16 maggio 2010

Eywa, il Campo di “Avatar”

avatar_picture1
Allora, premetto un paio di cose:
  • per capire bene questo post, dovreste prima guardare “La Matrix Divina” di Gregg Braden o quantomeno, data la lunghezza di 4 ore e passa della conferenza (comunque CALDAMENTE CONSIGLIATA), leggere il mio post (molto) riassuntivo, giusto per avere un’idea generale.
  • per capire ancora meglio questo post, dovreste prima guardare “Avatar”. (trama con finale)
Dato che nel post si mettono in parallelo argomenti trattati nei due suddetti filmati… Fate vobis ;-) Almeno un’idea generale ce la dovete avere!

Devo dire che quando “Avatar” è uscito al cinema non ho sentito l’istinto del branco di andare a vederlo assolutamente, pena l’irrevocabile esclusione dalla società. Infatti non ci sono andato. Ho comunque ascoltato i pareri di alcuni miei amici ed erano quello che mi aspettavo: “sì, bello, eh… Però niente di particolare. Una figata assoluta da vedere, ma poi il film è normale…”
L’ho guardato giovedì scorso a casuccia mia insieme a pochi intimi, con l’attesa del “filmone-da-400 milioni-bello-da-vedere-ma-normale-per-il-resto”. Ed in effetti finchè il nostro eroe non inizia ad ambientarsi in mezzo ai Na’vi, non ho avuto di che esultare. Non che ce l’abbia avuto neanche dopo eh, però quando è entrato in scena il profilo spirituale, devo ammettere che una piccolissima sensazione di gioia l’ho provata.
Ho cercato un po’ su Internet vari commenti sul significato del film, sulle metafore. Il risultato della mia piccola ricerchetta si può riassumere così: il significato/metafora è che gli americani (rappresentati dagli umani, nel film) dovrebbero vergognarsi delle varie guerre, delle invasioni e dello sterminio di altri popoli, con altre culture (rappresentate dai Na’vi), solo per appropriarsi egoisticamente delle risorse necessarie per la propria economia (l’unobtanium). E fin qua, ci siamo.
Ho cercato anche del simbolismo massonico/Illuminati/satanico e, ovviamente, c’è (qui, tanto per fare un esempio). I Na’vi ibridi (avatar, appunto) creati dall’uomo per potersi mescolare nel villaggio indigeno non sarebbero altro che gli Illuminati che si mischiano con noi comuni mortali. Ma anche il simbolismo del pentagono/pentacolo, Pandora, il fatto che sulle copertine e nei poster si veda solo un occhio, ecc.
Ma non voglio dilungarmi su questo aspetto. La parte che mi ha impressionato di più, come ho detto poco fa, è quando entra in scena la cultura “sciamanica” dei Na’vi.
Abbiamo: i guerrafondai umani, gli scienziati pacifisti e, appunto, i Na’vi, custodi di un sapere millenario. I guerrafondai vogliono il minerale unobtanium, fondamentale per l’economia e la produzione, il quale ha la maggior concentrazione proprio nel sottosuolo della “casa” degli alienucci blu, e sono disposti a vendere le proprie madri pur di conquistarlo. Gli scienziati sono il collante, il ponte tra umani e alieni; conoscono la cultura degli “indigeni”, la loro tradizione spirituale e, a differenza dei materialisti e burini militari, credono che qualcosa di etereo, di “soprannaturale” esista davvero.
Arriviamo ai Na’vi, ooh finalmente! Questi esserucci bluastri alti 3 metri sono in stretto contatto con la natura del pianeta Pandora, con la sua flora e la sua fauna, sono in armonia con esso. Ed ecco il bello: sono in contatto con tutto il resto tramite un campo di energia, tramite IL Campo, la Matrix Divina, la Mente di Dio, un campo impalpabile, che permea e crea tutta la realtà. Entrano in sintonia con il Tutto tramite dei filamenti organici, delle “code neurali” (tendrilli) presenti nell’estremità della coda dei capelli, collegandoli con i filamenti organici dei vari animali e delle piante. Questo campo di energia che “non prende le parti di nessuno, protegge l’equilibrio naturale” è chiamato Eywa. Per i Na’vi è un collegamento spirituale, mentre per gli scienziati si tratta di una sorta di “sistema nervoso”, un unico grande organismo nel quale ogni essere vivente è una piccola cellula.
