Sono rimasto piuttosto di sasso. La sapete la faccenda, no? Durante la cerimonia in onore di Nelson Mandela allo stadio di Soweto a Johannesburg, un simpatico tizio vestito bene ha impersonato il ruolo di interprete in lingua dei segni dei discorsi delle varie personalità del mondo politico e non solo che si alternavano sul palco. Il problema è che costui non era un vero traduttore ma un cialtrone. Sorgono ovvie alcune domande: come ci è arrivato lì, sul palco, in un’occasione come quella? Dov’era la sicurezza? Tramite i media veniamo a sapere che è solo un pazzo schizofrenico che “vedeva gli angeli”. Mah… Sappiamo bene la marea di balle riversate quotidianamente dai grandi centri dell’informazione e la spiegazione del pazzo l’abbiamo già sentita parecchie volte… Poi magari è effettivamente così, non ne ho idea.
Comunque, già il fatto in sè lascia parecchio perplessi, ma ciò che mi ha più perplesso è l’incredibile irrilevanza data ad esso da parte della controinformazione. Avete visto il filmato? Notate l’ometto sulla destra quali gesti fa con le mani. Ce n’è uno clamoroso, ripetuto più volte tra l’altro. Questo.
Si vede? Un bel paio clamoroso e ripetuto di corna. Quando ci ho fatto caso mi sono detto “Minchia adesso vedi nella controinformazione, specialmente in quella parte interessata al simbolismo satanico e ai rituali oscuri… Ne parleranno tutti come l’ennesima manifestazione della cabala satanista, o come il chiaro segno che Mandela era anch’egli devoto al Cornutazzi, o chissà cos’altro”. E invece, delusione incredibile. Nessuno se l’è filato minimamente. Evidentemente si sono tutti bevuti la versione del pazzo schizofrenico senza battere ciglio. Il che andrebbe benissimo se stessimo parlando di rincoglioniti totali che già di norma assimilano come verità assoluta qualunque cosa passi in tv o sui quotidiani, non importa quanto allucinante. Ma, diamine!, stiamo parlando di persone estremamente attente (a volte anche a sproposito), che vedono spesso e volentieri spiegazioni alternative a praticamente tutto ciò che accade nel mondo, azzeccandoci o sbagliando poco importa: ciò che conta è la perenne sollevazione di obiezioni alle spiegazioni ufficiali. Per di più negli ultimi anni l’interesse verso il simbolismo massonico-satanista è aumentato parecchio e se ne parla in ogni dove, nel mondo dell’informazione alternativa.
E poi si tralascia una roba così straordinariamente evidente?! Cioè deve essere uno che già ha espresso opinioni piuttosto forti verso l’argomento (tipo qui e qui), nella direzione di andare oltre e non rimanere impantanati nel discorso “oddio-ci-sono-simboli-satanisti-ovunque-per-questo-questo-e-quest’altro-motivo-oddio-oddio-oddio” magari solo perchè si crede al primo tizio che passa, a fare emergere la questione? Ma dai! Che delusione… Mi piace leggere articoli nei quali si parla dei diversi momenti in cui il simbolone del Cornutazzi emerge alla vista del pubblico perchè alla fine mi viene sempre in mente una domanda: quindi? Ok, restando al nostro caso tanto per fare un esempio: c’è un tizio che fa le corna e ipotizziamo pure che non sia il classico pirla pazzo ma sia stato mandato lì proprio dai soliti “Illuminati” (cambiamogli nome, però, perchè non se lo “meritano” manco pe niente) con lo scopo di mettere la loro “firma” sulla questione. Ok, quindi?
Allora, prima questione: intanto non abbiamo nemmeno la minima idea di cosa o chi cazzo sia Satana, manco sappiamo se esiste. Credete di saperlo perchè lo avete semplicemente letto in un libro che, tra l’altro, avete interpretato tramite schemi mentali arbitrari e imparati da altri che a loro volta gli hanno acquisiti da altri ancora e così via all’infinito. La realtà è che non ne avete la minima idea. Punto. Secondo: ok, gli indizi portano nella direzione di dire che gli “Illuminati” di ‘stocazzo siano effettivamente satanisti incalliti. Quindi? Va bene, ci sto, sono informazioni utili per avere una minima idea di quanto ‘sti idioti siano rincoglioniti e schiavi dell’egoismo e dei bassi istinti. Ma ora che lo sappiamo? “I simboli che lavorano in maniera inconscia”… ok, ma cosa vuol dire? Abbiamo davvero qualche tipo di esperienza in prima persona per capire veramente di cosa si sta parlando o ci attacchiamo solo alle parole di un filmato o di un tizio o di un libro? Conosciamo oppure crediamo di conoscere? Terzo: qual è il fine? Simboli ovunque… perchè?
