sua volta uno dei principali divulgatori delle nefandezze del grande complotto «ebraico-sionista» ai danni del mondo. Tutto si tiene ed è un tassello di una filosofia cospirazionista onnicomprensiva che non ammette deroghe e indulgenze. Uno dei teorici più ascoltati del movimento grillino, Serge Latouche, paladino della «decrescita felice» che impazza sul web frequentato dai discepoli del Movimento 5 Stelle, ha esposto il principio dell'«obsolescenza pianificata», l'occulta e diabolica strategia delle industrie diretta a creare oggetti deteriorabili al fine di indurre all'acquisto di nuove merci, via via sempre più effimere. Il virus complottista entra nel programma, impone scelte politiche. C'è sempre l'idea che una Spectre di malvagi, i «privatizzatori» dell'acqua, i paladini degli inceneritori, gli artefici dell'Alta velocità che violenta la placida tranquillità delle verdi vallate, cospiri a far del male al mondo e ai suoi ignari cittadini. Per ora si limitano a sparare microchip sotto la pelle degli americani, ma non si sa mai. E del resto nel blog grillino c'è chi non esclude che un'invasione degli alieni sia già avvenuta senza che il mondo se ne accorgesse. Armati di tutto punto, a cominciare da manciate di microchip.

Pierluigi Battista

06 marzo 2013

Non avere paura: sono loro ad averla

(tratto da MatrixUnaParabolaModerna.blogspot.it)

La "stampa" strumento del sistema. L'omologazione.

La stampa internazionale, ma anche quella italiana si sta dando veramente un gran da fare per esorcizzare quello che si è mosso in Italia e che il M5S e Grillo ha solo intuito, capito e se ne sono fatto carico. Chi ha votato il movimento lo ha fatto perché si è rotto i "coglioni" di non essere preso sul serio, si è rotto di sentirsi raccontare favolette e poi vedere il parlamento che fa gli interessi di chissà cosa. E' stata fatta una legge di iniziativa popolare per liberare il parlamento dai condannati, niente. Sono stati fatti dei referendum sull'acqua pubblica, sul nucleare e altro, niente. E' stato chiesto da più parti di rivedere il nostro rapporto di sudditanza con le decisioni del parlamento europeo, niente. "Questa Europa così com'è non ci piace", - è questo quello che gli è stato detto, è così difficile da capire? Ma a chi piacerebbe che un pool di banchieri e finanzieri decida la solidità di un paese, decida della sua economia, decida del suo governo e soprattutto cosa devo o non devo produrre, e come devo approvvigionarmi? La preoccupazione se usciamo dall'euro sono le vacanze all'estero o l'acquisto di prodotti stranieri (parole di Fiorella Kostoris). Ma è mai possibile?! Ma dov'è l'individuo in tutto questo? Dov'è l'uomo? Dove sono finite le sue "possibilità"? In una vacanza? Ma di cosa stiamo parlando? E' di un individuo nuovo che dobbiamo parlare, non c'è organo sovranazionale che possa decidere per lui. Questi vivono in prigione, mettono i fiori alle sbarre e si permettono di parlare di libertà e di crescita. Ma la crescita passa dall'individuo, è lui che cresce e modifica l'ambiente, infatti l'ambiente è il riflesso del suo sviluppo. Come dice Smith siamo un virus, distruggiamo, deprediamo, e quando abbiamo esaurito tutte le risorse ci spostiamo da un altra parte, per fortuna non possiamo uscire dal pianeta, altrimenti con quella testa lì chissà cosa combineremmo in giro per l'universo.  

