02 febbraio 2016

E' la magia del progresso, altro che family day



Oggi essere gay è una moda. Fa tendenza, se non sei gay non sei nessuno. Gay è il nuovo etero. E' per questo che il family day è stato totalmente inutile.

Un passo alla volta. Sulla questione del matrimonio agli omosessuali mi ero già espresso più di un anno fa, evidenziando come fosse e sia, a mio parere, lecito conceder loro il matrimonio civile (essendo la società civile un'organizzazione di semplici regole e atti legislativi e giudiziari, senza alcun significato simbolico di fondo) ma non quello religioso in quanto, essendo la religione (intesa nel senso più alto del termine, non l'interpretazione stupida che ci viene spacciata per spiritualità) un insieme sensato di osservazioni sulla natura dell'uomo e dell'universo in generale, il significato simbolico del matrimonio (ovvero l'unione degli opposti), basato sul fatto che la realtà intera si regge sull'incontro/scontro/contatto/unione di due polarità contrapposte, verrebbe distrutto.

E la faccenda del matrimonio è bella che archiviata. Da qualche tempo, però, si parla anche della cosiddetta "stepchild adoption", che detta in inglese fa più figo, ma molto spesso sia i politici sia l'informazione si dimenticano di evidenziarne un aspetto quantomeno antipatico. L'adozione del figlio del partner, infatti, non è riferita solamente al pargoletto frutto di una precedente relazione etero, ma anche (e forse soprattutto) a un futuro bambino. Ovvero: io, maschio, sposo il mio partner, maschio pure lui. Vogliamo avere un bambino. Siccome la natura non ce lo permette (ma d'altronde, si sa: la natura è omofoba), allora facciamo così: prendiamo un ovulo, lo fecondiamo con il mio seme o con quello del mio partner (o con tutti e due, se no il mio partner s'offende...) e lo impiantiamo nell'utero di una donna, la quale porta avanti la gravidanza e dopo 9 mesi il bambino è nostro e lei, il famoso "utero in affitto", non ha alcun diritto su di lui. Il suo ruolo è semplicemente quello di incubatrice. Quando sentite parlare di "mercato dell'utero in affitto", dato che quasi nessuno nel mainstream sembra voler spiegare il concetto (e già qui dovrebbe suonarvi un campanello d'allarme), è a questo che ci si riferisce. Il che, in tempi nei quali ci si riempie la bocca con frasi del tipo "la donna viene sempre maltrattata", "l'immagine della donna viene sempre distrutta" eccetera, appare almeno controverso. Vero: ci sono coppie etero che già ricorrono a questa pratica in caso la donna non sia, per un motivo o per un altro, fertile. Ma è anche vero che, se nelle coppie etero, questa è soltanto una possibilità per avere un figlio loro e, tendenzialmente, nemmeno la prima in ordine di considerazione, per le coppie omosessuali sarebbe all'incirca l'unica.

Il problema, però, non è la stepchild adoption. Non sono i matrimoni gay. Non è la "famiglia tradizionale". E' un fatto di razionalità al servizio dell'irrazionalità. Ci sono dei momenti storici in cui l'idea di un relativamente piccolo gruppo di persone comincia ad attecchire, perchè basata su un'argomentazione razionale: le donne devono avere gli stessi diritti e le stesse opportunità degli uomini; le coppie omosessuali devono avere gli stessi diritti di quelle eterosessuali. Queste idee di cambiamento di alcune regole prendono sempre più piede, generando ovviamente una reazione uguale e contraria. Fino a qui la lotta è ad armi pari: c'è un fronte che vuole cambiare delle cose e un altro che pensa sia meglio restare così come si è.

A un certo punto, ed è qui che si compie la magia irrazionale, quelle che sono delle proposte per un semplice cambiamento passano sotto l'etichetta di "progresso". Qual è la differenza, chiederete voi. "Cambiamento" è un termine abbastanza neutro: c'è una connotazione solo lievimente positiva, perchè, diamine!, il cambiamento ogni tanto ci vuole, fa bene altrimenti l'ambiente diventa stantio, ma tutto sommato la percezione di "cambiamento" è relativamente neutra. Non è necessariamente vero, infatti, che un cambiamento sia sempre positivo: se proponessi di sopprimere tutti i bambini che piangono al cinema... non credo otterrei chissà quante adesioni, perchè sarebbe un cambiamento percepito negativamente.

