Brzezinski chiama Silvio: "voglio il copyright". Storia di un possibile scenario politico italiano

Eh sì, perchè pare che quello che accadrà in Italia seguirà la falsariga di quanto è successo negli USA. Mi sto domandando da un po' di tempo il perchè il nanetto sia stato, e lo sia tutt'ora, oggetto di continui e ripetuti attacchi da ogni fronte, negli ultimi 2 mesi, cosa strana se pensiamo che, negli ultimi anni, sì c'era qualche processo in corso, ma non era mai stato "massacrato" dai (suoi) media in questo modo.

Bene, una probabile spiegazione è uscita in questi giorni; ci sono delle voci che vogliono Berlusconi kaput e come suo sostituto il presidente della (privata) Banca d'Italia (nonchè membro del gruppo Bilderberg); con il numero 10, Mario Draghi!
"Sì ok, ma tutto questo cosa c'entra con Brzezinski e con gli Stati Uniti?" Subito spiegato. Come dice Icke in un suo articolo molto interessante, analizzando Bush e Obama, espone un punto di una certa importanza; Obama è molto più pericoloso di Bush, perchè con George Dabliu avevamo ormai capito tutti che era un cretino diventato presidente "per caso" e ora ci aggrappiamo a Barack vedendo in lui un miglioramento mostruoso e dandogli, quindi, una fiducia immensa in tutto quello che fa per "rimediare" alle vaccate fatte da Junior. In pratica, con Bush una vaccata era una vaccata, adesso con Obama una vaccata è "un metodo per rimediare agli errori del passato". Anche se poi è una vaccata ancora più grande, la percezione che la gente ha di lui (e quindi di quello che fa) è sempre positiva. "Lui sa quello che fa, indi per cui noi ci fidiamo di lui", in pratica.
Brzezinski (da lungo tempo nel Bilderberg e nella Commissione Trilaterale) entra in causa perchè è l'uomo dietro Obama, uno dei manovratori storici, che stava anche dietro Carter, per esempio.

"E perchè in Italia la situazione è uguale?" Beh, ancora non lo è, ma lo sta diventando, o lo potrebbe diventare. Il nano malefico sta vedendo crollare la sua reputazione, conseguenza di un massacro mediatico nei suoi confronti senza precendenti e di cui lui, secondo me, ne è parte attiva. E' inutile che fa la vittima, ne è dentro fino al collo.
Ecco lo scenario: l'immagine di Silvio viene (consapevolmente) distrutta, in modo da farci dire "Ma possibile che non ci sia nessuno che lo possa sostituire?! Com'è possibile che nonostante tutto sia ancora lì!? Io mi vergogno di lui, questo puttaniere mafioso pedofilo piduista massone!". Ed ecco che, nel ruolo di Obama, arriva Mr. Draghi. "Io posso tirarvi fuori dalla crisi. Io sono il salvatore, non come quel pirletta che c'è adesso. Io vi aiuterò". E tutti (non proprio) diranno "Oh sì! Grazie al cielo! Finalmente un volto nuovo (!!) che sa quello che fa (!!!!!!!!!!) Lui ci darà una mano (!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!)"
Per questo dico che Silvio ne è dentro fino al collo; lui sa cosa succederà e lavora attivamente affinchè possa accadere, facendo finta di essere la vittima del "complotto", come lo chiama lui. Così, una volta fuori dalle balle, diventerà mediaticamente meno esposto e potrà, quindi, fare i suoi porci comodi con più tranquillità, da dietro le quinte. E' vero, con questo salterà lo scudo stellare del lodo Alfano, ma non è che ne abbia proprio bisogno; quando hai i soldi, puoi comprare chiunque... A lui serve solo se rimane un uomo politico, ruolo più pubblico e più in vista dal popolo. Se poi ha casini mentre fa il semplice imprenditore, 'zzi suoi e comunque non è detto che, magari prima di andarsene, non faccia una leggiuccia piccola piccola per consentirgli di pararsi il suo reale deretano, come sempre. O magari lo farà Draghi...
Berlusconi = Bush (inetto), Draghi = Obama (salvatore). Problema-reazione-soluzione.

Questo è un possibile scenario, non è detto che si verificherà sicuramente. Una cosa è certa; qualunque sia il piano, alla fine lo pagheremo sempre noi. "Ah! Populista! Demagogo!" Beh, è la verità; quelli che pagano siamo sempre noi e se, allora, "populismo" significa "verità", significa anche che noi popolo sappiamo la verità, ma siamo dei masochisti a pecora e facciamo finta di niente ('tacci nostri).
"Wake up, Neo"...