Sono tutti incazzati perché gli italiani gli hanno detto non ci piace quello che fate, tutti presi e convinti della giustezza ed inevitabilità delle loro "ricettine", tutti presi a farti capire chi sono i buoni e chi sono i cattivi, questo perché si ritengono sempre e comunque superiori intellettualmente e moralmente, unici portatori di "valori assoluti", la loro è l'unica soluzione possibile "altrimenti", ... "altrimenti" ci arrabbiamo! Non ce la fanno a mandarla già sta cosa. Ma avete capito che è una minaccia quella di tornare al voto? E' un altro "altrimenti". Questi non vogliono fare nessuna accordo, il balletto di Bersani è di facciata, stanno già pensando alle nuove elezioni, credono ancora che torneranno al voto e per la "paura" che hanno fatto provare alle persone e gli spauracchi sul crack finanziario e la "declassazione" dell'Italia, le persone si orienteranno a votarli. Sono piccoli, piccoli ed insignificanti, ma tanto arroganti.

Questo voto parla di gente che non vuole queste cose, speravano di essere loro i porta bandiere del cambiamento (mi riferisco sempre al PD, il PDL non gliene frega niente, basta sopravvivere, nel torbido si pesca meglio), ma la gente, almeno alcuni, non ci stanno a farsi "impapocchiare" di nuovo. Non avrebbero fatto nulla, perché non hanno la visione, non hanno gli organi della comprensione per capire, lo dimostra il fatto che continuano a non capire cosa gli sta cercando di dire una parte degli italiani. Sono costretti a parlare dei rimborsi elettorali o dei loro stipendi, dei doppi incarichi, dei vitalizzi e quant'altro, perché il movimento ne ha messo in luce il problema, la contraddizione e li ha messi in ridicolo davanti a tutti per la loro inezia; sono costretti a parlare di come approvvigionarsi senza sprechi, di come produrre energia pulita, sono costretti a parlare di ambiente, e soprattutto saranno costretti a farsene carico, volente o nolente. Senza il movimento non ne avrebbe parlato nessuno, è questo che gli rode, temi che dovevano essere in cima alla loro lista di interessi, ed invece si sono preoccupati solo di dire scemenze sull'economia e sull'occupazione ed adesso se non ne parlano sono scoperti. Si certo qualche editoriale (per lo più retorico) qualcuno lo scrive anche, ma tutto sarebbe passato come al solito, ed invece adesso se vogliono "sopravvivere" saranno costretti a "fare" ed operare in quella direzione per non smascherarsi e perdere quel poco di consenso che gli è rimasto, li abbiamo costretti ad ascoltarci. Sono in imbarazzo perché sono chiamati a rispondere a quelle cose che speravano di mandare in cavalleria, cose da rimandare come tutte le altre volte per la loro complessità e l'incapacità di mettersi d'accordo. Un parlamento che ha vivacchiato facendo minimi aggiustamenti e gettandola in "caciara" invocando la congiuntura regressiva. In Germania (guardavo la puntata di ieri sera di Piazza Pulita, penso ai tedeschi intervistati a teatro) la gente per lo più è omologata ad un unico pensiero, viziata dalla nostra stessa stampa e dalle opinioni dei loro economisti. Questi piccoli tedeschi tutti pieni della loro superbia, ridono degli italiani e poi vanno a teatro a sentirne le opere, ignorano completamente cosa stia accadendo in questo paese, di quale incredibile occasione si è presentata per cambiare tutti. Improvvisamente scopriamo che i paesi ai quali facevamo riferimento come "modelli" da seguire sono messi peggio di noi, se non economicamente, sicuramente dal punto di vista intellettuale, umano; sociologicamente morti, addormentati, sono disinformati e manipolati forse anche peggio di noi. E' incredibile ascoltare quelle interviste senza rimanere basiti difronte a tanta tracotanza, ignoranza e qualunquismo, e non si trattava di persone intervistate per strada, ma a teatro: la Germania bene. Se qualcuno si domandasse ancora come abbia potuto Hitler andare al potere in Germania guardando queste interviste qualche dubbio se lo è potuto togliere. 