"Progresso", invece... Lo sentite immediatamente anche voi: il progresso. Aaah, che bello, sentite come cambia l'aria: il progresso. Il progresso è fortemente positivo: bisogna progredire, bisogna andare avanti, bisogna avanzare... "Una società avanzata". Come suona bene. Sentite quanto stimola il vostro ego? Non volete anche voi... progredire? Evolvere? E' una figata, è la natura delle cose, evolvere. Chi si sognerebbe mai di porsi contro il progresso? Chi vorrebbe rimanere nel Medioevo? Io voglio essere "avanzato", così posso dire agli altri che loro sono "indietro", che sono "retrogradi" bleah! che schifo!

Questa è la magia. Oggi, per esempio, una società progredita è una società che concede agli omosessuali gli stessi identici diritti degli eterosessuali. Si gioca sempre con la percezione. Non appena una qualche cosa, qualsiasi cosa, viene etichettata come "progresso", per cui nella gente di ogni singolo individuo si scatena l'associazione "progresso = buooooono!", quella cosa ha il 100% di possibilità di avere successo. Ciò che prima era uno scontro ad armi pari tra un semplice "cambiamento" e un altrettanto semplice "mantenimento", ora è uno scontro impari che più impari non si può tra il "progresso" e l'"immobilismo" o il "Medioevo".

Tornando al nostro caso, al family day potevano andarci anche miliardi di persone, ma non avrebbe fatto differenza: quelle miliardi di persone sono retrograde, vecchie, ancorate a schemi ormai decrepiti, non vogliono evolvere. Che appeal ha, gente così? Zero, anzi: più sono numerosi i "retrogradi", più significa che è necessario svolgere un lavoro importante affinchè questi intralci umani al progresso capiscano di essere nel torto.

Aggiungiamoci che le motivazioni a difesa del matrimonio eterosessuale e contro l'adozione ai gay fanno a dir poco cagare e il gioco è ancor più fatto. Intanto, la "famiglia tradizionale". Che cazzo vuol dire? Perchè "tradizionale"? E' la famiglia "naturale", al limite. Possono due uomini avere figli? No. E due donne? No. E perchè no? Per tradizione? Perchè dei tizi si sono svegliati un giorno e mentre erano al circolo a giocare a briscola hanno deciso così? O per natura, perchè così stanno naturalmente le cose? Ovviamente, manco a dirlo, la vaccata nasce dall'assurda interpretazione del concetto di Dio e di tutto quello che ne segue. Poi fate che, sempre per lo stesso motivo, non appena si connota minimamente un concetto con sfumature religiose, l'accusa di essere retrogrado è sottintesa... Già solo sostituendo "tradizionale" con "naturale" sarebbe diverso perchè si penserebbe di più al fatto che, se sono necessari per natura un uomo e una donna per generare un figlio e quindi, implicitamente, per crescerlo, un motivo ci sarà. O no?

E aggiungo che, nel marasma dello scontro a suon di parole, battute, immagini, fotomontaggi, reportage, sfottò e chi più ne ha più ne metta (avrete facilmente notato come, in ogni occasione si parli dell'argomento, si tende a denigrare i "tradizionalisti"), manca una considerazione: ma le coppie omosessuali si amano di più di quelle etero? Perchè, da come viene presentata la situazione, sembra che le coppie eterosessuali durino lo spazio di un respiro affannato, mentre due gay o due lesbiche, una volta che stanno insieme, arrivano insieme alla tomba. Forse si tende a dimenticare che, omo o etero, stiamo comunque parlando di persone cresciute in questa società, con tutti gli immensi danni che essa provoca all'equilibrio psichico di un essere umano (sembra, infatti, che le coppie etero e quelle omo durino uguale).

Tutto l'enorme discorso che ho fatto su questo blog per anni, sull'ego, il sè, Dio, la Verità, il diavolo, il silenzio eccetera eccetera eccetera eccetera che sicuramente vi avrà anche provocato moti di nausea incontrollabile, qui entra prepotentemente e la considerazione è molto, ma molto semplice: le persone (tutte: gay, lesbiche, trans, etero, metrosexual, emo, truzzi, tamarri, scapoli, ammogliati, single per scelta, uomini che diventano donne che diventano lesbiche che diventano trans che diventano uomini gay con la vagina, chiunque) sono malate di mente e tendono a distorcere anche le più grandi e belle verità. Dai un blocco d'oro a una persona o a un gruppo di persone qualsiasi, senza distinzione di alcun tipo, e nel giro di poco tempo ti ritrovi in mano polvere nera.

