02 luglio 2012

Forse su Bill Hicks è meglio specificare un paio di cosucce

Un po’ di tempo fa, e con questo intendo minimo minimo 1 anno fa, lessi sul meraviglioso sito di ComedySubs un commento che all’incirca faceva così: “Io credo che Bill, quando parlava del fatto che siamo tutti una cosa sola, intendesse che siamo tutti parte di una sola famiglia umana”. Non lo ricordo esattamente, purtroppo non ho il link relativo e cercarlo è una bella sfida, dato che non rimembro minimamente in quale discussione si trovasse all’epoca e si trovi tuttora. Comunque era una cosa del genere…

Forse è meglio precisare che quando Bill parla della sua esperienza grazie alla quale ha capito “che tutti noi siamo una cosa sola e la morte non esiste” 1) non stava scherzando e 2) intende proprio che siamo una cosa sola, non in senso figurato o metaforico ma pratico e tangibile. Intanto, come scrive lui stesso, ha davvero avuto un’esperienza del genere, di espansione della consapevolezza, dopo aver preso dei funghi allucinogeni: e il suo desiderio era quello di avere di nuovo questa esperienza ma senza “aiuti esterni”, diciamo, perchè ogni volta che la raccontava aveva meno credibilità di quanto meritasse proprio per il fatto di averla avuta sotto l’effetto di sostanze non proprio convenzionali (anche se ingiustamente illegali).

Ma oltre a ciò, quando lui dice, per esempio, “tutta la materia non è altro che energia condensata in una bassa vibrazione, facciamo tutti parte di una sola coscienza che ha esperienza di sè soggettivamente. La morte non esiste, la vita è solo un sogno e noi siamo l’immaginazione di noi stessi”, oppure “ho capito che la nostra vera natura è spirito e non corpo, siamo esseri eterni e l’amore di Dio è incondizionato. Non c’è nulla che potremmo fare per cambiare tutto questo, ed è solo una nostra illusione di essere separati da Dio o di essere soli. Infatti, la realtà è che siamo uno con Dio e Lui ci ama” non sta usando alcun tipo di metafore o analogie: intende esattamente proprio quello che dice. In “Live At Igby’s” è lui stesso a chiarificarlo: “E’ tempo di una nuova filosofia […] basata sui princìpi di Gesù, cioè amare il prossimo come sè stessi, perchè sapete una cosa? Lui è voi stessi. Letteralmente. Siamo letteralmente una cosa sola”. Più palese di così! Come deve dirlo, in accadico?

Probabilmente è qui che sta la sua immensa grandezza: riesce a trasmettere concetti piuttosto complessi e al limite dell’impossibile, per il nostro modo normale di vedere il mondo, con una semplicità e un’efficacia straordinarie. Credo che chiunque abbia guardato un suo spettacolo non sia rimasto indifferente al suo messaggio. Può non piacere il suo stile, o quello che dice, ma di fronte a certe perle di sapienza si rimane positivamente incantati, quasi spiazzati e intontiti. A me è successo proprio questo, quando una sera dell’ormai lontano dicembre 2008, mi sono deciso a guardare il suo show più breve, “One Night Stand”. Non mi aveva convinto, molte parti proprio non le avevo capite, il suo stile mi aveva lasciato un attimo perplesso. Non mi era piaciuto molto, ecco. Ma qualcosa di ciò che avevo sentito mi consigliava di dargli un’altra occasione. Il resto è storia.

Grandissimo Bill! Dopo oltre 3 anni e mezzo è ancora e forse più che mai una fonte di ispirazione, per me. E, andando a rileggere le sue affermazioni, penso che l’esperienza che ho avuto quasi un paio di mesi fa fosse abbastanza simile alla sua a livello di percezioni e di comprensione, anche se credo che lui sia riuscito ad andare più in profondità. Meglio così: significa che si possono scoprire e contemplare molte altre straordinarie meraviglie.

“Il tuo ego dovrebbe dissolversi e tu dovresti comprendere la vera natura della realtà, cioè la mente, che tutti noi siamo letteralmente una cosa sola, che la morte non esiste, che i nostri corpi sono un’illusione, che l’amore eterno di Dio è incondizionato e non ci abbandonerà mai, ben altro rispetto al mito della perdita della grazia divina che è solo un sogno illusorio, visto che Dio non ha mai smesso di amarci e noi possiamo svegliarci e ricordare l’eterno, incondizionato amore di Dio”.
Bill Hicks, “Live At Igby’s” - 1993

5 commenti:

Unknown ha detto...