In America, sono già più avanti, tolte le copertine ridicole dell'economist, si preparano a fare una guerra con l'Iran ... L'unità, il giornale intendo, si arrampica su delle cose che non hanno veramente ne capo ne coda, il nemico, prendono di mira Casaleggio e Grillo pensando che siano loro il movimento, non hanno capito, che se non sarà Grillo sarà qualcun altro, perché noi ci siamo proprio rotti le "palle" di come si comportano, ci siamo rotti le "palle" di farci dire cosa dire e cosa pensare, come agire e come comportarci. E' una rivoluzione del pensiero quella in atto, una rivoluzione della coscienza. Non avete nessuna autorità morale per farlo, siete morti, e i morti vanno solo seppelliti. Lo diceva anche Gesù lasciate che i morti seppelliscano i morti. Non puoi spegnere un movimento di popolo, non ci sarà modo di fermare questa cosa, è un onda, è un onda che si sta facendo "coscienza"; ha ragione Grillo, - "siete accerchiati, arrendetevi, non avete più scampo". Loro non rappresentano più nessuno, sono loro che hanno "paura", non sei tu, loro stanno cercando di fartela sentire, ma la "paura" è la loro, paura di cambiare, "paura" che se daranno retta a questa cosa e poi funziona, avranno veramente perso tutto. Non fatevi ingannare voi che potete, qui non c'è in gioco Grillo, ci siamo noi in gioco, è della nostra stessa libertà che si parla. E' una rivoluzione della coscienza. 

Oltre all'Unità ci sono altri, che fanno parallelismi tra il discorso di Hitler e quelli di Grillo, ma è veramente stupefacente come credono di conoscerci. Ci conoscono così bene da sapere come fare per imbeccarci, sanno quali tasti toccarci per farci vedere quello che vogliono, la loro posizione parziale, che non è neutra, per farci aderire attraverso lo stesso strumento di sempre: la paura. Per fortuna è ancora solo un problema di una certa massa, gli altri hanno capito, per questo che c'è fermento, vediamo la possibilità di liberarci da questo giogo. Vi ricordate Smith cosa dice di Morpheus? Che è un - "Un pericoloso criminale". Ad un occhio attendo non sfugge che la stampa ha il suo interesse, hanno "paura", sono terrorizzati e te la vogliono passare, non ci credere. Le Tv per lo più parteggiano per il PD, ma che cos'hanno questi psedo democratici da essere così accattivanti, così necessari da dover essere difesi? Difendono, l'indifendibile. Assuefatti al sistema. Cosa gli muovono dentro al punto tale da non fargli vedere più in là del naso? Li votano con la molletta al naso, semmai, perché pensano ancora di votare qualcosa di sinistra. A me fanno solo venire da vomitare. Stiamo ancora a pensare che è necessario dire cose di sinistra per parlare alla gente?! Ma che mondo è questo? Ma a quale livello di degenerazione è arrivato che non esiste più nemmeno l'ombra di un pensiero autonomo? Tutti omologati e pronti a farsi dire cosa dover pensare, a farsi orientare secondo sempre le stesse logiche. Vai tra le persone e senti nuovamente le stesse cose che la sera prima hai sentito nei programmi di approfondimento, ognuno schierato per la sua parte, come per il calcio, sono tifosi. Tifosi di bandiere e colori, tifosi che non vedono il nulla dei loro rappresentanti. 

