27 giugno 2011

Satanisti e sacrifici

Riporto un articolo che riguarda il satanismo e gli atroci rituali che vengono eseguiti da questi cerebrolesi appartenenti alle sette sataniche e satanico/massoniche nei confronti dei bambini (e non solo, comunque).

Alla fine dell’articolo, ho messo un commento di tale Lilith che ritengo molto illuminante e, soprattutto, molto vero.

Buona lettura!

 

(tratto da PaoloFranceschetti.blogspot.com)

Sacrifici umani. Testimonianze di sopravvissuti

Nota. Quello che leggerete è probabilmente la cosa più atroce che abbiate letto in vita vostra e che mai leggerete.


Nessun film o romanzo dell'orrore aveva mai neanche immaginato una cosa del genere, perché se un romanzo o un film veicolassero la verità, il romanziere o il regista verrebbero uccisi.


In Italia scompaiono circa 2000 minori l'anno, di cui quasi la metà non verrà mai ritrovata.


La maggior parte scompare senza che nessuno se ne occupi, nel silenzio più totale dei media.


A questa cifra dobbiamo aggiungere quella relativa a bambini Rom, e a extracomunitari senza permessi di soggiorno.


Si calcola in circa 100.000 l'anno i bambini che scompaiono nel nulla nel mondo.


Questo è il racconto della fine che fanno alcuni di loro.
Questo è quello che si potrebbe scoprire, se la denuncia di Paolo Ferraro dovesse proseguire.


Le persone che hanno inoltrato questa denuncia non sono state uccise o internate, unicamente per il nome di altissimo livello dell'avvocato che ha presentato la denuncia.

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22 novembre 1999
Al Procuratore della Repubblica di XXXX
Al Procuratore della Repubblica di XXXX
Al Procuratore della Repubblica di XXXX
Al Procuratore della Repubblica di XXXX


Oggetto. Esposto riguardante fatti ripetuti di violenze fisiche e psichiche nei confronti di bambini, organizzazione di riti satanici, di messe nere, di riesumazioni di cadaveri, di sacrifici umani, di esperimenti di controllo della mente.


Il presente esposto viene presentato dal dottor XXXX


Quanto si espone costituisce sintesi di circostanze emerse nel corso del trattamento medico di tre pazienti seguite per anni a causa e in ragione di alcuni gravi disturbi di carattere psichiatrico.


I fatti emersi nel corso di questi trattamenti hanno consentito la ricostruzione di alcuni episodi di estrema gravità, i quali, se da una parte risultano aver determinato gli stati patologici delle pazienti, dall’altra presentano evidenti aspetti di rilevanza penale.


Le pazienti, oggi intenzionate a denunciare i fatti, hanno, a tal scopo, liberato il proprio medico curante dal segreto professionale, mosse dallo scopo di consentire la individuazione degli eventuali responsabili di illeciti penali e di far conoscere le situazioni e i fatti da esse vissuti, normalmente non divulgati per la delicatezza, la scabrosità, la generica avversione verso gli argomenti trattati, che riguardano violenze sessuali nei confronti di bambini, riti satanici, messe nere, riesumazioni di cadaveri, sacrifici umani, esperimenti di controllo della mente.


Tracce di tali episodi non di rado compaiono nelle cronache nazionali e internazionali, anche se, il più delle volte, le notizie che si apprendono sono superficiali, prevalentemente di provenienza di adepti con esperienze limitate.


Per contro, di norma, rimangono nell’ombra le reali modalità di effettuazione di questi rituali, i quali spesso prevedono la utilizzazione di bambini e minorati psichici e fisici, che vengono sacrificati con atti di estrema cruenza. Rimangono parimenti sconosciuti i condizionamenti fisio-psichici (che vengono praticati regolarmente), le segregazioni e subornazioni di soggetti psicolabili, le efferatezze rituali, le sparizioni di individui (in particolare modo bambini), e, soprattutto, le responsabilità organizzative di tali atti, i quali presentano, nel corso del tempo, connotazioni di vere e proprie associazioni segrete protette da vincoli omertosi fondati sulla violenza e sulla compressione psichica delle volontà.


Nei casi esposti si è in presenza di una pluralità di soggetti, nati, cresciuti, vissuti in queste esperienze e da queste logorati, sotto il profilo fisico e psichico, al limite della umana tollerabilità.


Le denuncianti, uscite con estrema fatica dal tunnel di queste drammatiche esperienze (non solo personali ma familiari), intendono chiedere giustizia e verità sui fatti subiti, che hanno condizionato integralmente la propria vita.


I fatti esposti possono apparire talora inverosimili, naturalmente nei termini della comune conoscenza dei rituali descritti. Le stesse descrizioni delle denuncianti – in particolare quelle che riferiscono violenze subite nella più giovane età – possono presentare lacune e imprecisioni, causate dai naturali vuoti di memoria dell’età, dai propri stati psicologici, dalle inconsce rimozioni, le quali solo attraverso pazienti sedute di psicoterapia vengono colmate con drammatiche rievocazioni, “rivissuti”, ricordi, cui seguono ricerche di riscontri oggettivi.


Nella presenta denuncia vengono, comunque, esposti solo episodi che si ritengono clinicamente attendibili, oggetto di consolidati “rivissuti”, frutto di ricostruzioni eseguite nel corso di numerosi anni di trattamento medico.


I “segni” fisici e psichici lasciati talora sulle vittime, i riscontri eseguiti nella individuazione di persone e di luoghi (in particolare di quelli più recentemente identificati), la analogia con alcuni fatti verificatisi anche all’estero (in particolare in Belgio e negli Stati Uniti), impongono la richiesta di accurati accertamenti della magistratura.


I fatti particolari e personali che si denunciano riguardano l’esistenza di un insieme coordinato di abusi, di riti distruttivi, di metodologie di controllo della mente, persino di tentativi di produzione e di sperimentazione di soggetti controllati a fini operativi, il tutto nel quadro di attività svolte da organizzazioni o persone in vista del raggiungimento di maggiori poteri personali sopraffattori.


Le tre pazienti oggetto del presente esposto attualmente continuano le cure. Gradualmente la loro storia si va delineando con sempre maggior chiarezza e precisione, mentre la loro condizione fisica e psico-ambientale (benché con ovvie oscillazioni durante i periodi di nuovi “rivissuti”) continua a progredire verso una vita pienamente normale.


In America tali soggetti vengono definiti “sopravvissuti”, ancora vivi, cioè, malgrado il condizionamento loro imposto dai soggetti che le hanno soggiogate dai primi anni di vita e descrivono situazioni che, nei casi più “completi” (ovvero più compiutamente ricordati e ricostruiti), iniziano nella prima infanzia con maltrattamenti e talora incesti, proseguono con situazioni di abusi sessuali molto gravi, a cui seguono o si accompagnano riti satanici o di iniziazione, che infine talora sfociano in veri e propri esperimenti di controllo della mente. In questo contesto si ha anche notizia di “impianti” (in parti del corpo) di strumenti miniaturizzati riconducibili ad esperimenti di controllo della mente.


Tutto ciò avviene secondo una logica rigorosa e secondo un filone principale inverso per gravità soggettiva: si riscontrano, cioè, dapprima maltrattamenti e incesti, poi abusi multipli, quindi riti satanici, ed infine il tentativo di utilizzo di persone con l’impiego strumentazioni tecniche e di sperimentazioni mediche e/o chirurgiche fino al vero e proprio addestramento militare per chi viene fatto accedere a questo stadio.


Esaminando casi analoghi riguardanti individui americani, canadesi, inglesi, svedesi, ecc. emergono situazioni sovrapponibili almeno in alcuni punti salienti.


Talora il “sistema” appena descritto – ideato da tale psichiatra Morton Prince – parrebbe abbia raggiunto l’obbiettivo di produrre in alcuni soggetti frammentazione dell’identità individuale, con creazione di vere e proprie “personalità” interscambievoli, per cui spesso non è dato conoscere con chi si stia interloquendo, e cioè se con la personalità “naturale” o con un suo “alias”.


La specifica letteratura elenca numerosissimi di questi casi: esperimenti medico-psicologici di “lavaggio del cervello”, di “programmazione” (secondo il programma Morton Prince, Greenbaum, Estabrook, ecc.), di “impianti”, e, talora, terribili esperienze di incesti, riti satanici cruenti, uso di persone come “cavie” medico-chirurgiche-militari.


Numerosi di questi “survivors” stranieri sono risultati in contatto o utilizzati da organizzazioni chiuse e razziste, del tipo Templari, Illuminati, Ku Klux Klan, logge massoniche ed altri. Anche per le attuali pazienti – come si dirà – esistono indicazioni di contatti con associazioni più o meno occulte.


Ciascun “sopravvissuto” ha comunque subito traumi, torture, condizionamenti, e visto scene che altri non hanno subito o visto.


In tutto questo c’è comunque una sostanziale uniformità, analoga a quella constatata nelle testimonianze dei sopravvissuti al lager nazisti (ad es. Mengele nel lager di Auschwitz): nei lager si cercava di usare le vittime come cavie e probabilmente molte sono state volutamente lasciate in vita per poter controllare in seguito l’esperimento stesso (per l’individuazione di malattie autoimmuni, di altre malattie del sangue, ecc.).


Nei fatti oggi esposti sono presenti analoghi casi di violenze di sperimentazioni fisio-psichiche (caratteristica – come si vedrà – è la distinzione degli adepti in “topi”, ovvero idioti, e “gatti”, ovvero soggiogati).


Nella esposizione che segue, per ragioni di naturale prudenza e in considerazione di una possibile divulgazione della presente denuncia, i nomi delle pazienti, delle persone e dei luoghi segnalati, sono indicati per esteso nelle note in calce al presente testo.


1. Caso L.B.
Le gemelle L.B. e P.B. abitano dell’est del B.


Nacquero a V. nel 1960.


Hanno una sorella maggiore di tre anni, F., anch’essa rimasta coinvolta nei fatti, ma ormai psicopatica e non recuperabile.


I loro genitori (come anche quelli della terza paziente, K.) vissero --- familiari estremamente contrastati, in situazioni limite di patologia --- ambientale, di malattia psichiatrica e alcolismo, di fatti criminosi.


In entrambe le famiglie il padre è deceduto quando le figlie erano ancora ragazzine, ufficialmente per cirrosi epatica, il padre delle gemelle; sui --- carcere, il padre di K..