Intanto buon meritato riposo.
Capisco alla perfezione quello che dici e anche a me un paio di giorni fa è capitato, tra le mie tante ricerche, di imbattermi di nuovo in Bill.
Dice veramente quello che pensa.
Parola per parola.

Complimenti.
Tornerò presto.

Ale ha detto...

ho provato anch'io certe sostanze, eh si, siamo tutti la stessa cosa (quando ci droghiamo), infatti ci faremo la guerra per sempre su chi è più bello, chi è più forte e chi ha più soldi..

capisco cosa voleva fare Bill, cancellare la paura dal mondo, lo stimo per questo.. era un uomo dalla ragione di ferro, ma come ripeteva spesso nei suoi spettacoli "I'm a dreamer man" oh yeah Bill, I love you so..

Mattia ha detto...

Intanto, grazie a entrambi per i commenti ;-)

Ale, la sensazione "siamo tutti una sola cosa" è probabile che venga di più a galla attraverso l'uso di certe droghe (come Bill dimostra palesemente) ma questo non significa che, una volta terminato l'effetto della droga, quella sensazione sparisca. Anzi, è sempre lì, solo che è sopita ed è necessario uno sforzo di presenza/osservazione per poterla sentire.

Ripeto: quando Bill diceva quello che diceva, intendeva proprio sottolineare la realtà delle cose e dell'esistenza tutta, che è Uno. Non sono assoutamente pugnette immaginarie da filosofi. E' solo che finchè non provi davvero la profondità di certe sensazioni, non riesci proprio a capirle. Le parole non ce la fanno a spiegare l'infinito, e il motivo è semplice: l'infinito è... infinito, illimitato e indistinto, mentre le parole, rifacendosi alla mente "terrena", per definizione lavorano sulla e grazie alla distinzione, alla delimitazione, al finito.

Grazie ancora!

Ale ha detto...

ciao Mattia, anch'io ho letto Icke, Gurdjieff, Steiner e molti iniziati, ho avuto diversi tipi di esperienze come Hicks e anch'io parlo per esperienza diretta, ma è un fenomeno legato alla percezione, non alla realtà.. quando ti senti così, non è che sei più vicino a "dio", ti senti così.. fine della storia

ammiro cosa cercava di fare Hicks e cosa sta cercando di fare Icke, ma è un esagerazione dire che la natura dell'universo è unita.. se lo fosse davvero a livello profondo, non esisterebbero divisioni nemmeno a livello materiale, ma non è proprio così, credimi Mattia.. è una semplice filosofia che veri filantropi come noi vorrebbero fosse di tutti

se fosse come dicono, tutti dovremmo anelare la morte, ma non è affatto così.. anzi, Icke stesso si batte perchè non ci siano guerre

Maria ha detto...

Bill Hicks era un comico disposto a tutto pur di fare successo, il suo parlare di qualsiasi tematica scottante e l'attacco continuo a perosne famose, era un modo di far parlare di sè, era una persona abbastanza intelligente, ma avrebbe fatto meglio a non trascurare gli scritti di Huxley:

Il notevole aumento dell'offerta e dell'uso di droghe di sintesi, tranquillanti e altri psicofarmaci, e il loro paragone, in particolare per l'LSD[2], con il Soma (nome che è un probabile riferimento alla divinità indiana), la droga del suo romanzo; l'Autore paventa il rischio, sotto una dittatura palese o occulta, di una somministrazione controllata di droghe e farmaci alla popolazione come metodo di controllo politico.

Le esperienze dello scrittore con gli allucinogeni costituiscono lo spunto per le sue riflessioni sul ruolo, nel mondo moderno, della farmacopedia nel condizionare desideri e sentimenti. La possibilità di ottenere la felicità o la serenità tramite droghe chimiche e farmaci definisce, per Huxley, la prova che una linea di demarcazione fra salute (fisica e mentale) e malattia può essere artificialmente creata e che, quindi, tali sostanze possono essere usate come il tremendo ed efficace mezzo di controllo sociale di cui paventa la venuta. Allo stesso tempo, sostanze come LSD possono "aprire le porte" di un mondo (percettivo, spirituale, subconscio) più vasto.

un libro che consiglio è "ritorno al mondo nuovo"