Gli sta bene così, è il paese che gli piace; la senatrice Paola De Michelis eletta in Emilia Romagna per il PD, che ha passato la puntata di Piazza Pulita a dire che quelle del M5S erano le idee del PD, ma con che faccia? Dice - "abbiamo anche noi volti nuovi?" - Ma cosa stai dicendo, sono persone di apparato. Questi sono cittadini, il M5S sono cittadini che hanno deciso di farsi la politica da se, di decidere cosa fare della nostra società partendo da un ispirazione, da un cambiamento di visione, da un "utopia" realizzabile; e soprattutto perché non si fidano di "voi", non ci fidiamo, avete dato per troppo tempo dimostrazione di essere inaffidabili e opportunisti, non potete pensare di pulirvi il viso con un elezione. Siete lì da troppo tempo. Noi la vediamo quest'utopia che si realizza, ma questi non capiscono. Non capiscono, non possono capire non hanno l'organo della comprensione, ripetono un tormentone sul nulla. Sono allo sbando, sono l'armata di Cincischiello, colpita e spersa che gira per il campo di battaglia suonando ancora la fanfara della riscossa. L'euro è finito, stiamo ancora a dare colpe alle elezioni italiane. Cosa c'è di sbagliato nell'andare a rinegoziare la nostra sovranità nazionale? A dire non ci stiamo più, a dire a queste condizioni non ci stiamo più. Gente che ancora ha la faccia di dire - "ce lo chiede l'Europa", ma chi se ne frega dell'Europa, se è questa l'Europa, ma che andassero tutti a ... Un tedesco intervistato che ha la faccia di dire - "avreste dovuto votare Monti". Ma cosa stai dicendo? 

Stanno facendo terrorismo psicologico con l'aiuto dei media. "Rubo perché ho fame?" - A questo siamo?! Un altro di un giornale tedesco che dice - "Non è una questione interna vostra, porterete l'intero settore finanziare europeo in allarme?" Ma questo è terrorismo. Quindi o facciamo come dicono loro o facciamo come dicono loro. Cosa significa che l'Europa non è d'accordo con questa scelta? Ma questa è dittatura, dov'è la scelta? Terrorismo, spaventano le persone, usano i "quindi", mettono in relazione cose che non ce l'hanno. Questo è così, quest'altro è cosà, e quindi andrà cosè. Ma che razza di logica è questa - "siccome quando ci sono gli incendi ci sono anche i pompieri, quindi i pompieri appiccano gli incendi" - oppure - "le cicogne sono diminuite, nascono meno bambini, quindi le cicogne portano meno bambini". Questo è positivismo, è materialismo, e la materia cade perché la gente non ci crede più, ha smesso da tempo di dargli energia, e gli effetti sono quello che osserviamo. Se volete trovare un colpevole cercatelo tra di noi, lasciate perdere chi fa da megafono alle istanze, ascoltateci e sentirete cosa abbiamo da dirvi, e cioè che  - "adesso è finita", basta con questa "filosofia"; è di questo che si tratta un cambiamento di visione, e loro cercano solo di difendere quello che c'è a discapito di quello che potrà esserci, perché ci perdono tutti. Un mondo nella visione olistica è un mondo completamente diverso, questi non si possono permettere di perdere, sono secoli di storia e di malversazioni, di schiavitù che finiscono, secoli di potere che sta sgretolandosi, non lo potranno fermare, potranno cercare di ingannare i loro sostenitori, ma questa cosa non si ferma perché parte dalla coscienza dell'individuo che sta cercando di emanciparsi ad una visione diversa, più "credibile", più umana. Parte dall'individuo e si raccoglie in un grande movimento.

Bersani che dice - "se dicono tutti a casa, adesso fanno parte anche loro di quelli che dovranno andarsene a casa se non si fa il governo". Ma cosa dici? Ma quanta birra hai bevuto per andare in Tv a dire queste cose? Di cosa stai parlando? Più parlano e più rivelano la loro incapacità. I media sono schierati non fatevi infinocchiare da quello che fanno, non c'è un programma televisivo "oggettivo", trattano questo movimento dall'alto verso il basso, sono infastiditi ed arrabbiati perché sono costretti a scenderci a patti, si mordono la bocca perché non possono dire quello che sentono e pensano veramente perché altrimenti danno ragione a quello che le persone già sanno. In compenso restano agli atti, perché lo hanno detto in campagna elettorale ed adesso cercano di fare finta di non averlo detto. Lo sappiamo come la pensano, cosa pensano non del movimento, ma di noi, basta solo riascoltarseli tutti (le ultime parole famose M. Travaglio). Non hanno capito che è con noi che devono scendere a patti perché loro non ci rappresentano, anche chi li ha votati lo ha fatto per "paura" o per "difendere" un ideale che non esiste da tempo. Lo stesso Ugo Sposetti dice che ha votato il PD per questioni di partito, ma che se avesse 20 anni non sarebbe nemmeno sicuro se li avrebbe votati, forse avrebbe votato il movimento. Chi vuole capire ha capito!