In entrambe le famiglie, la madre (A.F. e M.R.B.) è attualmente ricoverata --- servizi psichiatrici.


L., dopo essersi sposata si trasferì a C., ove attualmente risiede con il marito, lavora come bidella in una scuola, e ha due figli: un bambino, nato l’11.12. --- , e una bambina, nata il 24.8.1997.


Fu comunque sua sorella P., dopo un anno circa di cura presso altro psichiatra per una patologia tra la depressione e una grave forma ossessiva, ad iniziare per prima l’attuale terapia (l’11 dicembre 1993).


Poi, con passaggi molto differenti per le due gemelle, con alcuni rivissuti analoghi, e con la certezza di aver partecipato anche a fatti differenti, i rivissuti di L. --- e precisi, poterono poco per volta far breccia nelle strutture allora spesso --- di P., mentre le “personalità multiple” di quest’ultima (con cambiamenti --- di pronuncia impressionanti) poterono venire ricondotte a situazioni --- pseudo-copiature di altre persone.


Una svolta importante nella loro terapia si ebbe nell’autunno del ’97, quando L. rivisse le atrocità commesse da un tedesco ex-nazista, H.W. nelle --- B.


Tra gli oggetti del padre (dopo la di lui morte) le sorelle hanno rinvenuto alcune fotografie di questi criminali rimontanti al 1964. In una di queste è rappresentato il citato H.W. (v. All. 1).


Il padre morì nel febbraio del 1989 di cirrosi epatica.


Fin dal giorno in cui L. nacque, lei e la gemella P. subirono violenze di tipo fisico e psicologico da parte della madre (già all’epoca ammalata, sia pur non in maniera palese all’esterno).


All’età di 32 anni, costei rimase nuovamente incinta.


Come risulta dalle rievocazioni delle due gemelle durante separate sedute di terapia, la madre abortì in casa aiutata da una vecchia signora, infermiera non diplomata, attualmente deceduta. Tale dott. G.G. (personaggio ricorrente in numerosi episodi) prescrisse i farmaci necessari per evitare una infezione e pretese “in pagamento” di poter abusare di L. (che all’epoca aveva due anni). Come rievocato in drammatici rivissuti, la bimba fu stuprata e “ricucita” dallo stesso dottore.


Dopo questi fatti, il padre iniziò a violentare le due gemelle (avevano circa 3 anni).


Da allora la madre iniziò a portarle di notte ad assistere a riti strani che si svolgevano al cimitero.


Venivano disseppelliti cadaveri. Ai bambini venivano fatte mangiare parti del corpo del defunto quali fegato, cervello. I bimbi venivano fatti entrare in loculi, poi chiusi con materiale (tipo cartongesso), da cui dovevano liberarsi. Essi venivano anche chiusi dentro le casse con i morti per un certo tempo (10-15 minuti).


Tali atti venivano definiti “prove di resistenza” e apparivano far parte di un progetto anche più vasto.


Questi riti satanici si protrassero per circa un anno con scadenza mensile (dai 3 ai 4 anni di vita delle gemelle).


Vi partecipavano oltre la madre, il parroco vicario del paese, un ex imprenditore tessile di nome F.M. e altre persone.


La signora anziana che aveva praticato l’aborto divenne “di famiglia”.


All’età di 4 anni le due gemelle vennero “concesse” anche a un importante imprenditore tessile della zona.


Gli incontri (anche con filmini) avvenivano in una villa (sita a P.), ove questo signore risiede tutt’oggi. La madre conduceva le gemelle fino a un certo punto della strada, poco frequentata dal traffico; arrivava quindi una grossa macchina con autista in divisa e cappello; le gemelle venivano bendate e portate a soddisfare i piaceri di questo signore.


Il padre continuò a violentare L. fino agli otto anni. Talora, quando era ubriaco, in piena notte, le portava a casa di un altro signore ove si trovavano altre 7 od 8 persone, sempre ubriache. Il padre e la madre gestivano un bar in paese e le persone sopracitate lo frequentavano; alcuni assistevano, altri praticavano violenze. Di questi uomini che assistevano ne sono rimasti in vita due.


Un giorno arrivò a casa un invito del seguente contenuto: “Portate i vostri bambini a trascorrere una settimana di divertimento sul lago di Como”. Arrivava da una associazione di industriali.


Tutta la famiglia si recò (allora e in qualche occasione successiva) in quella villa, oggi individuata.


Questi episodi avvennero nel 1964-1965.


Vi erano persone in divisa militare con stemma americano, nazisti con svastica, uomini politici e industriali che parlavano portoghese e spagnolo.


Va notato che, eseguite ricerche sulla storia della menzionata villa, sono stati rinvenuti riscontri alla utilizzazione “americana” e “ufficiale” della medesima (v. All. 2).


Sulla base dei comuni ricordi, quel primo invito dette luogo a un lungo festino con orge che durò circa una settimana.


Uno dei nazisti era quel certo H.W. di cui le gemelle hanno rinvenuto una foto.


Era presente anche il dott. G.G., all’epoca residente a M.


Vi parteciparono numerosi individui appartenente ad associazioni varie che dettero inizio a un programma di addestramento in cui ai bambini venne iniziato l’insegnamento ad eseguire “ordini”.


Erano presenti numerosissimi bambini (forse un centinaio), provenienti da varie parti d’Italia e dell’Europa dell’est, rumeni, zingari, tedeschi, anche portatori di lievi handicap.


Uno dei “giochi” che venne praticato fu “stana la volpe” o “nascondino”: durante il “gioco” alcuni dei bambini (oggetto di quelle ricerche) vennero anche uccisi con un colpo di pistola alla tempia.


Un altro “gioco” consisteva nell’andare a fare il bagno nelle sottostanti grotte sul lago in cui erano allevati coccodrilli. Alcuni bambini vennero mangiati.


Alla sera, dopo i “festeggiamenti”, i bimbi venivano condotti in un seminterrato con volte fatte a cupola su mattone.


Era un posto tetro che assomigliava ad una chiesa in stile romano, con calici, altari, bandiere e vecchi stemmi.


In questo posto L. ricorda di essere stata drogata e violentata ripetutamente da uomini e donne alcuni incappucciati di nero, altri di beige. Quelli incappucciati di nero avevano una croce rossa molto grande sul davanti del vestito. I bambini non predestinati a morire dovevano assistere ai sacrifici di quelli invece uccisi, i quali furono massacrati a colpi di scure, sventrati, svenati. Vennero estratti i loro organi interni. Il loro sangue, raccolto in coppe, fu bevuto. Vennero mangiati cuore, cervello, fegato (organi che in termini satanici danno forza e vitalità).


Il sopracitato dott. G.G. praticò aborti.


Una sera di uno di questi festini alcuni bambini (5-6) vennero rinchiusi in una camera con letti a baldacchino con drappeggi e tendaggi di colore viola. Erano tra loro L. e le sue sorelle.


L., in un momento di disperazione, diede fuoco alle tende. In breve tutto si infiammò. L’incendio si propagò per gran parte della villa. Intervennero elicotteri. Vi fu una gran confusione. La gente scappò.


L., dopo l’episodio dell’incendio da lei appiccato, ricorda di non essere stata più condotta nella villa.


Poco dopo questi fatti, L. e P. vissero analoghe esperienze a O.B. ove ritrovarono gli stessi personaggi già visti e conosciuti a Como.


Era un vecchio edificio adibito alle cure termali, abbandonato da anni, di proprietà della C. Fino a non molti anni addietro (anni ’80), costituiva noto ritrovo di soggetti dediti a riti satanici. Ora la struttura è pericolante e inagibile.


In questi luoghi avvenne quello che L. definisce genocidio e crimine verso l’umanità.


Arrivarono pullman e camion carichi di bambini soprattutto dalla Romania, in gran parte portatori di gravi handicap.


Vennero praticati riti satanici in cui furono massacrati numerosi bambini (sempre maschi), smembrati e sciolti nelle vasche (un tempo usate per le cure termali) nella soda caustica.


Altri bambini più piccoli vennero fatti mangiare dai pitoni.


Alla fine dei riti, le femmine che assistevano con i genitori dovevano ripulire il tutto. Si lavorava tutta la notte. Gli adulti (anche il padre di L.) tagliavano i corpi facendo uso anche di seghe circolari.


Tutto doveva sparire.


La madre di L. e P. in quel luogo era vestita da suora e si faceva chiamare suor Angelica.


In una occasione arrivarono cassoni carichi di ubriachi e barboni. Anche il padre delle sorelle e un loro zio vennero utilizzati per prelevarli di notte alla stazione di B.


Anch’essi, dopo essere stati sottoposti a sperimentazioni varie, fecero la stessa fine.


Molti dei cadaveri, non potendo essere smaltiti in breve tempo, vennero sepolti nelle vecchie cappelle di famiglia e nei giardini del cimitero di O., ove esiste ancora oggi il santuario della Madonna nera.


In quello stesso periodo, presso l’ospedale pubblico di B. e presso una locale clinica privata di B., vennero compiuti esperimenti sul corpo e sul cervello, con scosse elettriche, iniezioni, intubazioni e operazioni strane soprattutto su adulti.


Gli esperimenti venivano praticati da alcuni medici americani e tedeschi che insegnavano anche ai dottori del posto. Uno di questi era G.G., un altro B., ancora oggi neuropsichiatra infantile al consultorio di B.


Questi “esperti” stranieri vennero fatti venire tramite alcuni industriali di B.


Nella sede della associazione venivano portate a fare dei test attitudinali anche una decina di bambine per volta.


Sedute davanti a un tavolo ovale con grande schermo sul fondo, ognuna aveva un pulsante in mano e un casco in testa con fili elettrici collegati al casco e alle mani.


