26 maggio 2012

La strategia della tensione

Più volte sento dire, riferito a Monti e ai suoi complici, che “a furia di tirare la corda, e tira, e tira, e tira, prima o poi si rompe. Devono stare attenti, non possono continuare così”. Che ingenui.

Sì, perchè si sottintende che Monti e soci non vogliano arrivare a romperla, la corda, ma solamente a tirarla molto, proprio fino al limite e poi, responsabilmente, fermarsi. No no: loro, la corda, vogliono proprio romperla.

Purtroppo, la politica come è oggi non è altro che marketing. Puro e semplice marketing psicologico subdolo. Lor signori sanno benissimo su quali punti premere per generare nella gente “comune” la reazione ovvia voluta. Badate bene, ho usato il termine “ovvia” e non, ad esempio, “spontanea”. La differenza è sottile: una reazione “spontanea” implica un qualcosa che noi compiamo intuitivamente, si riferisce a un qualcosa che abbiamo dentro la nostra parte più profonda e più intimamente naturale e immodificabile, costante, che non ci è stata insegnata o introiettata ma che abbiamo sempre avuto e sempre avremo; una reazione “ovvia”, invece, fa riferimento alla normalità, che è una condizione artificiale, superficiale, volatile. Mentre la spontaneità è una caratteristica dell’anima, l’ovvietà si ferma alla mente.

Dicevo, che le persone dietro le quinte, di cui Monti ne è l’estensione istituzionale, sanno benissimo quali bottoni premere: sono quegli argomenti che stanno più vicini alla gente “comune” e che, se stimolati in un certo modo, provocano tendenzialmente due grandi reazioni:

1) incredulità e sdegno preponderante: il primo esempio che mi viene in mente è la decisione di fare pagare l’IMU agli anziani degenti in casa di riposo. E’ palesemente una scelta allucinante e assolutamente contraria al buon senso. Direi anzi che è troppo palesemente allucinante per non destare sospetti. Ma è solo il primo esempio che mi è venuto… Si potrebbe vedere in quest’ottica l’intera linea di governo, che lascia intonsi i ricchi per continuare a tartassare gli onesti. In generale, ci sono decisioni prese (e che continueranno a prendere) che lasciano in un primo momento sbigottiti, increduli e subito dopo, appurata la realtà della cosa, generano un forte sdegno e un’ottima dose di rabbia.

2) paura intima per la propria condizione: i prezzi aumentano, il lavoro cala… e io? Come farò a sopravvivere? Le tensioni internazionali? E quelle intra-nazionali?

Virtualmente tutto l’operato di questo governo rientra nello schema. Ora, le ipotesi sono due: o nemmeno questi cosiddetti “tecnici” sanno fare il loro lavoro, che istituzionalmente ha come fine il bene del Paese e delle sue genti, oppure volontariamente hanno preso questa strada per volere egoistico di qualcuno più in alto (o più dietro).

La prima ipotesi è bella che smontabile istantaneamente, dato che la manifesta incapacità si poteva supporre, con una certa dose di ragione, per la banda Berlusconi-Carfagna-Gasparri e le altre amenità dalla forma umana che sedevano assieme a loro; per quelli lì c’erano gli estremi per l’infermità mentale, ma qui, signore e signori, parliamo di insigni professori, con fior fior di curriculum, venuti alla ribalta con l’etichetta evidentemente meritata di “tecnici”. Oh, è gente che ne sa, acciderbolina!

Quindi, va da sè, l’ipotesi più efficace è la seconda: qualcuno più in alto dà ordini e loro “yes, sir!”

Il perchè di questo genere di stimolazione emozionale? Presto detto. Come dicevo più su, al premere di un bottone otteniamo una reazione ovvia, ovvero normale: non necessariamente è così, ma nella maggior parte dei casi sì (altrimenti non sarebbe “ovvia” o “normale” per definizione). La reazione ovvia è l’accumulazione di un misto tra rabbia, odio, frustrazione, paura, precarietà e perdita di speranza. In cosa sfocia tutto ciò? Ma in violenza, diamine! Questo è il risultato più ovvio. E giustamente, visto che è frutto di reazioni ovvie. E’ un crescendo di istinti animali e tribali solleticati da pizzichi mentali.

E questo è ciò che vogliono: violenza, scontri e caos. E paura, che non fa mai male…

Per me è palese e ogni giorno, ad ogni dichiarazione emessa, ad ogni decisione presa, mi è sempre più palese. E se è evidente per me, che non sono niente di che, può esserlo per tutti.

Tutti i casi “collaterali” di violenza, paura eccetera, che magari poco hanno a che fare con subdole strategie psicologiche del gruppo dirigente, ma sono piuttosto estemporanee e impreviste perchè attuate dalla gente “comune”, ben vengano. “Odio, precarietà e frustrazione gratuita? Ma saremmo degli sciocchi a non approfittarne!” Come dar loro torto?

Quella che si combatte ogni giorno è idealmente (ma non troppo) la classica lotta tra il Bene e il Male, e quale arma ha il Male per corrompere le persone? L’odio. Bisogna avere un nemico, che sia il governo o il vicino di casa; bisogna mettere le bombe, gambizzare, sparare, picchiare; bisogna risolvere il problema con le cattive, visto che con le buone non ce la si fa.