Stanno cercando di ri-orientare le persone, e sanno perfettamente di poterlo fare, perché sono loro che ci hanno omologati, ma questa volta potrebbero anche "toppare" perchè ogni sistema alla fine mostra i suoi limiti, ha un suo break point (punto di rottura), ogni sistema manifesta la sua anomalia (sistemica) e questi potrebbero essere proprio quei tempi. Ci vorranno forse 100 o 1000 anni ancora per cambiare definitivamente, ma sta di fatto che questa cosa prima o poi accadrà, le mediazioni non faranno altro che ritardare questo tempo del compimento, il raggiungimento del numero della anime perfetto di cui si parla in Pistis Sophia. Accadrà, ci ritroveremo presto e di nuovo di fronte alle contraddizioni di fondo ed alla loro incapacità di rispondere alle istanze delle persone, ed allora non saranno più il 25% degli italiani, ma molti di più. Omologati proprio come le automobili. Con le misure ben stabilite per circolare, altrimenti non puoi girare, puoi giusto giocare sulle linee, le forme dell'auto, ma la struttura portante deve rispondere a quello standard. Il nostro pensiero è omologato, la creatività di una persona non esiste, la creatività non è la capacità di scrivere musica o di dipingere dei quadri, o di scolpire statue, queste sono solo il riflesso di una “possibilità” enorme, più grande inespressa, perché è stata soffocata da un modello di vita, da regole morali.
Un creatività che in quanto omologata ad un pensiero "comune" si manifesta solo in certe forme, solo nella libertà di fare quello che altri hanno già stabilito per te. Forme predefinite. Ma la creatività vera è una "possibilità" di realizzare un altro tipo di individuo. Questo lo ritrovi in tutto è per questo che questi pseudo guru che parlano di risveglio della coscienza non ti convincono. Cosa leggi a fare Gurdjieff se poi ti omologhi ad un pensiero, farai una scuola omologata, mentre l’intento di questi personaggi della storia era quello di farti acquisire le qualità di un pensiero libero, autonomo. Se il nostro pensiero è omologato quale opinione vogliamo esprimere? Quella che ci è stata detta. Siccome il panorama è vario, cioè nel campo dell’omologazione ci sono diverse offerte, crediamo di porte usufruire di una certa libertà, crediamo di esprime qualcosa di nuovo, mentre non è altro che ancora lo stesso pensiero, ci hanno concesso solo una possibilità e cioè quella di schierarci, da una parte o da un'altra: di polarizzarci. E' dentro che nasce l'alternativa, negli stati interni, quelli più elevati di coscienza, con cui si esprime un pensiero. Lo stesso pensiero di libertà enunciato da uno schiavo resta schiavitù, pronunciato da un uomo libero (dentro) è poesia. Loro lo sanno di questo meccanismo, ma non lo possono dire, perché dovrebbero ammettere di averti condizionato. Se non ci rieduchiamo non possiamo esprimere nessun pensiero autonomo, non c'è democrazia senza autonomia del pensiero. Ci si vede in onda.

01 marzo 2013

La petizione pro-fiducia al PD non è proprio dei “grillini”…

Oh, finalmente! Stavo quasi per preoccuparmi. È passato anche più tempo di quanto avrei immaginato, ma alla fine è successo: l'immagine del M5S è sotto attacco. Ci sono voluti due giorni. Per come viene ora dipinto sembra che sia già irrimediabilmente diviso in due tronconi di pensiero tra la cosiddetta "base": chi vuole un minimo di accordo di massima col PD votandogli la fiducia e chi invece si mantiene sulla linea già più volte ribadita del voto su singole proposte.