Iniziava la proiezione con filmati di cartoni oppure spot pubblicitari tipo “Ava come lava”, “tu non sei nero sei solo sporco”, “le stelle di Negroni sono tante … qualità”. La voce che usciva dal casco era tenue e dolce, ma con il velocizzarsi delle immagini essa si faceva sempre più tetra e metallica. I cartoni venivano interrotti con strane immagini, ad es.: una macchina rossa viaggiava a forte velocità; dal casco veniva impartito il comando di fermarla con il pulsante, a chi non lo faceva veniva data una lieve scossa elettrica. Poi sullo schermo appariva un grande occhio e la voce proveniente dal casco iniziava a impartire ordini; con tono freddo e una ripetuta frequenza la voce diceva: “Se fallimento ci sarà solo la morte porre fine al tuo problema potrà. I bambini non devono piangere, sporcano il silenzio. I bambini non devono nascere. Sesso non amore. Bambini kaputt. Il tempio del potere va venerato con il silenzio e la devozione. Assoluta è l’obbedienza che si deve al venerabile. Il venerabile vede tutto con il suo occhio che dall’alto controlla e legge dentro al tuo cervello, lui tutto può, lui tutto sa. Ogni pensiero traditore verrà punito con la morte. Il venerabile siede sopra a Dio e più di lui potere ha. Non pensare, guarda e segui il comando”.


Il progetto programmato dagli americani si chiamava “Gatto–Topo”.


I gatti erano destinati, tramite i vari addestramenti e lavaggi del cervello, a diventare esecutori, i topi erano coloro che dovevano morire.


L., essendo stata catalogata “idiota”, arrivò solo fino a un certo punto del programma, poi fu scartata e non vi ebbe più accesso.


Gli esperimenti a O.B. cessarono in seguito alla occasionale uccisione, durante le orge, di un capo nazista.


Su L. – a quanto dalla stessa rievocato – vennero ripetutamente inflitte scosse elettriche. Gli elettrodi partivano dalla testa ai piedi.


Un altro esperimento fu quello di infilarle aghi e un casco collegato a dei fili e ad una macchina che emetteva forti vibrazioni.


A O.B., per punizione, oltre a varie umiliazioni, venivano strappate le unghie dei piedi e infilati lunghi aghi che davano la scossa.


Successivamente a questi fatti ne seguirono, per qualche tempo, anche altri (sia pur di minore gravità) in occasione di colonie estive per bambini organizzate da B. Anche in questi casi (che ci si riserva di descrivere più compiutamente in prosieguo riguardando fatti verificatisi in altre località) si riscontrano analoghi episodi.


2. Caso P.B.
A differenza di L.B., la sorella gemella P. è rimasta coinvolta più a lungo nelle esperienze citate e con tappe successive.


Unica delle tre pazienti, le ha proseguite oltre i dieci anni alla clinica V. e alla sede della associazione.


Il suo addestramento è dunque continuato anche dopo i venti anni, con test di abilità sempre più rigorosi (e angosciosi), per consentire una sua utilizzazione attiva.


Solo nel periodo più recente essa ha manifestato la sua disponibilità a denunciare i fatti, pian piano riuscendo a rievocare episodi da lei vissuti in stato di dissociazione e condizionamento mentale, e, quindi, in altra personalità.


Determinanti sono stati i suoi ricordi (convergenti con quelli della sorella) nella parte in cui hanno recentemente consentito di ricostruire particolari significativi relativi ai “festini” organizzati nella villa di Como e di riconoscere la villa stessa.


L’edificio si identifica nella villa del B.


Fu in questi luoghi che lei e la sorella vennero condotte in diversi fine settimana negli anni 1964-1965.


Anche se lontani nel tempo, tali fatti risulteranno di estrema importanza perché susseguiti da altri ad essi ricollegati e da questi appare possibile tentare di ricostruire “l’organizzazione” di affiliati in qualche modo di certo tutt’ora operante.


L’edificio in questione viene descritto minutamente come una costruzione molto articolata con un grande parco. E’ raggiungibile solo con le barche. L’imbarco avveniva, allora, a O.


A quei festini parteciparono allora anche altre famiglie e numerosi personaggi che apparivano importanti (politici, militari, appartenenti al mondo dello spettacolo, ecc.), talora anche con compagnie femminili.


Si vestivano in costumi (tipo festa in maschera).


Compivano atti sessuali di gruppo utilizzando i bambini con cattiveria e torture.


Alcuni filmavano questi rapporti.


Nelle grotte sotto la villa venivano allevati alcuni coccodrilli e grossi serpenti, ai quali venivano dati in pasto i bambini morti.


A volte vi era un signore che appariva un santone. Aveva il compito di educare i bambini al coraggio obbligandoli a buttarsi in una vasca in cui vi era un coccodrillo. Era necessaria raggiungere i bordi per salvarsi.


I bambini venivano anche fatti combattere tra di loro e costretti a bere bevande fatte con foglie.


Anche qui venivano organizzati “giochi”. Uno di questi era quello del “coniglio”, scelto tra i bambini. Gli altri bambini ed essi stessi dovevano cercarlo nel grosso parco, ove si trovavano le trappole. Il designato veniva poi ammazzato, scuoiato e servito su un vassoio.


La sorella P. tentò il suicidio in seguito ad una crisi esistenziale (così definita dalla psichiatra) il 28 dicembre 1988.


Otto mesi dopo si suicidò una sua amica di nome I.M., strangolandosi nel letto nell’agosto del 1989.


La sorella maggiore di questa ragazza tentò più volte il suicidio e tentò anche di uccidere il figlio di pochi mesi.


Il 9 febbraio del 1994 si suicidò un’altra amica buttandosi da un ponte.
Entrambe queste ragazze erano state anch’esse vittime a O.B.


3. Caso K.
K. era nata a I. il 29 marzo 1969, terza di sei figli M., F., Mo., D.


Il padre, G., fu una specie di avventuriero, abusante sessuale delle figlie, piccolo truffatore, vincitore in una nota trasmissione televisiva, assassino dell’amante e suicida in carcere pochi giorni dopo l’arresto in flagrante.


La madre fu alcoolista, incendiaria (secondo un figlio tre volte), tranquillamente confessa (a proposito dell’incendio è stata molto precisa e quasi fiera del fatto): successivamente all’ultimo incendio è a carico dei servizi psichiatrici e tra un ricovero e l’altro vive in un altro alloggio.


K. subì le prime violenze in Sardegna.


Assieme al fratello S. fu, nel ’74, portata via dal collegio delle suore di C. Subì quindi varie vicissitudini, non sistematiche, a Torino.


Venne usata in messe nere (che sembrano riconducibili ai rituali della Loggia L.) tre volte nel marzo del 1980.


Il 24 dicembre 1991, K. Iniziò il trattamento di psicoterapia presentandosi con il cognome della famiglia adottiva.


Il motivo principale addotto come necessità di cura era un sintomo fisico: un sanguinamento vaginale considerato ingiustificato dal ginecologo: esso infatti cessò quando poco per volta si rivelò trattarsi di un “rivissuto” abusi sessuale da parte di una suora del collegio in S. (nel 1972 circa).


Fin dalle prime volte in cui veniva da sola (in seguito venne quasi sempre accompagnata dal suo partner di allora che fu di grandissimo aiuto) piuttosto che parlare disegnava e scriveva.


Il suo primo foglio (All. 3) rappresenta: due schizzi di facce, una di bambina senza lineamenti con i capelli a caschetto, l’altra di donna con le sole labbra e pettinata in modo particolare – un grande punto interrogativo, un fiorellino e parole scritte in stampatello grande – “viaggi, uscire, scappare, conoscere, rifugiarsi. Femminilità respinta, noia. Velo, mistero, buio, nascosto, ansia… voglio stare tranquilla”.


Per tutto il corso della cura, si è cercato di permetterle un orario senza limitazioni – affinché i rivissuti potessero essere raccolti contestualmente al loro emergere – consentendole di telefonare ogni volta che ne sentisse il bisogno (nel 1994 le telefonate furono 535).


Già nei disegni e scritti del ’92 comparvero anticipazioni su alcuni fatti che sarebbero stati approfonditi sei anni dopo: ad esempio raffigurazioni di “caschi” e di apparecchiature collegate al cervello.


Solo nel ’98, improvvisamente, durante una riunione di gruppo, l’aiuto reciproco intercorso tra L. e K., tra K. e P. di rivissuti analoghi ma ancora incerti, permise loro di migliorare nei ricordi relativi ai “caschi”, anche se in ordine a episodi avvenuti in tempi e luoghi diversi e con particolari significati ben differenti.


Il terzo e ultimo incendio appiccato dalla madre di K. avvenne il 6 gennaio del 1980, mentre nell’alloggio si trovava anche K.: questo episodio è sicuramente confermato.


K. presenta una vasta e profonda cicatrice – tipo ustione – nella regione glutea sinistra: il “rivissuto dell’incendio si sviluppò estesamente durante parecchie settimane (a partire dal 2 settembre 1992) con disegni molto precisi e con il riattivarsi dei sintomi fisici tipici degli ustionati (dimagrimento rapidissimo, irritazione della bocca, faringe, bronchi, esofago, tosse, ecc.): senza poter però trovare alcun riscontro di ricovero in qualsivoglia ospedale, laddove invece i disegni e le scritte annesse indicavano chiaramente una situazione di ricovero ospedaliero (compreso il particolare di una stanza con vasi di piante grasse sul davanzale).


In questo caso può constatarsi una differenza tra ricordi veri e “ricordi manipolati”: la cicatrice esiste ed è incontrovertibile; l’incendio è senza dubbio esistito – presente nelle concordi testimonianze e nel fatto che l’alloggio risulta ancora annerito anche vent’anni dopo – ; la sindrome da ustioni, da come è stata rivissuta è molto probabile che sia esistita, ma non è documentata.


Comunque i “ricordi veri” smentiscono quella che si è rivelata essere soltanto una specie di illazione pseudo-logica o un conglobamento di fatti diversi: se la “memoria vera” afferma cioè “non essere stata l’incendio la causa della cicatrice”, al di là di quanto parrebbe logico, ciò può rendere più attendibili altri ricordi rievocati attraverso rivissuti conclusivi, soggettivi e oggettivi, coordinanti tempi e situazioni.


Esiste ad esempio un disegno del ’92 (All. 3) in cui sullo stesso foglio si trova la prima delle rappresentazioni del “casco” vicino alla gamba ustionata affiancata ad un punto interrogativo: con un divario di sei anni, i “caschi”, l’addestramento, le basi NATO, gli esperimenti “spaziali” dei primi anni ’70 in Sardegna e probabilmente Francia meridionale si sono precisati nella memoria a partire soltanto dall’estate del ’98 e l’oscillazione dei rivissuti, per ora del tutto incerti con un unico dato: malessere immediato che fa rifuggire dal pensare a qualsiasi cosa riguardante la cicatrice.