La "battaglia" che imperversa ovunque... non è nemmeno una vera battaglia, non c'è una battaglia: c'è un'idea trasmutata magicamente in "progresso" e un'altra idea, "retrograda" di conseguenza, già morta e sepolta. Il processo di trasmutazione è fantastico ma molto pericoloso perchè un domani, tra un anno, dieci, cento non lo so, potrebbe diventare "progresso" il fatto di "concedere ai bambini il diritto" ad avere rapporti sessuali con adulti. Azzardato, dite? Beh, già oggi in Europa si vuole introdurre l'educazione sessuale sia teorica che pratica (masturbazione, orgasmi e toccatine varie) nelle scuole elementari. Già oggi questa è un'idea "progressista". Non importa che sia assurda, dato che un bambino o una bambina di 6-7-10 anni non è per nulla sviluppato sessualmente, come tutti ben sappiamo. Sono diritti, sono libertà, sono "modi per educare i nostri figli affinchè sappiano rapportarsi meglio con la loro sessualità e siano quindi più preparati quando, con l'adolescenza, gli ormoni prenderanno il sopravvento. In questo modo si ridurranno, tra le altre cose, gli stupri". Progresso rafforzato dalla paura per il bene dei nostri figli. Bum! E' l'esplosione atomica dell'irrazionalità, un'ondata di connotazioni positive da intontire perfino Leopardi morto.

Abracadabra.


P.S.: sì, ok i diritti alle coppie omosessuali eccetera, tutto molto bello, maaaa... i diritti alle coppie di fatto eterosessuali? Cioè, se io sono insieme alla mia compagna da 30 anni ma non ci siamo mai sposati e io ho un incidente per il quale vengo ricoverato in ospedale, lei non potrebbe nemmeno dire ai dottori come mi chiamo perchè, per la legge, nei miei confronti è una perfetta estranea. Tanto per fare un esempio, eh... Ah già, scusate: questo non è "progresso".

1 commento:

Anonimo ha detto...

Tutto molto giusto, "La natura è omofoba", amico mio, è un colpo di tacco alla Maradona. Ma voglio sottolineare anche il P.S., ragionamento sacrosanto che nessuno purtroppo fa ma andrebbe fatto, ad esempio, io che non credo alla Chiesa nè allo Stato non sono molto incline al matrimonio. E aggiungo: perchè il dogma delle adozioni solo alle coppie? Un single convinto che vuole crescere un bambino senza quella scassacazzi della madre, che gli rovina pure l'educazione, non dovrebbe poterlo adottare?
Hai notato che le poche campane contrarie che si possono sentire sono sempre persone ancorate alla Chiesa? O al massimo sono destroidi duri e puri. Se vai tra i media in giro col lanternino puoi trovare omosessuali che si dicono contrari quantomeno alle adozioni gay, ma si rimarca sempre la loro profonda fede cattolica. In pratica se sei contro è perchè sei un cattolico/bigotto, e già solo per questo la tua opinione conta poco (un po' come se criticavi Berlusconi eri un comunista,quindi...). Un non cattolico nè machista che dica queste cose non esiste? Un omosessuale anticlericale che sia d'accordo con noi? Pare ce ne fosse stato uno su Marte alcuni miliardi di anni fa, ma poi è morto in circostanze sospette (sono informazioni dell'ultima sonda Nasa). Se oggi ci sono vengono oscurati, fuor di dubbio, o comunque ignorati, in quanto in gran parte gente che sta a casa a farsi i fatti propri.
Poi un altro fatto emblematico è che, a mio modo di vedere, anche in ambienti dove la natura e le forze del cosmo sono molto considerate (v. scienze olistiche varie), tante persone sono a pensarla secondo la nuova dottrina, perchè hanno incul-c-ato a tutti il principio secondo cui se sei sensibile, giusto, democratico, buonobelloebravo, devi volere tante famiglie gay. Tra parentesi, ho conosciuto tanti omosessuali, soprattutto quando lavoravo a Radio Cappelle, ma mai nessuno mi è sembrato avere così tanto a cuore la questione, anzi mi pare se ne sbattessero proprio.
In definitiva, stessi diritti per tutti? Ok, allora io voglio le Olimpiadi di pallavolo con la rete alta 1,90 per gente alta massimo 1,75 (il basket per bassi non mi interessa ma lo chiederà qualche altro appassionato di pallacanestro e democrazia). Poi voglio il campionato di calcio riservato a chi fuma almeno 15 sigarette e 2 spinelli al giorno, e poi tante altre cose che dirò quando ci penso. Un Sanremo per stonati? Pourquoi pas! Non la Corrida, vogliamo il vero Sanremo!
Segnalo un libro di Enrica Perucchietti e Gianluca Marletta, "Uni Sex" è il titolo, non l'ho letto personalmente ma sono certo sia ottimo per approfondire l'argomento, soprattutto per capire come, quando e perchè si è imposta quest'ideologia.

Saluti,

Ciccio