E giù a parlare di dissenso profondo, malumori, scollamento della “base” e la solita manfrina propagandistica, scevra di fantasia tra l'altro. Ma chi c’è dietro questa faccenda? Questa Viola Tesi che ha fatto partire la petizione per chiedere a Grillo e al Movimento di allearsi col PD… chi è?

Buona lettura.


(tratto da ByoBlu.com)

Fiducia? What's fiducia?

Pierluigi Bersani Movimento Cinque Stelle Beppe Grillo

Quindi improvvisamene gli attivisti del Movimento Cinque Stelle si sarebbero bevuti il cervello. Tutti insieme. Dopo avere combattuto per anni il Pdl e il Pd-L, dopo avere mandato "affa" tutto e tutti, improvvisamente, giunti nelle segrete stanze del potere, colpiti dall'ebrezza di qualche carica alla Camera o al Senato, sarebbero tutti per votare la fiducia a Bersani & Co. Ovviamente parliamo dello stesso Pd che ci ha regalato la tassa da 4 miliardi servita a pagare i conti di Monte dei Paschi di Siena, grazie al controllo capillare delle fondazioni bancarie e in cambio di agevolazioni di vario tipo e della stecca sugli stipendi degli uomini piazzati nelle posizioni chiave (vedi donazioni da quasi un milione di euro da parte di Mussari). E parliamo dello stesso PD che non ha mai fatto la legge sul conflitto di interessi ma che ha inciuciato con Forza Italia prima e con il Pdl poi. Ed è sempre lo stesso PD accanito europeista che va a chiudere la campagna elettorale a Berlino dopo avere votato e difeso ratifiche di trattati di sterminio di massa, come il Fiscal Compact e il Mes, e che è il più accanito sostenitore degli Stati Uniti d'Europa. Lo stesso PD che copia le parlamentarie di Grillo ma riserva i posti chiave per le solite Bindi & Co. Lo stesso Pd di Violante, di D'Alema, del Copasir, quello che mandava i cinesi a votare alle primarie in Campania, quello di "abbiamo una banca", quello di Prodi che ci ha portato nell'Euro, quello della Goldman Sachs che lo sostiene apertamente, quello del golpe morbido di Giorgio Napolitano, quello che attraverso il leader Maximo lavorava da almeno due anni a un governo Monti e che ci ha preso per il culo (e continua a farlo) con la leggenda del Fate Presto e dello spread assassino, torcendo a proprio vantaggio la Costituzione, quello delle commissioni bancarie ripristinate in men che non si dica, dopo che erano state azzerate insieme alle spese per i conti corrente dei pensionati (e si è capito poi perché). Quel PD lì, insomma...

E questi duri e puri del Movimento Cinque Stelle, arrivati in Parlamento al ritmo di "vi apriremo come una scatoletta di tonno", al primo canto delle sirene di gente corresponsabile di tutto questo sfascio, si metterebbero a invocare l'accordo, addirittura la fiducia, come un qualsiasi partitucolo da prima repubblica? Ma lo sanno questi signori che, se votano la fiducia, si rendono corresponsabili di tutto quello che farà dal giorno dopo il Governo di Bersani & soci? Lo sanno che questi sono vecchi squali della politica, controllano i ministeri e conoscono tutti i trucchi possibili per fare tutto l'ostruzionismo di questo mondo, per cui, conoscendo la tattica della melina meglio di chiunque altro, avendola praticata per intere legislature, prometteranno per l'ennesima volta di tagliarsi gli stipendi, di togliere i rimborsi e tutto il resto, ma poi troveranno tutte le scuse per ritardare fino ad arenare ogni progetto di legge del Movimento Cinque Stelle, mentre cercheranno di far passare nuove ignominie ai danni del popolo italiano, e queste ignominie ricadranno sulla testa del Movimento Cinque Stelle? Ma davvero il popolo del "tutti a casa" è diventato improvvisamente così accondiscendente, così stupido o così ingenuo?