In sostanza dall’esame coordinato dei rivissuti e delle ricostruzioni si dovrebbe concludere che detta cicatrice costituisca traccia fisica di un esperimento eseguito sulla paziente.


Nel periodo 1992-1994 la cura proseguì in modo intensivo: vennero alla memoria parecchi episodi molto traumatizzanti riguardanti la famiglia e in particolare una aggressione subita del tipo “arancia meccanica”.


Venne chiarita la crisi coniugale dei genitori, gli eccessi della madre culminati nell’incendio, il ricovero di costei in casa di cura, la crisi del padre con l’assassinio finale dell’amante…, il ricovero dei figli in una Comunità alloggio (“la Tenda”), le proposte di adozione, l’adozione definitiva nella famiglia di una delle assistenti della comunità, M. sposata a G. E infine, nel ’91, il trasferimento a casa di M.B. e l’inizio della terapia.


Dal punto di vista tecnico la cura non sarebbe stata possibile senza la presenza costante e l’abnegazione di M.B. Ad esempio nella vacanze del ’94 una grave crisi suicidiaria (per precipitazione da una scogliera) venne da lui sventata. La gestione delle peggiori crisi (da lui chiamate “teatrini”) fu controllato introducendo la presenza del medico attraverso un telefono a viva-voce. A lui fu possibile affidare l’uso – saltuario ed efficacissimo all’occorrenza – di tranquillizzanti (lorazepam, sufficiente in dosi molto basse); tale farmaco agisce infatti come una relativa anestesia che può aiutare a meglio sopportare le riattivate sofferenze.


Con l’aiuto di M.B. i ricordi poterono dunque essere trasmessi anche indipendentemente dalle sedute e dalle telefonate volontarie di K. (vedi ad es. una delle giaculatorie delle messe nere trascritte durante il rivissuto di K.).


Rilevante è un episodio emerso il 30 settembre 1992, data in cui K. riempì un foglio di scritte (All. 3). In esso era scritto in stampatello: “Prima della comunità o dopo? In via Servais! Durante il fatidico week end passato con mia madre?” – il week end dell’incendio – e scontornato: “Nervoso mal di pancia” “buio” e ancora in piccolo: “buio, buio, buio”. Soprattutto lo riempie completamente di una parola in corsivo con scrittura non sua: “C., C., C…”; in fondo al foglio, sempre in un corsivo e una volta sola, “G.”.


Dopo gravissime e prolungate crisi con spunti anche furiosamente aggressivi, il 29 dicembre 1994, ore 22,40 in una seduta a tempo indeterminato K. descrisse la sua partecipazione alle messe nere.


Da allora molti dei capitoli accennati e incompiuti si chiarirono.


In via C. abitava R.C. un piccolo pregiudicato amico di G.. Dopo l’incendio e il ricovero della madre, K. era stata data in affidamento alla maestra C. (assieme a G.L., il sabato, R. prelevava K. dall’affidataria, la conduceva a casa sua in via C. (dove abitava ed abita tuttora), la violentava in più modi (K. non aveva ancora 11 anni) ed infine la accompagnava – almeno per tre settimane di seguito – in una villa sulla collina ove avvenivano messe nere; per poi restituirla la domenica alla maestra affidataria.


La crisi di violenza e disperazione di K. con le aggressioni mirate contro M. appartenevano al rivissuto di “via C.”, e M. fungeva da transfert di R.


Dopo questo episodio si susseguirono crisi violentissime di malessere e terrore. Scene di terrore insopportabile segnalarono riconoscimenti. Episodi già comparsi di improvviso piombare in una condizione catatonica – cioè di apparente “sonno” ma al contrario seduta dritta e rigida (e con molta sofferenza soggettiva) – divennero molto più frequenti e tipici allorquando ci si stava avvicinando ad un particolare importante (ad es. in una perlustrazione con M. per cercare “la Villa” cadde in questo stato passando vicino ad un edificio in apparenza qualsiasi: sulla base di un controllo eseguito con la guida telefonica ci si accorse che si trattava di un immobile molto noto).


Piccole dosi di “Lorazepam” riuscirono a far svoltare i “teatrini”, talora carichi di violenza e di opposizione, in pianto e in un incremento dei rivissuti.


K. si rivelò decisa a denunciare le messe nere e i “mollicci” partecipanti e a chiedere aiuto a tutti quelli con cui aveva avuto a che fare allora (le assistenti sociali; don M. il fondatore della Comunità alloggio e le sue assistenti; la madre; e soprattutto la madre adottiva).


Il giorno 25 febbraio ’97 in un faticosissimo rivissuto K. ricordò a memoria (come per le altre pseudo-preghiere) il testo completo della peggiore di esse (All. 3).


Negli anni 1998-99, in un periodo di avidità di letture, interessi storici e filosofici, avvenne uno sblocco di rivissuti riguardanti vicende di tutt’altra natura rispetto a quelle precedenti.


Sino ad allora era parsa esser stata solo vittima.


Da questi ultimi “rivissuti” relativi all’epoca in cui era vissuta in Sardegna (nel 1974-1975), risultò esser stata anche addestrata a divenire carnefice con l’inizio di un vero e proprio addestramento militare.


Tali ricordi presentano evidenti coincidenze di contenuto con particolari emersi nei rivissuti delle altre due pazienti L.B. e P.B., in particolare nei fatti che si riconducono alle esperienze di queste vissute nella villa sul lago di Como.


Le più rilevanti coincidenze riguardano l’inquadramento dei bambini nei c.d. “gatti” e “topi”.


I bambini – a cominciare da più o meno quattro anni – venivano divisi in due gruppi: quelli inaffidabili, destinati ad essere usati come “cavie” o comunque sacrificati, i “topi”. Ad esempio L., la ribelle, era un “topo”.


Per i bambini che apparivano idonei – e che venivano definiti i “gatti” – il percorso doveva proseguire fino all’età adulta.


Particolari significativi
Si allegano alcuni manoscritti delle tre pazienti (All. 4).


In relazione alle particolarità delle loro famiglie, l’esponente Dott. XXXX ha potuto riscontrare uniformità nelle effettuate audizioni, estese, per quanto possibile, anche ai familiari indicati.


Si allega ancora documentazione varia relativa a O.B., alla setta degli E. e alla loggia L. (All. 5).


Quanto ai fatti essenziali sui quali viene prospettata l’opportunità di intervento della magistratura, si precisa che, nei limiti consentiti a questa parte, si sono potute constatare analogie e situazioni sovrapponibili tra le esperienze esposte dalle tre pazienti e analoghi casi riguardanti individui stranieri (All. 6).


Esistono in particolare alcuni riferimenti relativi a due soggetti americani (uno dei quali residente in passato a New York ora a Princeville Hawaii) – con cui si è in contatto – i quali sarebbero incorsi a Como in esperienze rapportabili a quelle descritte dalle esponenti (All. 7).


L.B. ha fornito alcune informazioni sulle persone di L.: G.G. è, in tale paese, attualmente medico condotto specialista in chirurgia, cardiologia, pediatria e igiene; D.F.P., ora ottantenne e in precarie condizioni di salute, era alla guida della I.; nella villa gli abitanti del paese sostengono vengano tenute anche oggi sedute sataniche.


Omissis.....


Elenco degli allegati:
1) fotografie di alcuni personaggi (in particolare H.W.);
2) materiale informativo sulla villa di Como;
3) disegni e scritti della paziente K.;
4) manoscritti delle pazienti L. e P.;
5) documentazione varia relativa a O.B., alla setta degli E. e alla loggia L.;
6) documentazione riguardante individui stranieri;
7) riferimenti relativi a un soggetto americano (residente a Princeville) incorso in esperienze rapportabili a quelle di Como.

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E qui finisce l’articolo di Franceschetti. Dai commenti al post, c’è questo che fa luce su un paio di sigle presenti nell’articolo:

se prendiamo per buona l'indicazione su villa del balbianello l'imprenditore potrebbe essere guido monzino.
Membro della famiglia milanese che negli anni trenta fondò i grandi magazzini Standa, il conte Guido Monzino scoprì la sua passione per l'avventura alla metà degli anni cinquanta quando, « in seguito ad una scommessa, egli scoprì la montagna ed il Monte Cervino ».[1]
Fu successivamente autore di « grandi imprese (...) alpinistiche e sociali: 21 spedizioni in tutto il mondo, fra cui la prima ascensione italiana all'Everest [nel 1973], il lascito al FAI della straordinaria Villa Balbianello (...) sul lago di Como,

Ed ecco, infine, il commento di Lilith che vi avevo anticipato nell’intestazione.

Vogliono convincerci che le forze del male sono entità che dominano il mondo e addirittura l' universo....in poche parole che è dio che c'è lo mette nel sedere, per cui non ci resta che accettarlo ( di cui loro sono i figli prediletti!!!). Ebbene NO! non esistono entità maligne ma solo stratificanti leggi della materia che però l' uomo tende a trascendere, perchè munito di potere decisionale e consapevole volontà.....e che anzi, aveva già trasceso prima che quattro figli di puttana psicopatici, ossia il peggio dell' umanità, approfittasse della buona fede e ingenuità dei suoi "simili" e incominciasse a imbrogliarli e a derubarli. Per difendersi da una nostra logica e conseguente reazione ci hanno inculcato i sensi di colpa attraverso le prediche dei loro "compari"( che "amano" tanto i bambini )e ci hanno contagiato con la loro falsità e tutti i loro vizi e deviazioni. Le pecore sono criminali quanto i lupi poichè danno vergognosamente in pasto i loro agnelli a questi ultimi. Non possiamo andare avanti con questa sprovvedutezza, dobbiamo smascherare i loro nefasti insegnamenti e andare all' attacco per ristabilire equilibrio ed evoluzione. Non fidatevi di chiunque sostenga la loro perfezione o imbattibilità, di chiunque predichi la paura o l' esistenza di forze maligne, perchè questo è quello che vogliono farci credere. E chi divulga queste false informazioni ( a parte chi è sotto l' influenza dei loro insegnamenti ), anche se può non sembrare, fa il loro gioco, o meglio, è assoldato per impedirci di prendere consapevolezza e ribellarci. Occorre dire BASTA a questa vergognosa regressione che dura da troppo tempo! BASTA !!!
Lilith

18 giugno 2011

Il Bilderberg 2011

(tratto da ComeDonChisciotte.org)

 

BILDERBERG REPORT 2011
di Daniel Estulin

Premessa
Nel mondo della finanza internazionale, c'è chi dirige gli eventi e chi reagisce agli eventi. Mentre si conoscono meglio i secondi, più numerosi, e apparentemente più potenti, il vero potere rimane ai primi. Al centro del sistema finanziario globale c'è l’oligarchia finanziaria oggi rappresentata dal gruppo Bilderberg.