Ebbene, sapete una cosa? Io non ho nemici. Monti non è mio nemico; Equitalia non è mia nemica; gli evasori non sono miei nemici; nemmeno gli erroneamente chiamati Illuminati sono miei nemici, e neppure chi ha fatto esplodere le bombole di gas a Brindisi. Non ci sono nemici, anche se la propaganda della violenza vuole farcelo credere. La violenza non è, non è, non è mai la risposta migliore. E’ la più veloce e, per come siamo cresciuti, la più ovvia, ma caos genera caos e alla fine, dopo parecchio tempo, arriverà un nuovo tipo di governo come sempre paracadutato dall’alto. Nell’attesa, è polizia e sorveglianza ancora più invasiva.

Qualche tempo fa avevo letto, nel mio girovagare internettiano, un articolo sul blog ScienzaMarcia in cui Corrado, l’autore, si interrogava se il piano dell’èlite, messo in atto grazie a diverse armi (tra cui quelle evidenziate nello specifico da Corrado, le scie chimiche), sia quello di disconnetterci dal nostro spirito per bloccarci nel binomio corpo/mente. Ottima ipotesi, ma il fatto è che noi siamo lo spirito: se esistiamo è solo perchè siamo anima. Siamo, alla fine della fiera, proprio parte di quell’energia essenziale che compone il Tutto, quell’energia che sottende ogni cosa ed ogni essere esistente e che rende possibile l’intero universo. Si può sbattere la porta in faccia all’Esistenza, a noi stessi? Certamente la si può socchiudere, arrivando caparbiamente proprio ad un millimetro dalla chiusura totale, ma la disconnessione essenziale è impossibile. E finchè ci sarà quel millimetro di spazio (cioè per sempre), non c’è nulla da temere.

Quello che i cosiddetti Illuminati (termine a sproposito), o èlite o chiamateli come volete, sanno è proprio questo: non si può sconnettere l’esperienza dall’essenza, per il semplice fatto che la prima è una delle infinite possibilità offerte dalla seconda, rese da essa possibili. Ben consci di ciò, le loro energie sono focalizzate interamente per tenere all’oscuro il resto della popolazione da questa (per loro) devastante realtà, oppure per scoraggiarne l’esperienza, oppure per invitare subdolamente la gente a denigrarla e deriderla. Ed è entro questo vasto insieme che rientra la strategia della tensione attuata nella pratica da Monti e i suoi complici e ordinata dai mandanti mondiali. Il risultato è quasi un paradosso: abbiamo persone che esistono (quindi a livello essenziale sono spirito, anima o quel che volete) ma non sanno di esserlo e rimangono invischiati nella convinzione di essere soltanto corpo e mente.

Il vantaggio tratto da questa convinzione è evidente: la mente, per sua natura, è un organismo dal funzionamento simile a quello di un computer, che può essere programmato, “manipolato”, modificato virtualmente a piacimento. Lo sperimentiamo nella quotidianità, non penso di stare dicendo chissà quale verità imperscrutabile. E proprio per questa sua natura, può essere sfruttata a vantaggio di chi è abile abbastanza da saperci lavorare sopra silenziosamente, introiettando idee su idee, convinzioni, punti di vista, perfino alcune preferenze che poi vengono percepite come personali. Anche qui, l’evidenza è palese: chi controlla la comunicazione, e i mezzi di comunicazione, ha un bel vantaggio nel compito della manipolazione mentale, perchè di questo si tratta.

Ma questo è solo l’uso “cattivo” di uno strumento naturalmente neutro come la mente. Così come si può programmare con dogmi, falsità, pregiudizi è anche possibile rielaborare il crogiolo e renderlo più “buono”, più amorevole, più pacifico e silenzioso tramite uno sforzo consapevole fatto di presa di coscienza e volontà di miglioramento.

Beh, la realtà dei fatti è che dobbiamo tornare ad aggiungere un fattore all’equazione: corpo + mente + spirito = “Io”. I cialtroni elitari sanno benissimo di non avere possibilità di fronte a un popolo consapevole dell’equazione nella sua interezza, perchè non hanno, non possono, e non potranno mai avere il minimo controllo sull’ultimo fattore, il più importante, quello costante per definizione, eterno, grazie al quale gli altri due sono possono manifestarsi.

E lo spirito, quando guarda negli occhi un altro spirito, si riconosce e non genera la benchè minima violenza, la benchè minima rabbia, la benchè minima discriminazione, la benchè minima sofferenza.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Vorrei dirti grazie per la tua intelligenza. Come vorrei che tutti comprendessero quello che tu hai compreso! Il piano e' antico di secoli perche' era ben previsto e scritto. Loro sanno benissimo che durera' poco. Il finale lo sapiamo. Non lasciamoci prendere dal panico. Questo progetto ha il tempo contato. Mi e' piaciuto molto il tuo discorso sull'odio. NON ODIAMO NESSUNO. QUETA E' UNA VITTORIA PER NOI E UNA DISFATTA PER LORO.

Mattia ha detto...

Ciao! Sono felice che il discorso ti sia piaciuto. Wow, mi ringrazi per la "mia" (presunta) intelligenza? Questa mi è nuova... Comunque, grazie a te ;-)