fonte: altraconsapevolezza.it
COME FANNO I GIORNALI A RACCONTARCI UN SACCO DI PALLE
Basta ripetere la stessa bugia molte volte, alla fine sembrerà una verità; se poi a farlo sono decine di emittenti televisive, centinaia di giornali, si può creare un effetto di convalidazione a catena e la gente arriverà al punto di credere a qualsiasi cosa. Dietro a una tale moltitudine di fonti le facce non cambiano mai: le agenzie stampa che tengono le redini dell’informazione si contano sulla punta delle dita. La bella favola della società moderna va avanti, indisturbata. Ed ecco che una manifestazione pacifica viene subito trasformata in una polemica politica, mentre le guerre si trasformano in missioni di pace nel mondo. Fateci caso la prossima volta che sfogliate un giornale: non dicono mai il perché delle cose. Il V-Day si è trasformato nel simbolo dell’antipolitica, quasi un atto di terrorismo. Ma perché si è fatto? Quante volte l’hanno detto? Tutto diventa una farsa colossale, un botta e risposta, un momento di folklore. Intanto qualcuno si mette i soldi in tasca, e dopo, per nascondere argomenti scottanti, vi parlano d’altro. La censura non è che la punta dell’iceberg, il limite estremo. La maggior parte delle volte è sufficiente deviare, distrarre, distogliere la vostra attenzione. Vi parlano di cronaca nera e sorvolano sulla vicenda De Magistris. Oppure ve ne parlano per qualche minuto, ma vi dicono che il magistrato doveva essere trasferito perché ce l’aveva con il Ministro di Grazia e Giustizia, e quindi non aveva più le qualifiche per indagare su di lui. Arrivano a capovolgere la realtà, capite? I media non sono un mezzo d’informazione, ma di propaganda. Mi capita sempre più spesso di sfogliare riviste con articoli spazzatura, buona parte di essi sono pubblicità camuffate. Magari plaudono il telefonino all’ultimo grido, ma intanto ve lo stanno vendendo. Per non parlare della propaganda militare o politica. Credete che i cittadini americani non si sarebbero rivoltati contro il governo Neocon, se non fossero stati rincoglioniti da quattro ore di televisione al giorno? Bush lo ripeteva di continuo, era una missione di pace; gli islamici facevano lo stesso: era una Guerra Santa. L’ipocrisia non ha proprio limiti! E le armi di distruzione di massa? Ve le ricordate? Le hanno mai trovate? Ora cercano di prepararci alla prossima guerra, quella contro l’Iran, ce ne stanno già parlando. Se fosse repentina nessuno l’approverebbe, va prima digerita. Oppure aspetteranno un altro evento catalizzatore, come una nuova Pearl Harbour, o un altro Undici Settembre. In questo modo nessuno protesterà. Si chiama problema-reazione-soluzione. Si dà un problema, si causa una reazione da parte della gente, attraverso i media, infine si presenta a loro una soluzione. Con questa tecnica non ci sono limiti, non so dove si può arrivare, potrebbero persino indurre la popolazione americana ad accettare uno stato marziale con Bush al potere per un tempo indeterminato, in uno stato militarista e fascista. Ma questi sono casi estremi, la loro tecnica preferita si chiama “piano-piano”, cioè si cambiano le cose un poco alla volta, in modo che nessuno ci faccia caso o protesti. E’ in questo modo che dal 1982 le tasse, in Italia, non hanno fatto altro che aumentare, in seguito al divorzio tra Tesoro e Banca D’Italia. Ed è sempre in questo modo che siamo arrivati al precariato, alla flessibilità, alla delocalizzazione e a stipendi da fame. Pensate che la gente avrebbe accettato simili cambiamenti se fossero avvenuti in maniera repentina? In Italia, probabilmente, si sarebbe scatenata la rivoluzione. Ma quel che conta è che la gente continui a farselo mettere in quel posto, che l’attenzione venga distolta dalle cose importanti, dando loro altri problemi, adescandoli con passatempi inutili, intrattenendoli col Grande Fratello, facendoli lavorare otto ore al giorno e bloccandoli per altre tre nel traffico, in modo che nessuno possa pensare. Non sbaglieremmo di molto nel definire tutto questo controllo mentale. Intanto, sostanze tossiche nel cibo e onde elettromagnetiche rendono la gente fiacca, passiva, inattiva, non più in grado di opporsi alle scelte che vengono fatte a suo detrimento. Se tutto questo non basta c’è la tecnica del “più tardi”. In pratica si ottiene l’accordo pubblico su una decisione “necessaria”, che verrà attuata solo negli anni a venire. Così lo sforzo per accettare il cambiamento sarà minore e la gente alla fine si abituerà all’idea. E’ in questo modo che è avvenuto il passaggio all’euro, già proposto nel 94/95, ed è sempre nello stesso modo che sono avvenuti gli accordi multilaterali del FTAA. Questa è una specie di Matrix e a volte mi chiedo se sia un caso che ogni nostro desiderio viene controbilanciato da rimorso, conflitti interiori o una sensazione di impotenza. Ci mostrano auto da sogno, ma poi sappiamo di non potercele permettere; vendono hamburger ovunque, negli States, e quando vedi quella carne appetitosa, ricoperta di sugo, ti verrebbe voglia di divorarla, ma poi pensi: così ingrasserò. Quando sei ammalato sei costretto a ricorrere ai farmaci, ma così sai già di esporsi a sostanze pericolose e ad effetti collaterali imprevedibili, a volte anche a distanza di anni. Ci porgono la mano per aiutarci, ma poi non la lasciano più andare e ci bastonano. � Non sorprendetevi: questo è il pianeta su cui tutti noi viviamo. Benvenuti sulla Terra!
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