L’organizzazione del gruppo Bilderberg è dinamica, si adatta ai tempi, assorbe e crea nuove parti mentre espelle quelle che decadono. I suoi membri vanno e vengono ma il sistema non è mai cambiato. È un sistema che si perpetua, una ragnatela virtuale di interessi finanziari, politici, economici e industriali intrecciati con il modello di fondo veneziano ultramontano al suo centro.


Ora, il Bilderberg non è una società segreta. Non è un occhio maligno che tutto vede, nè una cospirazione giudaico-massonica. Non c'è alcuna cospirazione anche se tanta gente con fantasia infantile la ritiene tale. Non c'è nessun gruppo di persone, per quanto potenti possano essere, che si siedono intorno a un tavolo in una stanza scura tenendosi le mani, con gli occhi fissi sulla sfera di cristallo, che pianificano il futuro del mondo.


Il Bilderberg non è un mondo cartesiano di fantasia, nel quale le intenzioni isolate di alcuni individui, piuttosto che le dinamiche di processi sociali, determinano il corso della storia come movimento di idee e tematiche che si sviluppano per le generazioni a venire. È scientificamente significativo che le più svariate teorie cospirazioniste popolari riflettano lo stile peculiarmente patologico della fantasia infantile associata ai culti di The Lord of the Rings, Star Wars e Harry Potter. La caratteristica forma di azione mentale che questi culti esprimono è il potere magico della volontà, che agisce fuori dalla dimensione spazio-temporale.


Invece, è l’incontro di persone che rappresentano una certa ideologia. Il Bilderberg è un mezzo per far incontrare le istituzioni finanziarie che costituiscono i più potenti e predatori interessi finanziari del mondo. E in questo momento, questa combinazione è il peggior nemico dell’umanità.


Non il Governo Unico Mondiale nè il Nuovo Ordine Mondiale come tanti erroneamente credono. Piuttosto, l’ideologia di una S.P.A. MONDIALE. Nel 1968, George Ball, l’allora sottosegretario per gli affari economici di JFK e Johnson, in un meeting di Bilderberg in Canada dichiarò: “Dove è possibile trovare una base legittima per il potere della dirigenza delle corporazioni così da poter prendere decisioni che possono influire profondamente sulla vita economica delle nazioni presso i cui governi esse hanno solo responsabilità limitate?”


L’idea dietro ogni meeting del Bilderberg è quella di creare quella che loro stessi chiamano l’ARISTOCRAZIA DEI PROPOSITI tra l’élite europea e quella nordamericana, sul miglior modo di dirigere il pianeta. In altre parole, la creazione di una rete globale di cartelli giganti, più potente di qualunque nazione sulla faccia della terra, destinata a controllare le esigenze vitali del resto dell’umanità.
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Iraq
Uno dei punti chiave dell’argomento Iraq ha riguardato il futuro della missione statunitense in considerazione del fatto che l’occupazione di 8 anni sta volgendo al termine. Sotto il titolo “Quali diritti abbiamo in Iraq?” i delegati del gruppo Bilderberg hanno discusso della possibilità per il governo statunitense di esercitare una forma di “diritto degli occupanti”. Per ora è un tema con poca visibilità, ma è prevedibile che in un futuro la storia sarà al centro dell’attenzione mediatica. Ciò che preoccupa tutti è il capitolo finale, la fine dell’occupazione. Se gli Stati Uniti lasciano l’Iraq, cosa che la maggior parte dei delegati del Bilderberg vede poco plausibile, a quali condizioni e dietro quali accordi sarà possibile?


Come ricordato da un delegato americano ai colleghi, dal primo ottobre di quest’anno, l’intera responsabilità della presenza statunitense in Iraq dovrebbe essere trasferita dai militari al Dipartimento di Stato. Traduzione: La grande stampa potrebbe raccontarci quache falsa storiella su come vanno le cose. Il governo statunitense non ha alcuna intenzione di lasciare l’Iraq, anche se si dovesse cambiare la gestione.


L’affermazione di un delegato americano può riassumere la posizione degli Stati Uniti sull’Iraq:”Quando pensiamo all’Iraq, pensiamo in grande.” In effetti, per capire la posizione americana nel paese, bisogna ricordare che la missione degli Stati Uniti a Bagdad occupa l’ambasciata più grande a livello mondiale, costata poco meno di un miliardo di dollari e comparabile per dimensioni al Vaticano e visibile dallo spazio.


Un delegato europeo ha domandato seccamente se dopo 8 anni di guerra sia possibile dire che ne è valsa la pena. Al costo impressionante di migliaia di miliardi di dollari, oltre cinque mila vite americane perse e oltre un milione di iracheni innocenti uccisi, più di uno deve ammettere lo spettacolare fallimento della missione. Con il prossimo passaggio di consegne dal Dipartimento della Difesa a quello di Stato, ci si domanda cosa sarà della missione americana in Iraq all’inizio del 2012. “È quello che si domandano tutti”, ha aggiunto un altro membro europeo del Bilderberg.


Un delegato americano ha fatto presente che ora c'è un governo stabile nel paese come risultato di “elezioni democratiche”. Gli è stato ricordato che la ragione iniziale dell’invasione riguardava la necessità di trovare ed eliminare armi di distruzione di massa. “La preoccupazione per la loro libertà è stata aggiunta in un secondo momento”, ha aggiunto un europeo. Si parlava anche di enormi investimenti finanziari in Iraq per rilanciare la debole economia. Tuttavia, molti partecipanti sono stati d’accordo sul fatto che l’investimento è stato del tutto autoreferenziale, centrato sull’ambasciata americana per giustificarne l’esistenza e i costi.


Medio Oriente
Iniziamo dalla conclusione: Con l’elargizione di miliardi per la contro rivoluzione, il futuro delle grandi rivolte arabe del 2011 diventa sempre più cupo. Il gruppo Bilderberg sostiene del tutto la repressione draconiana e la guerra perpetua attraverso tutto il golfo persico e utilizza volentieri il suo leale alleato, l’Arabia Saudita, per far eseguire i suoi ordini. Questa guerra coinvolgerà tutti nel Medio Oriente, tranne Israele. L’Arabia Saudita è un partner strategico, non solo perché è una monarchia repressiva e una dittatura, quindi non deve rispondere a un elettorato, ma anche per la sua strategica riserva petrolifera.


L’instabilità lungo l’intero Medio Oriente fornisce al Bilderberg una scusa per portare il prezzo del crudo a 150-180 dollari al barile. La conseguenza è quella di mettere la Germania e la UE sotto forte pressione politica da un lato, e di esercitare la stessa pressione sulla Cina e le sue aspirazioni economiche e politiche dall’altro.
Non si deve dimenticare che al di là di come gira la ruota, il Bilderberg vince comunque. Nell’estate del 2008 il prezzo del petrolio schizzò a 147 dollari al barile, come avevo previsto a maggio del 2005, dopo la conferenza del Bilderberg a Rottach-Egern, dove si decise di portare i prezzi a quei livelli proprio per l’estate del 2008. Jp Morgan allora consigliava al governo cinese di acquistare tutto il crudo perché il prezzo sarebbe salito a 200 dollari al barile. Ciò che quasi nessuno sa è che circa tre quarti del prezzo del petrolio è pura speculazione, manipolato dal Goldman Sachs Commodity Index. Quindi, Wall Street controlla il prezzo del petrolio senza alcuna considerazione della domanda e dell’offerta. Non c'è dubbio che l’obiettivo è di ampia portata e mira non solo a controllare il prezzo del petrolio ma anche i mercati finanziari mondiali.


A ben vedere, l'Arabia Saudita ha le mani dappertutto nella torta mediorientale. Consideriamo l’Egitto. La casa saudita ha appena dato 4 miliardi di dollari in contanti al leader del Consiglio Supremo Militare, feldmaresciallo Tantawi. Nello Yemen, i sauditi stanno comprando le tribù yemenite con denaro, nel nome della stabilità nella regione. Nel Bahrain stanno sostenendo apertamente la National Human Rights Organization, il cui presidente è stato nominato da Re Hamad bin Isa al-Khalifa nel 2010.
Quindi, la scorsa settimana alla Casa Bianca, il presidente americano Barack Obama ha ricevuto il principe della casa del Bahrain Salman al-Khalifa. Per motivi strategici, il Bahrain, ricco di petrolio è un alleato chiave degli Stati Uniti nella regione del golfo e ospita il quartier generale della Quinta Flotta americana.
Infine, c'è la Fratellanza Musulmana da essere compresa nel contesto della contro-rivoluzione attentamente orchestrata dagli USA/ Arabia Saudita. Dalla Siria all’Egitto, la Fratellanza lavora insieme al Consiglio militare egiziano come compenso per il buon comportamento.


Cina
Il Bilderberg appare parecchio preoccupato per l’ingresso della Cina nella politica africana a livello sovranazionale così come per il suo protagonismo nei più disparati angoli del continente africano. Per anni la Cina ha rastrellato le risorse naturali del continente praticamente senza contendenti. Ora la China State Construction Engineering Corporation (CSCEC) sta costruendo un enorme complesso dell’Unione Africana ad Addis Abeba. Se Bruxelles è la capitale europea, così Addis Abeba è stata incoronata come nuova capitale dell’Africa.


Il Bilderberg ha riconosciuto che le proprie corporazioni non sono state in grado di competere con le compagnie in mano allo stato cinese perché “il prezzo è giusto...cioè gratis”. Inoltre, come il Bilderberg ha prontamente ammesso, la Cina non ha il tratto coloniale che ancora contraddistingue i rapporti tra Europa e Africa, e questo conferisce alla Cina un sicuro vantaggio nell’area.


