20 agosto 2012

Se davvero fossimo in più di uno, non ci sarebbe esperienza

4 persone si trovano ai 4 angoli di una stanza. Ad ognuno sono stati dati tanti tipi di mattoncini del Lego ed è stato loro chiesto di mettere in piedi delle belle costruzioni, separatamente dagli altri. Ogni persona ha il 95% dei mattoncini uguali a quelli altrui, mentre il 5% è composto da tipi specifici di ognuno. Mano a mano che essi completano le loro costruzioni, si sposteranno sempre più verso il centro della stanza fino ad incontrarsi nell’esatto punto centrale. E’ vietato abbattere ciò che è stato già costruito.

I quattro iniziano ad incastrare ad uno ad uno i piccoli blocchi colorati, creando le forme più disparate ma sempre “complete”, bellissime, praticamente perfette. Lentamente tutti convergono verso il centro, verso il punto in cui le quattro, separate, creazioni si incontreranno e si incastreranno a vicenda nella più splendida delle perfezioni.

Giunti in prossimità del punto cruciale, però, ognuno dei quattro si accorge che qualcosa non torna: in quel punto, i mattoncini non combaciano. Ci sono spazi vuoti, forme insulse, una totale incongruenza. Seguono tentativi su tentativi di sistemare la faccenda, l’immaginazione è un turbine di idee, ma tutte si rivelano fallimentari: l’incontro tra le esperienze dei quattro non è possibile.

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