25 luglio 2010

Oltre la mentalità del gregge

(tratto da Osho.com)


Oltre la mentalità del gregge      
           
Il terzo corpo è più grande del secondo, più sottile del secondo, più elevato del secondo.

Gli animali hanno il secondo corpo ma non il terzo. Gli animali sono pieni di vita; guarda un leone quando si muove – che grazia, che bellezza e che grandiosità. L’uomo lo ha sempre invidiato. Guarda un cervo che corre – l’assenza di peso, la grande energia: è un grande fenomeno energetico! L’uomo lo ha sempre invidiato. Tuttavia l’energia dell’uomo va più in alto.

Il terzo corpo è manumaya kosha, il corpo mentale. È più grande, più spazioso del secondo. Se non sviluppi questo corpo, rimarrai solo un uomo in potenza, non sarai veramente un uomo. È la mente che ti rende umano; ma tu non la possiedi ancora. Ciò che hai al suo posto è un meccanismo condizionato. Vivi imitando, ma questa non è mente.

Quando inizi a vivere in modo autonomo, spontaneo, quando inizi a rispondere autonomamente ai problemi della vita, quando diventi responsabile, stai sviluppando il manumaya kosha: il corpo-mente si sta sviluppando.

Diventa sempre più vivo, autentico, sensibile. Persino se c’è il rischio di perdere la strada, fallo, perché crescere non è possibile se hai troppa paura di commettere errori. Gli errori sono un fatto positivo, bisogna farli. Non commettere mai lo stesso errore, ma non avere paura di farne. Le persone che temono troppo il commettere errori, non possono crescere. Rimangono fermi nello stesso posto, temendo di muoversi. Non sono vivi.


La mente si sviluppa quando affronti le situazioni autonomamente, quando usi la tua energia per risolverle. Non chiedere perennemente consiglio. Prendi in mano le redini della tua vita – ecco cosa intendo quando dico di fare le tue cose. Sarà pericoloso; seguire gli altri è molto più sicuro. È molto più comodo seguire la società, la routine, la tradizione, i testi sacri. È facile perché lo fanno tutti; devi solo far parte del gregge, devi andare con la folla, dovunque vada. La responsabilità non è tua.

Ma in questo caso il tuo corpo mentale, il manumaya kosha, soffrirà moltissimo, e non potrà svilupparsi. Non avrai una mente autonoma, e perderai qualcosa di molto bello, qualcosa che funziona come ponte verso una crescita più elevata.

Quindi ricordati che, qualunque cosa ti dico, tu puoi prenderla in due modi. Puoi semplicemente accettarla in base alla mia autorità – questo è ciò che dice Osho, quindi dev’essere vero. Allora soffrirai e non potrai crescere. Ascolta tutto ciò che dico, cerca di comprenderlo, applicalo alla tua vita, vedi come funziona, e poi arriva alle tue conclusioni. Possono essere uguali alle mie oppure no. Non possono mai essere identiche, perché tu hai una personalità diversa, un essere che è unico. Tutto ciò che dico, appartiene a me. Deve per forza avere radici profonde dentro di me. Tu potresti arrivare a conclusioni simili, ma non possono mai essere identiche. Le mie conclusioni non dovrebbero diventare le tue.

Dovresti cercare di comprendermi, di imparare, ma non di accumulare conoscenze e conclusioni prendendole da me. Allora il tuo corpo-mente potrà crescere.

Quando vai oltre il corpo-mente, diventi consapevole per la prima volta che non sei la mente, che sei il testimone. Al di sotto della mente, rimani identificato con essa. Quando arrivi a comprendere che pensieri, immagini mentali e idee sono solo oggetti, nuvole che passano nel cielo della tua consapevolezza, diventi separato da essi, e questo accade in modo immediato.

Vai oltre il corpo: non sei più confinato al corpo, sai che non sei il corpo, materiale o sottile che sia, sai di essere infinito, senza limiti. Mahavideha vuol dire uno che è arrivato a sentire di non avere confini. Tutti i confini sono prigioni, restrizioni. Lui può spezzare questi legami, abbandonarli, e diventare una cosa sola con il cielo infinito.

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