Un’altra area che preoccupa il Bilderberg è l’abile diplomazia cinese in Africa. Fuori dall’occhio del radar, la Cina riesce a manovrare gli Stati Uniti e i loro alleati occidentali. Per esempio, la visita del ministro degli esteri libico Abdelati Obeidi a Pechino fornisce alla Cina un’enorme opportunità per contrastare l’influenza americana nell’arena internazionale e migliora la sua immagine di amica del mondo musulmano.
Inoltre, la Cina non si è fatta sfuggire l’opportunità di migliorare le relazioni con i nuovi governi in Egitto e Tunisia dopo la caduta dei loro leader durante le recenti rivolte.


Il potere economico della Cina
Secondo le più recenti previsioni del FMI, l’economia cinese sarà la più estesa in termini reali nel 2016 – solo 5 anni a partire da ora. In termini reali significa “parità di potere d'acquisto” (PPA). Questo termine mette in relazione ciò che la gente guadagna e spende in termini reali nelle economie interne. Contro lo sfondo del conflitto mediorientale, Iraq, Afghanistan, Iran e la distruzione dell’economia mondiale, enormi dubbi sono sorti sul dollaro americano e l’enorme mercato del Tesoro, che sono stati foraggiati per decenni da uno status privilegiato come le liabilities del potere egemonico mondiale.


Secondo il Bilderberg, chiunque diventi presidente americano l’anno prossimo sarà sicuramente l’ultimo a dirigere l’economia più grande del mondo.
Con il PPA, l’economia cinese si espanderà da 11.2 migliaia di miliardi di dollari di quest’anno ai 19 del 2016. Intanto le dimensioni dell’economia americana passeranno da 15.2 migliaia di miliardi a 18.8. Significa che l’indice della produttività americano scenderebbe al 17.7%, il peggiore degli ultimi tempi. La Cina raggiungerebbe il 18% e sarebbe comunque in crescita.
Facendo un paragone, appena 10 anni fa, l’economia americana era tre volte quella cinese.


Come già ammesso dal Bilderberg, questa è più di una prospettiva finanziaria. È la fine dell’epoca dell’egemonia economica americana. L’America prese il posto di potenza economica leader che era della Gran Bretagna negli anni ’90 dell’800 e non si è mai fermata. C'è però un aspetto positivo per gli Stati Uniti. Per controbilanciare l’avanzamento economico della Cina, cresce costantemente il numero di paesi asiatici che cercano il sostegno degli USA.


Come ammesso da un membro di Bilderberg, la crescita della Cina e il relativo declino dell’America, il cosiddetto cambiamento di paradigma, o i cambi rivoluzionari in ambito geopolitico, è la storia più importante del nostro tempo.


Irlanda

La discussione sull’Irlanda era motivata da sobrie statistiche che nessuno dei delegati voleva ascoltare. Così come la Grecia, l’Irlanda è un incubo economico, pronto a diventare un altro protettorato economico europeo. Anche se le statistiche ufficiali della disoccupazione arrivano al 15%, i numeri che circolano al Bilderberg sono più vicino al 21%. Senza temere il rischio di essere offuscato dalle cattive notizie che circolano in questi giorni, gli interessi dovuti sono la metà di quanto incassato dal paese con il prelievo fiscale e il debito sta crescendo. Va anche considerato che il debito totale è pari al 100% del PIL.

Il debito delle banche irlandesi non rimborsato, circa 125 miliardi di euro, così come il debito fiscale dello stato irlandese – grazie alla partnership instaurata tra UE e FMI – ha affossato l’economia irlandese e i suoi contribuenti con un peso impossibile da sostenere.

Quello che è inevitabile, e viene ammesso anche dai delegati al Bilderberg, è che l’Irlanda, come la Grecia, avrà bisogno di un secondo bailout dall’UE-FMI. Altri sembrano avere una visione più drastica. “L’Unione Europea è in crisi di sopravvivenza”, ha detto un partecipante europeo al Bilderberg. Quello che sembra preoccupare il Bilderberg è la mancanza di solidità e volontà politica nell’Unione Europea. Come affermato da un’analista finanziario del Bilderberg, “i mercati sono tra l’incudine e il martello. I mercati possono far fronte a cattive notizie e a quelle buone, ma quella che i mercati finanziari non sono in grado di sopportare è l’indecisione. E questo è il punto in cui siamo. Nessuno ha la minima idea su come uscirne.”

Ma, come un altro del Bilderberg ha severamente rammentato ai delegati, “non abbiamo a che fare con una, ma con tre crisi: una crisi del debito, una crisi politico-economica e una crisi politica”. Come ben sa il Bilderberg, è impossibile fronteggiarne tre allo stesso tempo.

Il Bilderberg ha ammesso che le banche irlandesi non hanno possibilità di movimento, avendo tremende difficoltà nel reperire fondi quando, allo stesso tempo, stanno perdendo sangue, anche perché le persone hanno perso fiducia nel sistema. Con il ricordo ancora fresco dell’esperienza della Northern Rock, gli irlandesi sono con i piedi piantati. Per il momento, la stampa mainstream ha tenuto quest’informazione ben nascosta ma, come il Bilderberg ha ammesso, “è solo una questione di tempo prima che la cosa ci precipiti addosso.”

Un irlandese del Bilderberg ha ammesso che le banche irlandesi potrebbero finire i soldi prima ancora del governo irlandese.

Ma quello che preoccupa il Bilderberg è la reazione dei cittadini irlandesi. Come ha sottolineato uno del Bilderberg, “l’Irlanda vorrà prendere a prestito soldi per rimborsare i possessori delle obbligazioni e le banche europee che hanno scommesso sul boom irlandese?”

Per risolvere la crisi in corso, il governo europeo sta proponendo una massiccia presa di potere che fa parte di un progetto a lungo termine per salvare l’Unione. Se il piano sarà approvato, il governo dell’Unione stabilirà le regole per il futuro assumendosi un ruolo poliziesco, e una qualsiasi nazione che infrangerà le regole, o sarà in disaccordo con le misure draconiane implementate dall’UE, si vedrà ritirati i propri diritti di voto. Come ha apertamente ammesso un partecipante europeo al Bilderberg, “quello verso cui ci stiamo incamminando è la forma di un vero governo economico.”

Grecia

La Grecia è morta. Il messaggio venuto fuori dalla riunione del Bilderberg è indubitabile. I guai della Grecia non hanno solo mostrato i difetti strutturali dell’Unione Europea Monetaria, ma hanno anche evidenziato i problemi strutturali dell’economia globale. I funzionari governativi di tutto il mondo hanno cercato di risolvere il problema del debito aggiungendo ancora debito. Sfortunatamente, innalzare il tetto dei debito non può risolvere il problema. Questo è uno schema Ponzi, molto simile ai segreti dei casino di Las Vegas. Per tenere lontana la struttura piramidale dal collasso economico, coloro che vogliono che la speculazione prosegua richiedono uno stillicidio di una quantità di soldi sempre maggiore.

La risposta alla crisi ha solo evidenziato la dinamica che ha creato l’avvio della crisi: il credito facile significa debito. Storicamente, le crisi finanziarie portano a crisi del debito. E la crisi del debito pubblico in genere porta a crisi delle monete e a un futuro fatto di difficoltà economiche.

La crisi del debito pubblico non è ancora scoppiata. Lo scorso anno l’Europa, cercando disperatamente di risolvere la crisi dei paesi deboli dell’Eurozona, ha svalutato l’Euro e inflazionato il debito per cercare di fermare la spirale in discesa. Il problema in questione ha tre aspetti. Prima di tutto, gli stati membri non possono svalutare la propria moneta per rendere più competitive le proprie esportazioni. In secondo luogo, non possono sostenere una politica monetaria espansiva. Per finire, non possono istituire un’appropriata politica fiscale a causa delle restrizioni dell’Unione Europea sulla crescita e sul patto di stabilità. Di conseguenza, mentre gli stati membri europei non possono controllare le loro politiche monetarie, la svalutazione del debito diventa l’unica opzione a disposizione. L’Unione Europea è letteralmente chiusa in un angolo.

Come anche il Bilderberg ammette a porte chiuse, la Grecia non potrà mai restituire quanto dovuto ai mercati. Mai. E non è la sola. L’ex Ministro delle Finanze olandese, Willem Vermeend, ha scritto su De Telegraaf che “la Grecia dovrebbe lasciare l’euro”, dato che non sarà mai in grado di rimborsare i suoi debiti”. E questo l’élite del Bilderberg lo sa e lo comprende a pieno. I dati reali della disoccupazione in Grecia sono attorno al 19%. Secondo il delegato del FMI al Bilderberg, i dati previsti per la disoccupazione greca nel 2012 arriveranno al 25%. Il Bilderberg può solo sperare che queste informazioni non arrivino mai nelle prime pagine delle riviste più diffuse. Alla riunione del 2011 il Bilderberg ha cercato un modo per ristrutturare il debito della Grecia, non a beneficio dei greci, ma dell’élite finanziaria che potrebbe perdere un sacco di soldi nel caso di un fallimento. In seconda analisi, un default destabilizzerebbe i mercati e porterebbe poi a un abbassamento del rating per altri paesi deboli dell’Eurozona, come la Spagna, l’Italia, l’Irlanda e il Portogallo. I funzionari della BCE hanno ripetutamente fatto riferimento al rischio di turbolenza dei mercati per spiegare la loro opposizione alla ristrutturazione del debito greco.

Un’opzione presa in considerazione per salvare la faccia è quella di uno scambio sul debito. I possessori delle obbligazioni greche cambierebbero le proprie con titoli a lunga scadenza, dando alla Grecia ancora qualche anno in più per rimborsare i 340 miliardi di euro di debito. Comunque, per fare in modo che quest’opzione funzioni, gli investitori privati devono convincersi di accollarsi il compito di salvare la Grecia. Se l’opzione degli investitori privati non funzionasse, la Francia è stata incaricata di fornire supporto per questo scambio sul debito, secondo le fonti che erano presenti alla conferenza del Bilderberg.

Allo stesso tempo, l’Unione Europea e il FMI si stanno preparando per annunciare un secondo salvataggio per la Grecia, riconoscendo implicitamente che il primo tentativo da 110 miliardi di euro lanciato nel maggio del 2010 è stato un fallimento totale, anche per il fatto che Atene ha mancato alla grande i suoi obbiettivi di riforma fiscale.

