26 febbraio 2013

Se il M5S riesce a fare questo, siamo a posto

Il 25% dei voti ad un partito, formalmente inteso, che fino a a poco più di 3 anni fa neanche esisteva è qualcosa di straordinario. Da zero a primo partito in Italia in un amen.

Un qualcosa di straordinario è rappresentato anche da quei 7 milioni circa di italioti che, nonostante tutto, hanno ri-votato per l’ennesima volta il pagliaccetto di Arcore. Eh sì, perchè evidentemente non importa che sia un massone piduista, mafioso, corruttore, puttaniere, pluri-indagato, traghettatore ufficiale di questo Paese per 15 anni negli ultimi 20 con risultati a dir poco scarsi. In Abruzzo ha preso tutti per il culo col terremoto e l’hanno ri-votato; nel Lazio l’hanno ri-votato.

In Lombardia poi… Oddio… Io sono lombardo, abito in provincia di Milano, e vedere che nella mia regione circa il 12-13% ha votato Lega Nord… Con tutto quello che è saltato fuori, poi! Belsito, diamanti, la badante di Bossi, favori, soldi pubblici… Niente, li ri-votano. PDL e PD, con l’intero Consiglio Regionale indagato, da Formigoni in giù, TUTTI i consiglieri regionali, TUTTI… Niente, li ri-votano. Di Bersani non ne parlo neanche perchè non me la prendo con i minorati, senza offesa per i minorati…

E’ evidente che c’è un problema di mentalità, perchè razionalmente non si può pensare di dare di nuovo il proprio consenso alle stesse facce che da 20 anni, quando va bene, stanno mandando a puttane un intero Paese, alternandosi perchè nulla cambi. Non si può, non è razionale.

Fortunatamente il M5S ha preso una paccata di voti impressionante, quelli che per i media sono solo “voti di protesta”, ma che nella realtà sono anche, e forse soprattutto, voti a una mentalità diversa, più diretta e pulita, di fare politica e di vivere nel quotidiano. Perchè è di questo che si parla: di una mentalità, non di un partito e nemmeno di un movimento. Per questo tutte le storie su Casaleggio/JP Morgan/Sassoon eccetera le considero fino a un certo punto: non nego che ci siano contatti più o meno diretti con alte sfere dei mondialisti deviati, ma non è questo il nodo più importante. Sopra il M5S io non vedo i soliti stronzi, ma un’idea di onestà, composta da tante persone desiderose di applicarla nella realtà di tutti i giorni. Come ho già detto, è il momento giusto per il Movimento di staccarsi da eventuali cupole occulte e mantenere questi pensieri di buon senso inalterati, tenendo una certa coerenza sia all’interno che all’esterno, evitando deviazioni nefaste. Facile a dirsi, lo so, ma è così.

Annusando la mal parata, oggi la Borsa sta crollando e il cazzo di spread sta volando. Sono balle, sono solo balle, stronzate, bugie, cazzate. E l’indecisione, e l’instabilità, e Berlusconi, e Grillo: STRONZATE! Dov’era la Borsa nel 2006, quando la situazione era, se possibile, ancora più indecisa di oggi? Dov’era lo spread quando Berlusconi ha rivinto nel 2008? Eh? “I mercati”, come si dice manco fossero un’entità completamente avulsa dall’attività umana, si sono accorti solo un paio d’anni fa che avevamo un presidente del Consiglio improponibile, un comico inadatto perfino per il Bagaglino? Eh? Dove cazzo erano “la fiducia”, “l’immagine del Paese”, “l’incertezza” prima? E poi, chi cazzo sono i mercati per decidere chi mettere al governo di un Paese?

Qui c’è bisogno di ripensare il sistema. C’è bisogno di gente che dica “basta, questo Paese è nostro, non vostro, dei mercati o di chi altro”. Il primo a dire ciò dovrebbe essere il Presidente della Repubblica per dare il buon esempio, ma purtroppo ne abbiamo uno estremamente colluso con l’èlite, così come sarà il prossimo.

Ecco perchè il M5S, alla luce del grandissimo successo ottenuto, deve andare oltre e deve fare due cose, secondo me. Che poi dovremmo contribuire tutti noi se crediamo veramente all’idea di base del Movimento che, ripeto, è un’idea e in quanto tale è impersonale.

1) controllare l’informazione, una sorta di “fascismo al contrario”: non è il potere dall’alto ad imporre una sola voce, una sola visione, un solo vocabolario, ma è un potere dal basso che pretende più voci, più visioni, più vocabolari ed opera affinchè ciò accada. La forza del Movimento sta in Internet: è lì che è nato e si è sviluppato. Ora che i simpatizzanti sono cresciuti parecchio in numero, anche la consultazione di siti vicini al Movimento (in primis il blog di Beppe Grillo) è aumentata e aumenterà. L’impegno deve rivolgersi alla divulgazione di bugie, malefatte e distorsioni dei fatti operate dai media nazionali e, come diretta conseguenza, al bombardamento in massa tramite mail, lettere eccetera nei soggetti interessati (redazioni di giornali, tv, altro) fino al loro sfinimento. L’immagine attuale di fonte suprema della verità deve essere smascherata per quella che è: una balla.

2) superare i confini politici e dilagare in ogni dove nella società cosiddetta civile. Ripeto, il Movimento è un’idea e dunque non riguarda solo la politica, ma ogni ambito della vita quotidiana, a partire dal non considerare più i furbi, i ladri, i bugiardi come dei grandi, come modelli da imitare. C’è bisogno di persone che si relazionino con gli altri non col disinteresse totale perchè “a me interessa solo lo stipendio a fine mese” (mi vengono in mente molti medici di base, molti impiegati agli sportelli, ad esempio, totalmente disinteressati a tutto tranne che ai soldi); c’è bisogno di persone che non tentino in tutti i modi di fotterti più di quanto tu fotti loro; c’è bisogno di persone che si rendano conto delle responsabilità che hanno (pensate se questo tipo di persone/questa mentalità entrasse nelle redazioni dei giornali). La cosa imbarazzante è che idee del genere sembrino utopiche, impossibili, irrealizzabili, quando dovrebbero invece essere normali. Giusto per dire come il condizionamento, tramite i media, di un sistema politico-finanziario, basato su ideali di corruzione ed egoismo, abbia profondamente influenzato la nostra concezione di noi stessi in primis, degli altri e di come rapportarci reciprocamente nella vita di tutti i giorni.

Se il Movimento… pardon: se tutti noi ci impegniamo con piccoli gesti quotidiani (non serve una rivoluzione totale immediata) a fare questo, siamo a posto.

2 commenti:

Rex ha detto...

Bravo, bell'articolo.
Sarebbe da stampare e distribuirne i volantini

Mattia ha detto...

Grazie, sono contento ti sia piaciuto :)
Se ti va di diffonderlo, non spendendo soldi coi volantini ovviamente, sentiti libero di farlo (citando la fonte come gesto di onestà), non c'è nessun problema.

Grazie ancora per il commento e il sostegno ;)