04 settembre 2009

Corriere e vaccino

Interessante questo trafiletto dal sito del Corriere Della Sera.
Mostra il funzionamento della cosiddetta "macchina antivirus" utilizzata per aiutare quel ragazzo di 24 anni che ha contratto la suina. Ma non è questo che voglio osservare. Sotto al disegno di questa macchina, c'è un paragrafo che spiega chi sta fabbricando i vaccini, le sperimentazioni, ecc. e c'è scritto
In arrivo in autunno
Esistono vaccini già sviluppati da Baxter, GlaxoSmithKline e Novartis (testati su circa 8.000 persone) oggi in sperimentazione.
Quindi, se sono in sperimentazione, significa che stanno ancora testandoli per vedere di ridurre gli effetti collaterali (o peggio), no?
Subito sotto, si legge
Sono derivati dall'esperienza acquisita contro il ceppo H5N1, quello dell'aviaria, che è simile al virus dell'influenza A.
E in centro al trafiletto
L'esperienza fa supporre che l'inserimento del ceppo H1N1 non modifichi la sicurezza del vaccino.
Beh, forse quella del vaccino no, ma la mia un po' si, dato che si tratta solo di supposizioni. Molto rassicurante.
A destra, c'è scritto
I monodose
Ieri la svizzera Novartis ha annunciato la sperimentazione di un vaccino monodose. La cinese Sinovac l'ha già realizzato: ieri ha ottenuto l'autorizzazione per metterlo in commercio.
Aspetta, aspetta, fammi capire: ieri la Novartis ha annunciato la sperimentazione (quindi il TEST) di un vaccino monodose e, sempre ieri, la cinese Sinovac, che "l'ha realizzato" (quando?), l'ha messo in commercio. E la sperimentazione? Le prove per vedere se non ha effetti negativi pesanti? Reazioni allergiche o peggio?

Per fare un esempio banale, in informatica, quando si crea un programma nuovo, non lo si commercializza (o comunque diffonde) così, appena finito, ma ci sono tante fasi di test prima privati e poi vengono rilasciate le cosiddette "beta pubbliche", con l'avviso di usarle a proprio rischio e pericolo e di non installarle su sistemi aziendali perchè ancora in fase di test (piuttosto avanzato, ma sempre test) e, quindi, non sicure. Potrebbero mandare in crash il sistema a causa di qualche bug non rilevato dagli sviluppatori, per esempio. I test richiedono mesi, spesso durano più dello sviluppo vero e proprio del programma. Si parte con test privati (pre-alfa), si correggono un po' di errori e si passa alla prima versione pubblica, "alfa", ancora in piena fase di test e piena di difetti e problemi più o meno evidenti. Si correggono un po' di questi errori che vengono segnalati e si pubblica la versione "beta", più corretta ma ancora non stabile. Possono esserci tante beta, in modo da avere il tempo e l'opportunità di trovare più errori possibile. Poi si passa alle "release candidate", che sono versioni quasi definitive, che richiedono solo dei piccoli aggiustamenti e poche correzioni, e solo dopo questo lungo processo di sviluppo e correzione esce la versione finale, definitiva, che non è totalmente priva di errori, ma sono molto pochi e si verificano molto raramente.

E gli errori sono tantissimi. Alle superiori, ci avevano fatto fare un programma che simulasse il sudoku. Quindi nulla di complicato, un paio di centinaia di righe di codice a dire tanto. L'abbiamo fatto e sembrava funzionasse tutto, ma usandolo un minimo abbiamo trovato tanti errori, con problemi alle variabili, non veniva riconosciuto come sbagliato se si mettevano due numeri uguali su una riga, ecc. Ci abbiamo speso un po' di tempo con i test, forse più che lo sviluppo vero e proprio, e alla fine l'abbiamo finito. E tutto questo con un programma semplice!

Oppure quando si scrive un tema. Si prende l'idea generale e la si butta giù tutta, ma non lo si consegna così, senza nessuna revisione, aggiustamento, correzione, aggiunta di sinonimi, punteggiatura, ecc. Infatti, come si chiama la prima stesura? La "brutta", oppure la "bozza", che poi verrà corretta e consegnata alla professoressa come "bella". O sbaglio?

Questi signori è come se avessero creato un programma nuovo e messo in commercio subito, con tutti i problemi annessi e connessi, saltando in toto la fase di test. E i "bug"? I "crash del sistema"? Hanno fatto una bozza e l'hanno consegnata direttamente alla professoressa, la quale ha pure dato la sufficienza!
Maledetta scuola...

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