Ma c’è un altro problema che concerne la volontà dello scambio sul debito. Come riuscire a convincere di nuovo gli investitori che sono stati raggirati una prima volta? Alla fine dei giochi, se il Bilderberg la spunterà, i contribuenti dovranno accollarsi la gran parte del bailout concesso per salvare le speculazioni e i debiti del governo. Un secondo salvataggio includerà una supervisione esterna draconiana dell’economia della Grecia, che riguarderà sia la spesa pubblica che quella privata. Ciò preoccupa il Bilderberg, specialmente alla luce delle forti proteste che si sono scatenate in tutto il paese.

Lo scenario di un’uscita della Grecia dall’euro è ora ufficialmente sul tavolo, così come i modi per metterla in pratica. Così come avvenuto in Islanda, i tagli al bilancio greco saranno soggetti al voto di un referendum nazionale, con i sondaggi che riportano un 85 per cento di greci che rifiutano il piano di salvataggio. Il movimento di lavoratori greci è sempre stato solido e la crisi del debito lo ha radicalizzato ancor di più. E quindi la questione per l’élite del Bilderberg è come liberarsi della Grecia, simulando di aiutarla a uscire dalla depressione.

Con la minaccia di ritirare il sostegno per le banche dei paesi, come la Grecia, che vogliono ristrutturare il debito, la BCE sta in pratica incitando a correre agli sportelli per ritirare i propri depositi e sta forzando il paese membro a uscire dall’Unione. In Grecia più dell’ 85% dei cittadini sono contrari alle riforme proposte.

Pakistan

La Cina è la nuova migliore amica del Pakistan. Si tratta di un grosso cambiamento geopolitico. Viene sulla scia dell’approvazione dell’amministrazione Obama di una tattica aggressiva contro il Pakistan, compreso anche l’uso di armi nucleari da parte della NATO per prevenire il loro potenziale uso da parte dei terroristi o di uno stato canaglia. Secondo il London Sunday Express, “le truppe degli Stati Uniti saranno schierate in Pakistan se le installazioni militari della nazione verranno minacciate per la rivendicazione dell’uccisione di Osama Bin Laden. […] Barack Obama avrebbe ordinato alle truppe di paracadutarsi per proteggere i siti delle testate nucleari. Queste includono il quartier generale delle forze aeree di Sargodha, la base per gli aerei da combattimento F-16 riforniti di armi nucleari e almeno 80 missili balistici.” E ora parliamo della Cina. L’avvertimento alla Cina è stato reiterato alla conferenza del Bilderberg da un delegato cinese che ha presenziato per la prima volta, secondo cui l’attacco programmato dal governo degli Stati Uniti sul Pakistan verrà interpretato come un atto di aggressione contro Pechino. I rischi sono adesso così alti come forse non lo sono mai stati per gli Stati Uniti post-Guerra Fredda mentre il Bilderberg cerca di sbrogliarsi dal pantano del Pakistan.

Come affermato da un delegato europeo, “gli Stati Uniti sono la nazione più potente al mondo, ma non sono più potenti del mondo intero”. Tutti sono d’accordo sul grave pericolo posto in essere dal rischio di una guerra generalizzata portato dal confronto tra USA e Pakistan.

Da un punto di vista geopolitico, il governo degli Stati Uniti è preoccupato del ruolo sempre più protagonista che ha la Cina nella regione. La Cina ha costruito un porto per il Pakistan a Gwadar, che è nelle vicinanze dell’ingresso nello Stretto di Hormuz. I delegati degli USA hanno espresso preoccupazioni sul fatto che il porto possa diventare una base navale cinese nel Mar Arabico. Questo riguarda da vicino l’India, la nuova migliore amica degli Stati Uniti nella regione. Siamo di fronte alla formazione della tempesta perfetta. Gli Stati Uniti dotati del nucleare che supportano un’India anch’essa fornita di testate e forte di 1,2 miliardi di persone contro il nemico acerrimo dell’India, il Pakistan nucleare e la sua nuova migliore amica, la Cina con le sue armi nucleari e con 1,4 miliardi di persone.

I tentativi del Bilderberg per creare le condizioni per un confronto tra Cina e India hanno dato alla Russia un’importanza chiave. Mentre sia Russia che Cina stanno lavorando alacremente per portare la pace in Libia, lo scopo di queste iniziative, come riconosciuto anche dallo stesso Bilderberg, è quello di ridurre l’influenza delle potenze occidentali e di assicurare alla Cina la forniture del petrolio libico.

Bisogna ancora vedere come possa essere raggiunto un accordo su questo argomento tra i delegati del Bilderberg, ma le intenzioni degli Stati Uniti si possono desumere con facilità. Per contrastare efficacemente il duopolio cino-pakistano, Washington cercherà di tirarsi fuori dal confronto usando l’India per fare il lavoro al proprio posto. Quando India e Cina avranno capito che sono stati manovrati e usati dagli Stati Uniti per distruggersi a vicenda, sarà troppo tardi per tornare indietro senza perdere la faccia.

Ancora una volta, la chiave per comprendere il confronto tra India e Cina è nella Russia e nel suo ruolo nel futuro Governo Globale delle Multinazionali. Fino a che la Russia non verrà soggiogata, il Bilderberg e i suoi sostenitori non possono sperare realisticamente di esercitare un controllo totale. Eliminando le due superpotenze asiatiche, la Russia rimarrà da sola, circondata da basi missilistiche USA e isolata dall’Europa e dalla NATO, a cui adesso aderiscono anche le ex repubbliche sovietiche, per larga parte antagoniste alla Russia. Inoltre, con l’appoggio del Bilderberg, una degradazione culturale ha portato una larga parte dei giovani russi ad ammirare la presunta “libertà” propugnata dagli Stati Uniti, che ora viene considerata un’ancora di salvezza contro gli eccessi “autoritari” della nazione russa, considerata, grazie all’influenza della stampa dei media occidentali, come una mera continuazione del vecchio sistema sovietico.

Una volta eliminata la Russia, gli Stati Uniti concentreranno le sue forze armate in Sud America. Chavez verrà scalzato dal potere, per poi essere seguito dai suoi alleati, Ecuador e Bolivia.

Comunque, il Pakistan è solo una parte della strategia tentacolare posta in essere in Asia dal governo degli Stati Uniti e dal Bilderberg. Nel 2002 uno degli argomenti chiave discussi alla conferenza del Bilderberg, che si è tenuta a Chantilly, era centrato sul progetto decennale del Bilderberg per eliminare il terrorismo, mettendo in essere iniziative sia diplomatiche che militari. È diventato in un secondo momento noto con il nome di “Operazione Aquila Nobile”.

Infatti, il Bilderberg ha ben chiaro che quello che stiamo affrontando è un processo in evoluzione che porta a un escalation senza fine di conflitti in tutto il pianeta. L’Asia è una delle aree di queste operazioni. Il Medio Oriente e il Magreb fanno parte di un altra.

Economia

Se vivessimo in un mondo reale, i titoli dei giornali che meglio descrivono la situazione finanziaria odierna dovrebbero recitare: “La fine è vicina. Siamo nel mezzo di un collasso finanziario dell’economia.” Il problema dei manager finanziari di alto livello del Bilderberg è quello di posticipare i default più a lungo possibile per poi effettuare i salvataggi, lasciando ai governi (gli elettori) la patata bollente e subentrando nelle obbligazioni dei debitori insolventi. Con la stragrande maggioranza della popolazione che si oppone a tutto questo, il trucco è quello di aggirare le politiche democratiche.

E come è nelle intenzioni del Bilderberg, le politiche economiche devono essere trasferite dalle istituzioni democraticamente elette ai pianificatori finanziari, rendendo così l’economia interamente dipendente da essi, con il debito pubblico che crea un enorme mercato “libero dal rischio” per i prestiti gravati dagli interessi. Tutto questo spiega quello che George Ball, l’allora Sottosegretario per gli Affari Economici con J.F. Kennedy e Johnson, disse nel 1968 nel corso di una riunione del Bilderberg che si tenne in Canada: “Dove possiamo trovare una base legittima su cui si basi il potere dei manager delle multinazionali per poter prendere decisioni che modificano profondamente la vita economica delle nazioni, quando nei governi hanno solo una responsabilità limitata?”

Questo è il modo in cui l’oligarchia finanziaria rimpiazza le democrazie. Il ruolo della Banca Centrale Europea, del FMI, della Banca Mondiale, della Banca dei Regolamenti Internazionali, della Federal Reserve e di altre agenzie finanziarie che tralascio è stato quello di assicurarsi che i banchieri venissero ben pagati.

Il problema con la situazione attuale è che il mondo è guidato dal sistema monetario, non dai sistemi nazionali del credito. Se hai le idee chiare, non vorrai di certo un sistema monetario che governi il mondo. Vorrai che esistano Stati-nazione sovrani che abbiano i loro sistemi creditizi, basati sulla propria moneta. L’aspetto determinante è che la possibilità della creazione del credito produttivo e non inflattivo, cosa chiaramente stabilita dalla Costituzione degli Stati Uniti, è stata esclusa dal Trattato di Maastricht in modo da determinare le politiche finanziarie ed economiche.

Adesso, in Europa, questo non può essere fatto perché i governi sono soggetti al controllo degli interessi bancari privati, conosciuto come sistema bancario indipendente, che blocca costituzionalmente la possibilità di creare credito da parte dei governi. Queste istituzioni hanno il potere di influenzare e di dettare le condizioni ai governi. Pensate cosa rappresenta quell’istituzione chiamata Banca Centrale Europea. Cerca di operare come una banca centrale europea indipendente, senza che ci sia un governo corrispondente. Non ci sono governi. Non ci sono nazioni. È solo un gruppo di nazioni guidate da una banca privata.

La supposta “indipendenza” della Banca Centrale è il meccanismo di controllo che è decisivo per gli interessi finanziari privati, che storicamente si sono insediati in Europa come strumento autoritario contro le politiche economiche delle nazioni sovrane, che sarebbero orientate verso lo stato sociale. Il sistema bancario europeo è il residuo di una società feudale, nella quale gli interessi privati – come evidenziato dagli antichi cartelli veneziani o dalla Lega Lombarda, risalgono ai tempi oscuri del XIV secolo.