Forse. O forse no. Forse i titoloni dei giornali, quelli che parlano di base spaccata basandosi su qualche commento su un blog e su una petizione in rete - e sono gli stessi giornalisti che non sanno distinguere "Twitter" da "Tweet", ripetendo grottescamente "ho letto un twitter di tizio e caio" ad ogni ospitata televisiva - sono solo l'ennesima strumentalizzazione giornalistica orchestrata dalla vecchia politica che cerca di tamponare l'ondata di cittadini all'arrembaggio delle istituzioni.

Forse questa Viola Tesi che all'improvviso spunta fuori dal nulla, con una petizione pro fiducia (pro Pd) in rete, guarda caso su un sito che nulla ha a che fare con il Movimento Cinque Stelle, raccogliendo magicamente decine di migliaia di firme, non è esattamente espressione della base del Movimento. Potrebbe mai esserlo una che fino a un paio di mesi fa almeno militava convintamente nella base del Partito Pirata? Lo stesso partito pirata che deve vedersela con quel Marco Marsili che proprio durante le scorse elezioni, sbugiardato da Anonymous o chi per essi, cospirava contro il Movimento Cinque Stelle cercando di distruggerlo?

Viola Tesi Partito Pirata

Ed ecco, cliccando qui, una delle tante conversazioni che provano la sua partecipazione attiva nella base del Partito Pirata. Può una attivista convinta di un altro movimento, a uno o due mesi dalle elezioni, diventare come per magia espressione della base del Movimento Cinque Stelle ed essere rilanciata, in primis da Repubblica, il giornale della tessera numero uno del PD (De Benedetti), con la sua petizione pro Pd (adesso capite la ragione delle regole sulle candidature di Grillo)? E le 75mila firme raccolte, come per magia, in meno di 48 ore, sono della base del Movimento Cinque Stelle? Cosa dà cotanta sicumera ai signori giornalisti che fanno i titoli? Fanno le pulci a una che non conosce il numero esatto dei senatori della Repubblica, e poi sparano titoli così palesemente scollegati dai fatti (salvo poi venire a fare i sermoni ai blogger in rete se per caso non mettono le virgolette sul titolo di un post)? Già, perché è evidente che se una di un altro partito viene spacciata per una rappresentante della base del Movimento Cinque Stelle solo perché pubblica una lettera su un sito qualunque, con la stessa nonchalance si possono far votare decine di migliaia di militanti di un qualunque altro partito sotto a una petizione qualsiasi e poi spacciare le firme come la prova evidente che la base del Movimento Cinque Stelle (o quella dell'ultimo partito della Nuova Guinea) è compatta contro il suo leader. E si può perfino arrivare a colonizzare un intero blog, con iscrizioni mirate dell'ultima ora.

Tant'è vero che alcuni, tra i firmatari, non si fanno neppure scrupolo di mascherare il fatto non solo di non essere appartenenti alla base del Movimento Cinque Stelle, ma neppure di essere espressione di quegli 8 milioni e mezzo di italiani che hanno condiviso e votato le proposte di Grillo:

Firma petizione pro-fiducia 1

Firma petizione pro fiduca 2

Cari "grillini" (a me questo termine potete passarlo): voi siete arrivati adesso con le valigie di cartone, ma questi conoscono l'arte di mettervelo in quel posto meglio di chiunque altro, avendo una lunga scuola alle spalle. Cercate di non farvi fregare e rimettete, con lucidità, ogni tassello al suo posto.

Voi, per la vostra storia e per la natura radicale delle vostre rivendicazioni, che sono quelle che gli italiani vi hanno chiesto esplicitamente di portare avanti, non potete votare la fiducia a un partito che si è reso corresponsabile dello stato in cui versa questo Paese. Tutt'al più, se proprio Pd e Pd-L ci tengono alla governabilità, possono sempre votare - loro - la fiducia al primo Governo targato Movimento Cinque Stelle.