E cosa dice Braden? Che oggi gli scienziati stanno scoprendo la stessa realtà che gli antichi ci stanno descrivendo da millenni, solo in un linguaggio che noi non riusciamo a capire bene. Stiamo, in pratica, traducendo nel linguaggio moderno ciò che già si sa da sempre, ma che è andato (quasi) perduto nel corso dei millenni. E la conclusione è la stessa: tutto ciò che esiste fa parte di questo campo di energia, ne è immerso e addirittura creato, strutturato ma anche influenzabile, modificabile e modificato in ogni singolo istante. Che se ne parli in termini scientifici o spirituali, questo è. Che lo si chiami Campo, Dio (non il concetto di Dio esterno a noi, tipico delle religioni di massa) o Eywa, questo è.
avatar1c1
Naturalmente, poi, è possibile parlare con Eywa: basta collegare i tendrilli all’Albero delle Anime, l’albero sacro dei Na’vi. Verso la fine del film, prima della battaglia finale, vediamo il protagonista Jake, nei panni del suo avatar, parlare a voce con Eywa tramite l’Albero; Braden ci dice, invece, che per parlare consciamente (dato che in realtà è un dialogo continuo, solo che non ce ne accorgiamo) con il Campo, devi riprodurre dentro di te la sensazione come se l’evento, o comunque quel qualcosa per il quale stai pregando, sia già avvenuto, sia già qui. E’ un concetto di preghiera molto diverso da quello che ci è sempre stato insegnato, dato che usa il linguaggio naturale delle sensazioni e non quello artificiale della parola.
Comunque il parallelo c’è e si vede, per chi ha gli occhi “giusti”: anche perchè si può intuire che Jake sia molto ma molto immerso nelle sue sensazioni, quando comunica con Eywa, con il Campo.
Questa parte sciamanico-spirituale di “Avatar” mi ha colpito non poco, dato che rispecchia quasi perfettamente ciò che il buon Gregg ha raccolto, elaborato ed esposto con dovizia di particolari e che ho “scoperto” solo un paio di settimane fa. Poi il resto della storia è in sostanza “Balla coi Na’vi”…
Non so il perchè una tale e vitale informazione sia stata messa in un colossal sponsorizzato in ogni modo, in ogni dove, in ogni chi (?). Evidentemente si va, come sempre, per interpretazioni: io ci ho visto il Campo, la Matrix Divina eccetera; qualcun altro ci vede il culto di Gaia, che vorrebbe il bene umano sacrificato al bene del pianeta. Il che sta emergendo, involontariamente, sempre di più nella realtà, con tutti i movimenti Verdi fondamentalisti che sono nati e stanno nascendo guidati dall’ideale che dobbiamo “salvare il pianeta a qualunque costo”. Interpretazioni. E come tali, non verità assoluta.
A proposito dei Verdi fondamentalisti, ecco un video tratto dallo spettacolo “Jammin’ in New York” del grande George Carlin, nel quale parla del pianeta, di noi e del “Grande Elettrone”… Mmm… “Grande Elettrone”… Chi ha detto “Eywa”? Buona visione!


P.S.: ci sta bene il blu di Avatar con quello del blog, neh?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

http://www.pleias.bravehost.com/InfAlie.html
bellissimo articolo...condivido appieno e provo a rispondere ad un tuo dubbio con questo link ciao grazie
francesco

Mattia ha detto...

grazie per il link, Francesco :-)
effettivamente arriva alla conclusione alla quale sono arrivato io nei miei ragionamenti personali: film come Matrix, Avatar e ancor di più Guerre Stellari hanno così tanto successo perchè toccano corde molto profonde in noi, positive e vere. probabilmente a livello conscio non ce ne rendiamo conto, ma è quella sensazione sottile e non superficiale che ti risuona dentro e ti fa amare il film.