Il fatto è che nella stragrande maggioranza dei casi in cui si parla dell’argomento “Illuminati-Satana-simbolismo” ci si ferma sempre alla superficie, alla mente, ci si appiccica ad idee lette o sentite ma mai davvero comprese dentro. C’è tanto rumore, tanto disturbo, tanta distorsione ma, a mio avviso, poca conoscenza profonda, quella vera, non quella prettamente intellettuale. Quando vedete uno dei simboli incriminati, cosa provate? Immediatamente parte un pensiero basato sulle informazioni con le quali siete entrati in contatto dall’esterno e da qui in poi sono tutte puttanate. Non c’è un vero sentire, non siamo abituati a “sentire” ma solo a interpretare e a giudicare, basandoci su idee altrui assimilate e mai comprese davvero.
Io la mia su Satana, il diavolo, il simbolismo, frizzi lazzi e mazzi l’ho già detta e non è propriamente uguale al mare di informazioni che ho letto a riguardo, anzi: c’azzecca poco o niente. Poi, oh: ci sta tutto… Posso darvi solo un consiglio col cuore, dato che ci sono passato in prima persona? Non credete a ciò che leggete o sentite o vedete su argomenti delicati come l’ego, il diavolo, noi, Dio, l’Amore con la “A” maiuscola eccetera. Non attaccatevi ai discorsi. Prendeteli come un modo per stuzzicare il vostro sentire e vedere che sintesi ne esce. La vera conoscenza viene da dentro, non da fuori. La si sente intimamente, nelle viscere. Non parte dalla mente. Nel momento in cui avete un’esperienza davvero interiore, intanto la riconoscete al volo: non ci sono domande, improvvisamente sentite di conoscere con sicurezza qualcosa che prima vi sfuggiva o della quale avevate un’idea arbitraria e superficiale (ad esempio su Satana). Subito dopo diventate consapevoli del mare di cagate del quale eravate assolutamente sicuri fino a un attimo prima e finalmente sentite di riuscire ad andare oltre le immagini mentali che vi eravate fatti prima. La conseguenza è un cambio di atteggiamento: finalmente siete più consapevoli di quanta confusione ci sia in giro, di quanto il mondo sia sottosopra nel descrivere certi argomenti e quindi, nel momento in cui leggerete ancora di Satana et similia per esempio, riuscirete a vedere la questione con occhi diversi, più “allineati” al sentire interiore.
Me ne sono accorto una volta quest’anno a un matrimonio: il prete citava estratti dalla Bibbia e dai Vangeli e poi li interpretava a modo suo. E’ stato stranissimo perchè mi rendevo conto della discrepanza tra la sua interpretazione (canonica, imparata dall’esterno, standard) e la mia, più basata su esperienze interiori passate. Le parole erano sempre quelle, classiche, tipiche, le stesse contro le quali in tanti si scagliano definendole come roba da malati di mente o da creduloni. Eppure c’era tanta verità in quello che diceva. Si sentiva, la sentivo. Allora dov’è il problema? Nelle parole o nel nostro sentire individuale? Per il prete Dio era una cosa, per me un’altra molto diversa. Ma molto diversa. Per cui avrei dovuto pensare una roba tipo “Mamma mia, quante cagate sta dicendo”. E invece no. Cioè, effettivamente se mi fossi messo al suo “livello” canonico di interpretazione, quelle parole non avrebbero avuto il minimo senso. Ma mi sarei dovuto sforzare per farlo. Il sentire “naturale”, senza sforzo, invece, mi ha permesso di capire il significato più profondo delle parole e improvvisamente tutto aveva straordinariamente senso. E non ho dovuto fare nulla: veniva da sè.
Certi concetti sono troppo grandi, misteriosi e profondi per poter pensare di conoscerli solo tramite la mente. Solo dopo avere avuto un’esperienza interiore, un flash improvviso di comprensione, un’intuizione a ciel sereno, si ha un’idea chiara su un certo concetto. Per cui, a meno che non abbiate vissuto una simile esperienza in merito a Satana, tanto per rimanere in tema, cercate di riconoscere tutto ciò che pensate di sapere sull’argomento per quello che è: appreso dall’esterno e filtrato da schemi mentali, giudizi, pregiudizi e influenze di vario tipo. Può essere vero ma anche no, non lo sapete con certezza. Anche se siete convinti di sì… Non è la verità: serve solo per creare uno scontro, un’esplosione, un big bang grazie al quale la consapevolezza può emergere un po’ di più. Ogni “cosa” con la quale entriamo in contatto ogni giorno ha solo ed esclusivamente questo fine. Tutto qua, semplice.
(Oh non c’è niente da fare: anche stavolta che ero partito da un argomento più “terra terra” sono andato ancora a finire sull’etereo…)
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