Conclusione

Quella che abbiamo oggi non è una crisi di liquidità, ma è una crisi d’insolvenza. Gli Stati Uniti hanno un debito di 14,3 trilioni di dollari. Inoltre, il governo infilerà per il terzo anno consecutivo un deficit di un triliardo di dollari, un qualcosa che nessun paese nella storia mondiale è mai riuscito a fare. C’è già la conferma di una nuova recessione nel mercato immobiliare con i prezzi che affondano ancora di più di quanto successo nella Grande Depressione. E una caduta delle quotazioni delle azioni delle banche, con le compagnie come Bank of America e Citigroup che cedono ogni centesimo dei profitti ottenuti negli ultimi due anni. Ma non si tratta solo di Bank of America e della Citi, si parla di tutte le istituzioni finanziarie degli Stati Uniti. Da Wells Fargo a JP Morgan Chase, il sistema sta implodendo: le banche, il mercato finanziario, il mercato delle obbligazioni, quello immobiliare. E ora possiamo aggiungere anche gli Stati Uniti alla lista dei paesi in bancarotta. Il dollaro USA ha perso il 12% del suo valore in un anno. E la Cina, per la prima volta, è diventata un venditore netto dei buoni del Tesoro statunitensi. Ciò significa che la bolla delle obbligazioni sta per esplodere e, quando questo accadrà, vi consiglio di prendere un posto in prima fila per godersi i fuochi d’artificio. È un’occasione che capita una sola volta nella vita.

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Il Bilderberg non è l’effetto, ma la causa di un futuro Governo Globale delle Multinazionali. Questa organizzazione è cresciuta dal suo avvio, avvenuto in disparte, per diventare un nodo cruciale nelle decisioni delle élite. La meta ultima di questo futuro da incubo è quello di trasformare il pianeta in una prigione a cielo aperto con la realizzazione di un mercato globale, controllato una Multinazionale Globale, regolato finanziariamente dalla Banca Mondiale e popolato da una popolazione rincretinita i cui bisogni di vita saranno ridotti al materialismo e alla sopravvivenza – il lavoro, le compere, il sesso, le dormite – collegata a un computer globale che monitora ogni mossa. E sta diventando sempre più facile perché lo sviluppo della tecnologia delle telecomunicazioni, assieme alle conoscenze approfondite e ai nuovi metodi di ingegneria comportamentale per la manipolazione della condotta individuale, stanno trasformando quelle che erano, in altre epoche storiche, solo intenzioni maligne in una nuova realtà sconvolgente. Ogni singola misura, vista in sé, potrebbe sembrare un’aberrazione, ma tutto l’insieme dei cambiamenti, che fanno parte di un continuum sempre in azione, costituisce un processo che conduce alla totale schiavitù.

E mentre vediamo il mondo che va in malora, ci troviamo a un bivio. La strada che prenderemo determinerà il futuro dell’umanità, se diventeremo parte di uno stato di polizia globalmente connesso o se rimarremo essere umani liberi. Ricordate, non dipende da Dio se torneremo indietro a un nuovo Medioevo, dipende da noi. Uomo avvisato mezzo salvato. Non troveremo mai la giusta risposta se non ci facciamo le domande corrette.

04 giugno 2011

Resistenza al potere

Riporto un commento dal sito Luogocomune.net di un utente di nome “socratiko”. L’articolo nel quale è stato lasciato il commento parla di Bitcoin, una nuova moneta totalmente decentralizzata che è possibile usare via Internet senza bisogno di banche ed altri intermediari. Ma il commento non attiene principalmente a questo: è una riflessione più ampia sul ruolo della resistenza al potere.

Complimenti a socratiko, nickname di Damiano!

 

(commento tratto da Luogocomune.net)

Cari amici, caro Massimo,
è molto che non commento. Ma la questione di Bitcoins tira costantemente in ballo un'altra problematica. Quella della possibilità di opporsi al sistema.
Noto, soprattutto nell'ultimo paio d'anni, come quasi ogni elemento di resistenza e di contropotere venga spesso attaccato come elemento di Black Propaganda e, con simili argomenti, rifiutato.


Non starò a sottolineare che l'assenza di qualunque fiducia produce un atteggiamento perfettamente simmetrico e depotenziante come la fiducia totale. Questo lo capisce qualunque persona di buon senso, che abbia interesse ad uscire dalla teatralità del buoni-contro-cattivi.


Vi propongo invece alcuni risultati del lavoro di Michel Foucault sul potere, sull'instaurazione delle discipline come metodo di controllo dissimmetrico, non centripeto, da parte del potere statale.


Non posso entrare nell'argomentazione storico-filosofica, che è complessa e inevitabilmente assai dotta purtroppo, ma solo nel merito di alcuni punti che rimangono estremamente utili anche nella nostra quotidianità.


Innanzi tutto: il potere produce resistenza. Foucault chiama queste resistenze “controcondotte” (cfr. “Sicurezza, territorio, popolazione”, o “Sorvegliare e Punire”). Cosa si intende con resistenza? Niente di politico, vi assicuro, almeno non inizialmente.
Resistenza è “attrito”. Il consolidamento del potere del Papato ha prodotto l'attrito della Riforma Luterana, lo stabilizzarsi della Riforma ha prodotto il calvinismo. L'arricchimento generale della Chiesa ha prodotto gli ordini mendicanti e l'ascetismo. La rivoluzione industriale ha prodotto il Luddismo, il naturismo, il Romanticismo etc.


Non stiamo parlando di una produzione meccanica, diretta, ma di una reazione pseudo-fisiologica, come quella di uno sfregamento che produce prima arrossamento, poi infiammazione, poi il callo.


Noterete dagli esempi fatti che la controcondotta ha spesso origine dal cuore stesso della pratica-disciplina contestata. In genere è proprio un rovesciamento, un andare al cuore della sua sostanza per scoprirne le contraddizioni interne.


Il ritorno alla lettura letterale del Vangelo contro il potere temporale della chiesa, l'umanesimo contro il meccanicismo. E così via.
Questo è importante per ciò che voglio dirvi: il sospetto che un elemento di resistenza al potere sia in realtà elemento di mantenimento del potere è paranoico. Spesso è vero e molto spesso lo diventa col tempo (la storia ancora insegna qualcosa) sia chiaro, ma per un motivo diverso dal sospetto.


La resistenza al potere, infatti, è un effetto periferico del potere stesso. Nel momento stesso in cui questa resistenza acquista potere, ad essa si contrappongono altre resistenze.
Lo vedete dalla lotta partigiana, che dopo la sconfitta dei tedeschi è diventata politica e strumentale, come dalle critiche a Grillo appena ha cominciato a sfondare il muro di nicchia nerd.


Non vi sto dando dei paranoici, ma vorrei spingervi a guardare dentro ai vostri sospetti.
Il potere storicamente (non filosoficamente!) è poco creativo. La cosiddetta black propaganda è sempre, sempre!, attuata su strutture di vera resistenza al potere infiltrate e deviate. Con la vostra soggezione al potere occulto, sia esso della CIA, dei massoni, dei sionisti, del NWO, state soltanto manifestando la vostra intima sensazione di impotenza.


Invece non siete impotenti, siete solo controllati. E c'è una bella differenza.
Il potere (ricordate che potere si scrive con la P minuscola) trova sempre un modo di utilizzare una struttura, anche quando questa si oppone strenuamente ad esso. Ed è per questo che le resistenze più efficaci sono quelle NON strutturate, dalla marcia del sale di Gandhi all'opensource.


Discettare con cinismo di come Wikileaks sia un operazione della CIA e che Bitcoins lo sia altrettanto vi lascia immobili. Anche il buon Massimo potrebbe in un certo momento essere subornato da una complessa operazione di black propaganda in modo che fornisca informazione deviata a coloro che lo stimano. Ogni precauzione può essere superata da un complotto abbastanza complesso, ogni buon senso può sentirsi dare dell'ingenuo da un cinico.
Ma a che scopo?


O dichiarate fin dall'inizio che al potere non c'è modo di opporsi (e in fondo, cosa dicono coloro che sostengono che il mondo è governato da secoli da una ristretta elite?), oppure dovete ammettere che le cose sono un po' più complesse che in questo schema deresponsabilizzante “genitori onnipotenti-figli ribelli”.


Il potere è costretto a subire costanti ed efficaci resistenze. La forza strutturata subisce la molteplicità creativa e mutevole. Lo stesso sforzo di rastrellare e di inglobare queste resistenze ne produce altre.


Internet ha portato questo processo (storico, sociologico e psicologico) ad un superiore livello di complessità e di rapidità. La diffusione dell'informazione, la possibilità di creare reti orizzontali, la spaventosa capacità di controllo, la pervasività della sorveglianza e della manipolazione hanno reso la dinamica potere-resistenza frenetica e creativa quanto mai era stata nella storia umana.


Per la prima volta nella storia, il potere sta diventando più creativo e la resistenza sta sviluppando una capacità di azione non reattiva.


Ci sarebbe molto, moltissimo ancora da dire. Ma mi limito a questo.
Ho detto che NON siete impotenti, ma siete controllati.
Pensate a questo: una parte del controllo che subite è cognitiva. Risiede nella difficoltà di immaginare le alternative, nella paura all'assumersi responsabilità, ed in molte altre sottili trappole che l'educazione e l'abitudine ci tendono.


Quella di pensare che tutto è controllato e che non c'è capacità di cambiamento è una delle più pericolose: non c'è posizione moralmente più comoda del cinismo. È la versione istruita della rassegnazione.


Siate svegli, allora. Abbiate fiducia nella possibilità di resistenza, senza avere fede in essa!
Siate i cani da guardia contro la tendenza a strutturarsi delle resistenze. Anche quando queste resistenze sono delle teorie di complotto, quando sono controinformazione. Restate vivaci, fluidi, diffusi.


La CIA probabilmente può certamente infiltrare e deviare (o averlo già fatto) Wikileaks e anche Bitcoins.
Ma io personalmente non lo credo. Non per “fede”, ma ho letto le presunte analisi che lo sostengono e mi sembrano fragili come quelle sui rettiliani (ricordate la vecchia discussione epistemologica di un annetto fa?).


Sono pronto a ricredermi, e quando Bitcoins diventerà istituzionale lo farò certamente. Ma per adesso è una notevole novità, che risponde ad una strenua necessità di privacy e di protezione.
Il controllo ha prodotto una controcondotta che libera dal controllo.
Per un po'...


cari saluti a tutti
Damiano