Non riesco ad affiancare un aggettivo adatto accanto all’arcaico ma sempre attuale concetto di razzismo. “Insensato”? Troppo dolce. “Stupido”? Poco cattivo. “Idiota”? No, molto di più. Voi che dite?
(tratto da Luogocomune.net)
Il “Soldato d’Inverno” Mike Prysner
La cosiddetta “Winter Soldier Investigation” fu una campagna di protesta condotta nel 1971 da alcuni reduci del Vietnam, che denunciarono pubblicamente i crimini di guerra e le atrocità commesse dai soldati americani in Indocina.
“Winter Soldier Iraq & Afghanistan” è una campagna simile, nata nel 2008 e ispirata a quella originale, nella quale i reduci delle guerre di Afghanistan e Iraq denunciano lo stesso tipo di atrocità e crimini di guerra perpetrati dall’esercito americano nelle recenti guerre in quei territori.
Naturalmente i grandi media ignorarono quasi del tutto la “Winter Soldier” originale, quanto hanno ignorato la sua versione più recente. Sanno bene che basterebbe passare in prima serata una testimonianza come quella che presentiamo di seguito, per vedere cambiare di colpo il volto della nazione – e probabilmente della storia stessa.
E’ evidente che di fronte ad una lucida analisi come quella di Prysner non si possano più fare grandi distinzioni fra presidenti democratici o repubblicani (negli Stati Uniti), o fra governi “di sinistra” oppure “di destra” (in Europa), in quanto risultano tutti dei semplici strumenti al servizio dello stesso padrone.
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