Quelle fornite da Bankitalia? Nah.
Quelle del Fondo Monetario Internazionale, allora? Nah.
Moody's? Nah.
I dati Istat freschi freschi sull'occupazione, mai così alta dal 2008? Mh, quasi... ma nah.
Il vero dato incoraggiante, per la nostra economia e per il mondo del lavoro, è... rullo di tamburi... quello dei morti sul lavoro! Quest'anno, fino ad ora, sono morti più lavoratori rispetto al 2016. Prima degli ultimissimi casi di Lucca e Bergamo, i caduti sul lavoro erano 591, ben 29 in più dell'anno scorso (aumento secco del 5,2%). Ovvio: ci sono più lavoratori -> ci sono più morti sul lavoro.
A differenza delle "previsioni" e delle "statistiche", che spesso sono solo freddi numeri, questo è un dato certo, tangibile, reale. Rispetto a luglio dell'anno scorso l'occupazione è aumentata dell'1,3%; nei primi sette mesi dell'anno (cioè fino a fine luglio), gli incidenti sul lavoro sono aumentati dell'1,3% rispetto allo stesso periodo del 2016.
Dov'è Renzi? Dov'è Gentiloni? Dov'è quel raviolone ripieno di ignoranza di Poletti? Dove sono i tweet attraverso i quali "il segretario del PD ha espresso soddisfazione™"? E "la volontà di continuare sul cammino delle riforme™", visti i dati che "certificano la crescita™"? Dai, ragazzi! Ma cosa mi fate?! Vedete che non avete l'acume mentale per capire il vero significato dietro ai numeri?
Ma poi, dai... proprio non ci arrivate... Dovete incentivare le morti sul lavoro, porcaccia di quella miseria! Pensateci: in un anno potremmo sfondare il muro del +2% di nuovi occupati. Potremmo diventare "la locomotiva d'Europa™"! So' soldi, so' punti di Pil, è il mercato che gira.
Vedi, ad avere politici che non capiscono un cazzo...
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